Vivere per la proposta di legge Eutanasia Legale

Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

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mercoledì 25 maggio 2022

Inaugurazione Viale Marco Pannella a Teramo venerdì 27 maggio ore 17

A Teramo venerdì 27 maggio alle ore 17 il PRNTT ci invita alla cerimonia di intitolazione di Viale Marco Pannella e di una stele in suo ricordo.



Viale Marco Pannella si trova tra Porta Reale e Ponte San Ferdinando dove si trovano anche i giardini Ivan Graziani.

La manifestazione, che ha il patrocinio della Camera dei Deputati, sarà presieduta dal Sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto ed è naturalmente aperta alla partecipazione di tutti coloro che vorranno esserci.

AMg











mercoledì 12 maggio 2021

12 MAGGIO 2021 Nel cuore Giorgiana

 Giorgiana Masi oggi avrebbe 64 anni, se la sua vita non fosse stata brutalmente interrotta quel 12 maggio del 1977 da una pallottola che ancora non ha un autore.

A 44 anni  ( quarantaquattro, quasi mezzo secolo)  di distanza da quel giorno, non ci è ancora consentito sapere chi ha sparato e perché anche se le supposizioni non mancano.  

Ma occorre insistere a chiedere la verità e non smetteremo.

https://albamontori.blogspot.com/2011/05/giorgiana-sei-nel-mio-cuore.html

Oggi saremo di nuovo lì dove ti è stata portata via la tua giovane vita a chiedere giustizia per ciò.

E non smetteremo finché non le avrai: VERITA' vera e  GIUSTIZIA giusta.

Ciao, Giorgiana cara, bella per sempre.


Alba Montori

venerdì 4 dicembre 2020

La legge italiana del divorzio, detta Legge Fortuna- Baslini, compie 50 anni

 In occasione del 50° anniversario dall’approvazione della legge sull’istituzione del divorzio in Italia, é stata digitalizzata ed è possibile visionare online  la mostra realizzata trenta anni fa dal Partito Radicale per il ventennale.

 La mostra è consultabile sul sito www.partitoradicale.it




lunedì 15 aprile 2019

newsletter 13 Aprile 2019

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# 23 sabato, 13 Aprile 2019- a cura di Ilaria Saltarelli e Martina Paterna
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Firma la petizione “Giuseppe Conte: salva Radio Radicale per garantire il diritto dei cittadini a conoscere per deliberare”.
Contribuisci alla raccolta fondi finalizzata alla campagna di informazione sulla chiusura di Radio Radicale e l’organizzazione della Manifestazione per la vita del servizio pubblico fornito da Radio Radicale, Roma 21 aprile 2019.
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Continua lo sciopero della fame iniziato alle 23.59 del 27 febbraio di Maurizio Bolognetti. Altri membri della Presidenza del Partito Radicale si sono aggiunti alla sua iniziativa nonviolenta: a partire dalla mezzanotte di martedì 9 aprile, Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Irene Testa, tutte e tre facenti parte della Presidenza del Partito Radicale, e Paola di Folco, militante delle lotte nonviolente radicali da tantissimi anni, hanno iniziato lo sciopero della fame,nella speranza che il Governo intervenga in tempo utile per consentire al servizio pubblico svolto da 43 anni da Radio Radicale di poter proseguire.
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A Strasburgo, su iniziativa del Sen. Roberto Rampi e Matteo Angioli, membro della Presidenza del Partito Radicale, 51 parlamentari di 5 gruppi da 23 Stati membri del Consiglio d’Europa hanno depositato una dichiarazione perché il consiglio d’Europa chieda al Governo italiano a riconsiderare la decisione di chiudere Radio Radicale tagliando il finanziamento che ha contribuito alla formazione di ciò che Luigi Einaudi definì il diritto di "conoscere per deliberare".
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Il Comune di Cremona ha conferito a Gino Ruggeri, militante del Partito Radicale, il riconoscimento civico “Medaglia d’oro Città di Cremona” con la seguente motivazione: dell’alto valore civico e morale dell’avvio con la Sua Azione nel primo grado del processo penale che si è concluso con il giudizio di legittimità avanti la Suprema Corte di Cassazione lo scorso 25 settembre con il definitivo riconoscimento a favore del Comune di Cremona del diritto al riconoscimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali patiti da quantificarsi in separato processo civile e di una provvisionale di un milione di euro – della testimonianza a difesa della comunità cremonese per la salvaguardia dei diritti della collettività e il rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Il processo al quale ci si riferisce nella motivazione è quello relativo all’inquinamento prodotto dalla raffineria Tamoil, oggetto di trent’anni di lotte del Partito Radicale e che, infine, ha visto Gino Ruggeri costituirsi nel processo in vece del Comune.
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Il Partito Radicale ha depositato una denuncia per danno erariale alla Corte dei Conti affinché verifichi se gli amministratori pubblici, in particolare i sindaci dei Comuni costieri e lacustri, hanno causato e stanno causando un danno alle Casse dello Stato non applicando la direttiva Bolkestein.
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Trump ha deciso di inserire il Corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica iraniana (Irgc) nell’elenco delle organizzazioni terroristiche. Si legge nello statement che “il Dipartimento di Stato riconosce la realtà che l’Iran non solo è uno Stato sponsor del terrorismo ma che l’Irgc partecipa attivamente, finanzia e promuove il terrorismo come strumento di governo”.
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Libia. L’ONU lancia l’allarme: l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha) in un «aggiornamento flash » sulla situazione nei dintorni della capitale riporta che il numero degli sfollati dall'inizio degli scontri armati a Tripoli e dintorni è di oltre 13.500.
4000 persone hanno lasciato le proprie case nelle ultime 24 ore.
APPUNTAMENTI
ROMA, giovedì 18 aprile, ore 11.00 Partito Radicale, via di Torre Argentina 76
CONFERENZA STAMPA di presentazione della manifestazione per la vita di Radio Radicaleche si terrà domenica 21 aprile, dalle ore 11.00 alle 13.00, Piazza Madonna di Loreto (lato sinistro Altare della Patria, Piazza Venezia)


