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Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

lunedì 15 aprile 2019

L'ignoranza della Storia non deve distruggere il progresso socio-politico.

Qualche giorno fa mi è stato donato, inopinatamente, un raro, autentico documento del 1976, una testimonianza su cosa era ed è ancora da più di 40 anni la RadioRadicale.

Perché malgrado molte vicissitudini e qualche mutamento di struttura da allora, il concetto/scopo di base e i relativi obbiettivi sono ancora sostanzialmente gli stessi, assolutamente politici e liberi da ingerenze di partiti, per dare spazio di parola e di ascolto dal vivo a chi fino allora non lo aveva mai avuto.

Ebbene sì, i princìpi  sono ancora quelli per cui in quell'ormai lontano gennaio 1976 mettemmo in onda la prima trasmissione di prova e per i quali da allora RadioRadicale non ha mai smesso di trasmettere al servizio di tutti, senza pubblicità,  prima finanziata dal denaro di alcuni volenterosi, poi mettendovi il finanziamento pubblico, quello che i Radicali in un famoso Congresso a Bari nel 1978 rifiutarono di utilizzare per la loro politica di partito. Però visto che gli eletti e il partito non potevano comunque rinunciarvi decisero, primi tra i politici in Italia, di metterlo a disposizione della collettività finanziando con esso questo mezzo che realizzasse informazione dal basso e senza preclusioni, fuori dalle logiche di lottizzazione imperanti nei media pubblici e privati.

Poi il Partito Radicale decise di non partecipare più ad elezioni politiche ( vedi preambolo allo Statuto ), quindi non ebbe eletti con relativo finanziamento pubblico o rimborso elettorale,  e il finanziamento della programmazione rimase affidato solamente alla convenzione con il Parlamento in cambio della trasmissione senza filtri di tutte le sedute della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

Oggi il Governo pretende di revocare tale convenzione, trattando RadioRadicale come una qualsiasi testata giornalistica di partito, ignorando VOLUTAMENTE e colpevolmente che non lo è e non lo è mai stata.
Insomma il Governo giallo/verde, incredibile ma vero, togliendo a RadioRadicale i mezzi per trasmettere, vuole togliere ai cittadini libertà di parola e sopratutto il diritto a dare e ricevere informazione senza filtri e propaganda di qualsiasi genere.

Riusciranno i cittadini a difendersi questo diritto ?
È difficile difendersi dall'ignoranza e dall'arroganza del potere, lo sappiamo da un pezzo, ma non demordiamo, perché come cittadini abbiamo l'arma nonviolenta democratica per eccellenza : il VOTO.
E le elezioni per il Parlamento Europeo sono vicinissime.

Potete leggervi il documento in questione: è in due pagine, uno storico comunicato stampa.

E grazie per l'attenzione.

Alba Montori


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