Vivere per la proposta di legge Eutanasia Legale

Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

mercoledì 27 marzo 2019

Dedicato a chi come me è troppo giovane per rinunciare ma troppo vecchio per scappare.

Le cose cambiano, ma solo se le facciamo cambiare...
Lo so che in certe situazioni può sembrare impossibile o assurdo riuscire a resistere alla voglia di chiudersi la porta alle spalle sbattendola forte e poi andarsene il più lontano possibile...

Qualche giorno fa col mio compagno da 48 anni eravamo a cena con il mio fidanzato dal 1966 fino al 1970 e la sua adorabile compagna, dopo un sacco di tempo che ci promettevamo via web o cell di vederci. La scusa è stato il mio 72° compleanno, ma la realtà è che dopo le bufere giovanili di quasi 50 anni fa continuiamo ad essere amici da più di mezzo secolo.

Lui mi aveva portato un mio quadro del 1966 che all'epoca si era preso di soppiatto dal mio studio, perché lo aveva colpito moltissimo.
Mi aveva annunciato che me lo voleva ridare e lo ha fatto , anche se io ero molto perplessa sul perché di questa "restituzione", dopo tanti anni, poi...

Ci siamo passati una serata piacevolissima e allegra assieme, poi quando ci hanno riaccompagnato alla nostra auto ha aperto il portabagagli e ha trasferito il pacco chiuso con tanto di fiocchetto rosso nel portabagagli della nostra auto.


Dopo i saluti, ognuno a casa sua, loro a un paio di chilometri e noi a una cinquantina.
Una volta arrivati ho preso il pacco e l'ho poggiato in studio, ancora chiuso, e l'ho lasciato lì, continuando a chiedermi cosa volesse comunicarmi con la sceneggiata di questa strana "restituzione".

Il perchè l'ho capito solo quando ho aperto il pacco in studio, da sola, e ho guardato: mi ero completamente dimenticata di quell'opera, quindi per me era come fosse del tutto sconosciuta.
Ho provato un tremendo brivido di angoscia.
Datato 1966 e firmato, era opera mia, certissimamente, ma di una me che era lontana anni luce da me, e anche da lui, certamente, da tutto quello che lo aveva spinto addirittura a portarselo via dal mio studio di nascosto.

Continuo a chiedermi come mai se lo sia tenuto per tutti questi anni e non sono riuscita a chiederglielo, ancora.
Ma qualche risposta l'ho ipotizzata: probabilmente gli ricordava troppo la mia disperazione, quella che vivevo, anzi in cui ero immersa totalmente, quando ci siamo conosciuti.
Perchè è fissata lì, tremenda e semplice, nei pochi grigi, tanti neri e qualche sciabolata minima di luce.

Forse me lo ha restituito perché lui stesso non riusciva più a tenerselo sotto gli occhi. 
Oppure ?
E' un uomo saggio e profondo, buono e semplice, ma non sempliciotto, cresciuto all'università della vita: forse voleva che io potessi misurare la distanza dell'Alba di allora con l'Alba di oggi..

In effetti è stato un shock, per me, è stato come guardare dentro uno degli inferni che ho attraversato.

Ma è stato in un certo senso un bel regalo... perché, ecco, io quell'inferno l'ho attraversato tutto e ne sono uscita, anche se è stato a costo di un pezzo della mia vita.
Non è stato l'unico, ne ho attraversati anche altri, non meno terribili.

Eppure sono qua, e conservo e coltivo ancora la capacità di sorridere e di far sorridere.
A modo mio riesco ad essere felice, e non dimentico di ringraziare le tante persone che non hanno esitato a sostenermi nelle circostanze più tremende.

Spero però con tutto il mio vecchio cuoricino di non dover attraversare altri inferni, neanche piccoli, perché ho imparato sulla mia propria pelle cosa è la paura di non riuscire ad uscirne...
Ecco perché voglio, fortissimamente voglio, che le persone, tutte, siano felici e non sprechino le loro energie odiando...
Ecco perché spenderò i miei ultimi giorni per coltivare attorno a me la coscienza che il diritto alla felicità è il più importante e universale diritto che appartiene ai viventi, tutti, animali e piante compresi, fino all'ultima molecola dell'universo.

So che spenderò le mie forze restanti nell'azione a 360 gradi per cercare di rendere questo diritto, ciascuno alla sua felicità, vera realtà nelle coscienze e nella realtà contingente. 
E chi ama mi segua, perché riusciremo ad essere felici solo se saremo felici assieme.

Alba Montori

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