ROMA, 5-6-7 luglio 2019, Auditorium Antonianum, Via Manzoni 1, 
41° CONGRESSO DEL PARTITO RADICALE
Inizio dei lavori venerdi 5 luglio a partire dalle ore 11

martedì 13 settembre 2016

Questo è il partito radicale del 2017! ISCRIVITI e collabora.

Car** tutt**,
si è concluso il 40° Congresso straordinario del Partito Radicale con 178 voti a favore di una mozione che puoi leggere qui; la mozione alternativa ha ottenuto 79 voti, gli astenuti sono stati 13; in questo congresso hanno votato 270 iscritti, quasi il doppio del precedente congresso in cui furono 140.
 La relazione del tesoriere, il bilancio e la nota sull'autofinanziamento li trovi qui.

PER LO STATO DI DIRITTO, IL DIRITTO ALLA CONOSCENZA, I DIRITTI UMANI!

Con la mozione il Congresso ha deciso di rilanciare le lotte radicali per lo Stato di Diritto e il nuovo diritto umano alla conoscenza e l'universalità dei diritti umani, civili sociali e politici attraverso le attività dell'ultima associazione promossa da Marco Pannella con l'Ambasciatore Giulio Terzi di Sant'Agata e Matteo Angioli, che oggi è denominato il Comitato Globale per lo Stato di Diritto-Marco Pannella.

L'ALTERITA' RADICALE

Il Congresso ha tenuto a riaffermare "principi e prassi", le regole fondamentali e i connotati essenziali costitutivi del Partito Radicale che hanno rappresentato e rappresentano la sua alterità rispetto a ogni altro partito, in particolare il principio dell’adesione individuale diretta e la regola senza eccezioni per cui si può iscrivere chiunque e nessuno può essere espulso per alcun motivo.

GIUSTIZIA GIUSTA! 
DOMENICA 6 NOVEMBRE MARCIA PER L'AMNISTIA.

  Il Congresso, che ha affidato agli iscritti le lotte la prosecuzione della battaglia storica di Marco Pannella per l’amnistia e l’indulto, ha deciso di promuovere una marcia dal carcere di Regina Coeli a Piazza San Pietro il 6 novembre 2016, giornata del Giubileo dei carcerati.
  A quel giorno si arriverà attraverso una mobilitazione nonviolenta fuori e dentro le carceri per affermare i diritti violati di tutti i detenuti, ergastolani compresi, e per promuovere la Riforma della giustizia tanto disattesa quanto necessaria da quando i radicali si mobilitarono sulla  vicenda del compianto Enzo Tortora.

STATI UNITI D'EUROPA!

Il Congresso ha confermato e rilanciato la scelta federalista e per gli Stati Uniti d'Europa, unica alternativa ai nazionalismi antifederalisti e alla deriva burocratica dell'Unione Europea.



Grazie Marco!

