Renzi ha presentato ieri i 12 punti della sua riforma della giustizia, che ha chiamato "rivoluzione" ma così a occhio mi sembrano solo un elenco di (buone) intenzioni poco supportate da azioni realmente efficaci per superare la situazione italiana che ci è costata richiami e rimbrotti dall'Unione Europea.
Il Presidente del Consiglio ha aggiunto che chi vuole dare pareri o proposte può farlo utilizzando l'email rivoluzione@governo.it che però non funziona...
Riprendo da Marco Perduca “a braccio” alcuni, almeno 12, degli elementi fondamentali delle proposte radicali per far tornare un minimo di Stato di Diritto in Italia partendo dalla giustizia penale:
1) amnistia – e indulto – per ripartire da zero con qualsiasi riforma, minima o massima che sia;
2) separazione delle carriere tra magistratura requirente e giudicante;
3) abolizione dell’obbligatorietà penale;
4) responsabilità diretta, per dolo, colpa grave e inapplicazione del diritto europeo, dei magistrati;
5) riforma dell’elezione dei membri del CSM in senso uninominale maggioritario;
6) definitiva riforma, con fortissimi limiti, della custodia cautelare in carcere;
7) amplissima depenalizzazione di tutti i comportamenti che non hanno vittime dirette;
8) promozione massima delle pene alternative al carcere;
9) introduzione del reato di “tortura” nella versione prevista dalla convenzione Onu;
10) abolizione dell’ergastolo;
11) definitiva abolizione degli ospedali psichiatrici giudiziari;
12) equiparazione dei termini perentori per tutti i soggetti coinvolti in un provvedimento.
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