3000 iscritti o il Partito Radicale muore. Viene messo in liquidazione.

 Infine il Congresso prendendo atto che condizione minima, tecnica e politica, per l’esistenza e l’attività del partito è il rientro dal debito, pone l’obiettivo del raggiungimento di 3000 iscritti nel 2017 e altrettanti nell’anno successivo.
 Qualora l'obiettivo non dovesse essere raggiunto il Congresso ha deliberato che siano attivate tutte le procedure atte alla liquidazione dell'attività del partito.

Per il raggiungimento di questo obiettivo, ha deciso di affidare alla Presidenza del 40° Congresso Straordinario - Matteo Angioli, Angelo Bandinelli, Marco Beltrandi, Rita Bernardini, Maurizio Bolognetti, Antonella Casu, Antonio Cerrone, Deborah Cianfanelli, Maria Antonietta Farina Coscioni, Sergio D’Elia, Mariano Giustino, Giuseppe Rossodivita, Irene Testa, Maurizio Turco, Valter Vecellio, Elisabetta Zamparutti - con il coordinamento di Rita Bernardini, Antonella Casu, Sergio D’Elia e Maurizio Turco, la responsabilità di assumere tutte le iniziative necessarie.

Un grazie a tutti coloro che hanno consentito questo risultato che ha creato le condizioni politiche per dare a ciascuno di noi e a tutti la possibilità di essere speranza.

E grazie a te per quanto, vorrai e potrai fare.

Un abbraccio

Rita Bernardini          Antonella Casu          Sergio D'Elia          Maurizio Turco



Iscriviti subito al Partito Radicale con

1) carta di credito attraverso il sito www.partitoradicale.org

2) vaglia postale intestato a : Partito Radicale - Via di Torre Argentina, 76 – 00186 Roma

3) bonifico postale intestato a : Partito Radicale IT33N0760103200000044855005 – BPPIITRRXXX

4) bollettino postale intestato a : Partito Radicale 44855005

5) bonifico bancario intestato a : Partito Radicale IT56E0832703221000000002381 – ROMAITRR

giovedì 13 agosto 2015

Bollettino medico del 13 agosto 2015 - sciopero della fame e della sete di Marco Pannella

"L’on. Marco Pannella è stato sottoposto oggi a controllo medico, dopo quattro giorni di digiuno. Le sue condizioni generali sono risultate discrete, sebbene si evidenzi una marcata ipotrofia muscolare. In particolare sono risultate buone le condizioni cardiocircolatorie e respiratorie. Gli esami ematochimici eseguiti questa mattina sono risultati nella norma.
In considerazione delle numerose patologie preesistenti ed in atto, è tuttavia opportuno che l’on. Pannella riprenda subito ad alimentarsi ed idratarsi adeguatamente, onde evitare di esporsi a rischio di complicanze acute, nonché di compromettere ulteriormente una condizione di equilibrio assai precario.
Dott. Claudio Santini".
- See more at: http://www.radicali.it/comunicati/20150813/sciopero-della-fame-della-sete-marco-pannella-bollettino-medico-del-13-agosto-20#sthash.4atW9C22.dpuf

sabato 4 luglio 2015

Il Consiglio d’Europa fa l’ammuina anziché sanzionare l’Italia per la lentezza delle procedure giudiziarie amministrative, civili e penali

E il Governo Renzi è quello che starebbe facendo e ha già fatto un sacco di riforme ?
 Ma quali? 
Evidentemente solo quelle che stravolgono la Costituzione Italiana e le leggi esistenti in senso autoritario e incontrollabile, non certo quelle che ci chiede il Parlamento Europeo e la Corte di Strasburgo....

Quello su cui i media sempre più di regime non vi informano, occupati come sono a passare veline e fare propaganda, potete però trovarlo su Notizie Radicali. Ecco qua:

<

In risposta l’Italia preannuncia riforme che non fa, prende impegni che non mantiene e giura che vi siano miglioramenti che il tempo smentisce.

Da quindici anni è la legge borbonica del facite ammuina che regola i rapporti dell’Italia con il Consiglio d’Europa e non il suo Statuto.

Il 26 giugno sulla prima pagina del sito internet dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) è stata pubblicata una notizia dal titolo Un numero “allarmante” di sentenze della Corte di Strasburgo sono deliberatamente ignorate.

| Vai all'articolo

martedì 12 maggio 2015

Non dimentico Giorgiana

Se Giorgiana Masi non fosse stata uccisa quel 12 maggio 1977, ora avrebbe 57 anni....

"... se la rivoluzione d’ottobre
fosse stata di maggio,
se tu vivessi ancora,
se io non fossi impotente
di fronte al tuo assassinio,
se la mia penna fosse un’arma vincente,
se la mia paura esplodesse nelle piazze ,
coraggio nato dalla rabbia strozzata in gola,
se l’averti conosciuta diventasse la nostra forza,
se i fiori che abbiamo regalato alla tua coraggiosa vita
nella nostra morte diventassero ghirlande
della lotta di noi tutte, donne,
se .....
non sarebbero le parole a cercare d’affermare la vita
ma la vita stessa, senza aggiungere altro."

E ancora a 38 anni di distanza da quel 12 maggio non ci è consentito sapere la  verità,  ovvero chi l'ha ammazzata.
Il perché invece lo sappiamo, anche lei come tanti altri era scesa in piazza pacificamente, per firmare gli "8 referendum contro il regime"  quelli cioè con cui i cittadini  intendevano chiedere l'abrogazione del Concordato, l'abolizione dei tribunali militari, l'abolizione dei reati d'opinione contenuti nel Codice penale, l'eliminazione di parti della legge manicomiale, l'abrogazione della legge che attribuisce alla polizia poteri speciali in materia di arresto, perquisizione e intercettazioni telefoniche, nonché l'eliminazione della legge che attribuiva ai partiti un consistente finanziamento pubblico, la abrogazione della "Commissione inquirente" - speciale "tribunale" composto da parlamentari per il giudizio preventivo sui reati compiuti dai ministri.
Tutte questioni ancora e pesantemente in primo piano nella politica italiana, alcune modificate in peggio, altre volutamente ignorate, altre rimaste di inquietante attualità.

  Giorgiana Masi, ragazza giovanissima ma attenta a questi temi di libertà, era venuta in piazza assieme a tanti altri cittadini e cittadine per partecipare alla festa dell'anniversario della grande vittoria laica nel referendum sul divorzio del 1974,  per sostenere con la sua firma la richiesta degli "8 referendum contro il regime".

 Come tanti altri assieme a lei trovò invece un ingiustificabile inferno di violenza da parte di chi avrebbe dovuto proteggere il suo diritto a partecipare pacificamente alla manifestazione.
I manifestanti, scacciati dalla piazza Navona a suon di lacrimogeni  si rifugiarono in Campo de'Fiori e zone circostanti  da cui cercarono la fuga verso il fiume.  E il ponte Garibaldi li portava verso Trastevere,  mentre l'altra direzione era pericolosamente preclusa da reparti di polizia armati e minacciosi, che continuavano a saturare l'aria di gas lacrimogeni. E oltre ai lacrimogeni fischiavano anche i proiettili.
 Giorgiana fu raggiunta da uno di quei proiettili proprio mentre dal ponte stava per arrivare a piazza Sonnino.



Dopo 38 anni ancora dobbiamo conoscere la verità vera su questo omicidio assurdo e crudele.
Eppure i dati non mancano:

http://www.centrodonnalisa.it/materiali/giorgiana%20masi.htm

Continuo a chiedermi come sia stato possibile che un omicidio così sia potuto accadere in uno Stato che pretendeva e pretende di essere civile e democratico, a chiedermi  se è stata l'ultima volta che è successo e se potrebbe succedere di nuovo.
Probabilmente chi sapeva allora, chi ha premuto il grilletto allora, chi li ha coperti allora ormai è morto.

Ma non è una pesante sconfitta per lo Stato, per la democrazia di questa Repubblica italiana fondata sul lavoro, che ha la Costituzione più bella del mondo, il fatto che sia il luogo dove nessuno è stato in grado, in 38 anni, di individuare, giudicare, condannare e punire a norma di legge l'assassino che ha sparato uccidendo Giorgiana ?

Quali garanzie abbiamo, come cittadini, da uno Stato così, di poter manifestare pacificamente le nostre idee, le nostre posizioni politiche, senza essere sparati casualmente  da non si sa chi mentre stiamo facendolo?

 Ancora una volta oggi, 12 maggio 2015, eravamo lì, a Ponte Garibaldi, a ricordare quel giorno terribile di 38 anni fa, a ricordare con affetto nostra sorella Giorgiana.
 A chiedere, pacatamente ma decisi, verità e giustizia per la sua morte assurda e visto che lo Stato è stato incapace o impotente a trovarle, almeno le scuse per esser venuto meno al suo compito di proteggerla, di proteggere la libertà dei suoi cittadini.

Alba Montori


lunedì 11 maggio 2015

Sessanta anni di momenti Radicali vanno all'asta !

Ricevo dal Partito Radicale- Radicali Italiani la comunicazione che segue.
L'iniziativa è più che interessante, è ghiotta, sia sul piano culturale che su quello politico.
E consiglio di approfittarne.


 

Cara Alba,

mercoledì prossimo, 13 maggio, inizierà un’asta online di oggetti – libri, manifesti, fotografie e altro ancora – legati alla storia dei Radicali e del Paese. Nel sito www.astaradicale.it , creato per l’occasione, sono già visibili i primi lotti, all’asta dei quali potrete partecipare con semplici passaggi. Questi oggetti saranno spesso accompagnati da video dove i protagonisti della vicenda Radicale narrano momenti, significati, scelte che hanno segnato oltre mezzo secolo di storia. Ora abbiamo la possibilità di ripercorrere alcuni di questi momenti. Questo il video dipresentazione dell’evento realizzato con Emma Bonino e Marco Pannella .

Radicali Italiani vuole, con questa iniziativa, celebrare i sessanta anni del Partito Radicale, sessanta anni di lotte, conquiste sociali e contributi alla conoscenza e al dibattito pubblico. I sessanta anni del Partito Radicale sono questo e anche di più. Sono la storia del partito più longevo d’Italia. Sono storia di Diritto e Diritti, di Libertà, dal passato al futuro.

È anche, certo, un’iniziativa di autofinanziamento per far sì che il partito che per primo ha lottato per abolire il finanziamento pubblico, il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, possa continuare a vivere e lottare ancora, così come Radicali Italiani, che dal 2001 produce e promuove politica Radicale nel Paese di Felice Cavallotti, di Carlo Rosselli, di Piero Calamandrei, di Mario Pannunzio, di Nicolò Carandini, di Gaetano Salvemini, di Ernesto Rossi, di Marco Pannella, di Adele Faccio, di Luca Coscioni, di Piero Welby, di Emma Bonino, ma anche nel Paese di un regime costituito da poteri associati che operano contro Democrazia e Stato di Diritto.

Partecipa all’asta, dunque, fai tuo un pezzo di storia Radicale, un pezzo di storia del Paese, aiutandoci a preparare, a dar vita alle lotte future.

Valerio Federico


 

Radicali Italiani
Movimento liberale, liberista, libertario costituente del Partito Radicale
via di Torre Argentina 76, 00186 Roma (RM)
tel. 06689791, fax 0668979315

domenica 7 dicembre 2014

Per chi non vuole coltivare la speranza, ma essere speranza stessa.

Ricevo e inoltro la seguente comunicazione.
Chi ha davvero a cuore nei fatti e non solo a parole i diritti umani, a cominciare da quello a formarsi una famiglia con chi si ama, e a un lavoro dignitoso; chi vuole che l'affermazione delle libertà civili e politiche. che la democrazia, non rimangano un ricordo; chi onestamente pretende trasparenza e onestà nella gestione della politica e della finanza pubblica; chi chiede giustizia finalmente giusta e celere, contribuisca come e quanto può, poco o tanto che sia. 

I Radicali, unici nel panorama politico della Storia italiana, hanno usato tutto il denaro che hanno dovuto accettare dallo Stato, sempre per fornire servizi alla politica di noi cittadini, a cominciare dall'informazione, che la politica ci continua a negare, pur facendoceli profumatamente pagare sotto forma di tasse, mentre hanno sempre finanziato le lotte politiche intraprese con il denaro di chi le sosteneva.
 Ecco, per rompere il muro del silenzio sulle lotte politiche radicali in corso e sulla necessità di finanziarle da parte dei cittadini non rimane a noi cittadini altro che il passa-parola e il web.

Perciò condivido e passo parola, pregandovi di contribuire come indicato sotto e passare parola a vostra volta, in una sorta di laicissima catena.

Se tutti assieme ce la faremo,  ancora una volta la democrazia ci ringrazierà. 

Alba Montori



PARTITO RADICALE
Nonviolento transnazionale transpartito
ONG con Status Consultivo Generale di prima categoria presso l'ECOSOC delle Nazioni Unite

Cara Alba

la situazione economico finanziaria del Partito radicale è drammatica. Abbiamo già dovuto chiudere il call center e se non ci sarà a breve un'inversione di tendenza, saremo costretti a dover prendere in considerazione ulteriori gravi misure.

D'altronde non poteva che essere così di fronte alla totale esclusione dei radicali e delle proposte radicali dal dibattito pubblico.

Eppure cosa c'è di più importante del porre al centro dell'iniziativa politica l'affermazione dello Stato di diritto democratico-federalista-laico da opporre alla "democrazia reale" traditrice dei principi fondanti della democrazia, come il "comunismo reale" lo fu del socialismo.

Cosa c'è di più profondamente vero di quanto va ripetendo Pannella e cioè della necessità di un 2015 fondato sullo spes contra spem cioè sull'affermare un propositivo 'essere speranza' contro una rassegnata 'avere speranza', d'altronde chi di speranza vive…

Mi rivolgo a te che hai già dato e continui a resistere di fronte al fatto che siamo "scomparsi" perché espulsi e cancellati dall'agone politico. Non possiamo, non dobbiamo parlare perché c'è il rischio concreto, come già accaduto le poche volte che siamo riusciti a rompere il muro del silenzio, che i cittadini si riconoscano nelle lotte e proposte radicali.

Siamo consapevoli che questo è il prezzo che paghiamo alla nostra storia e al voler continuare ad essere e fare né più né meno quello che siamo sempre stati e abbiamo sempre fatto.

Ti chiedo quindi di chiamare lo 06-68979300 per preannunciare la tua iscrizione o il tuo contributo con carta di credito oppure usare uno dei mezzi di seguito indicati
Grazie
Maurizio Turco


PUOI INOLTRE VERSARE LA TUA QUOTA DI ISCRIZIONE O IL TUO CONTRIBUTO
con carta di credito attraverso il sito www.partitoradicale.org

con bonifico postale intestato a Partito Radicale IBAN IT33N0760103200000044855005

con bonifico bancario intestato a 
Partito Radicale IBAN IT56E0832703221000000002381 - BIC ROMAITRR

con bollettino postale intestato a Partito Radicale c.c.p. n. 44855005

venerdì 31 ottobre 2014

SOS RADICALParty

HO RICEVUTO QUESTO APPELLO 
DA Maurizio Turco, Tesoriere del PARTITO RADICALE 
LO RILANCIO A CHI LEGGE I MIEI POST PERCHE' A SUA VOLTA  PARTECIPI A QUESTA GARA DI AUTOFINANZIAMENTO
e passi parola.

Per ragioni legate alla dura situazione economico finanziaria del Partito radicale, specchio della situazione politica nella quale sono ormai definitivamente espulse le presenze radicali dalla cosiddetta informazione, ovvero è negato ai cittadini di conoscere per scegliere o rifiutare le speranze e le idee radicali, abbiamo dovuto chiudere il call center e licenziare 8 persone. Dalla metà di novembre ridurremo le linee telefoniche e rivedremo i contratti delle nove persone rimaste e che garantiscono i servizi essenziali, l'amministrazione, la banca dati, la segreteria. Nel frattempo il Partito ha maturato debiti pari all'intero ammontare dell'autofinanziamento dell'anno scorso.

A seguito della chiusura del call center non siamo in grado di sollecitare e raccogliere attraverso il telefono e la carta di credito, come tu hai fatto, versamenti per iscrizioni, aumenti quota o contributi.

TI PREGO DI AIUTARCI! rispondendo a questa mail per autorizzarci a ritirare dalla tua carta di credito l'importo necessario a

  • iscriverti a tutti i soggetti dell'area, quota minima 590 euro, specificando se versi in una sola quota o in più quote e in quali scadenze
  • iscriverti al Partito radicale per il 2015, quota minima 200 euro
  • iscriverti ad uno o più soggetti radicali Radicali italiani 200 euro; Associazione Luca Coscioni, Nessuno Tocchi Caino, Non c'è pace senza giustizia, Associazione Radicale "Esperanto", Lega internazionale antiproibizionista per ciascuna associazione 100 euro; Anticlericale.net, Certi Diritti 50 euro.


PUOI INOLTRE VERSARE LA TUA QUOTA DI ISCRIZIONE O IL TUO CONTRIBUTO

  • con bonifico postale intestato a Partito Radicale IBAN IT33N0760103200000044855005
  • con bonifico bancario intestato a Partito Radicale IBAN IT56E0832703221000000002381 - BIC ROMAITRR


Scusa e grazie davvero per quello che vorrai e potrai fare sperando di vederci al congresso del Partito dei sessant'anni di lotte radicali per lo stato di diritto.

 

Maurizio