“Il manifesto” è stato uno dei pochi giornali a dare la notizia dell’ennesima condanna che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha inflitto all'Italia per violazione dell’art. 3 Convenzione: «Trattamenti inumani e degradanti».
Alla vittima, Dimitri Alberti, la Cedu ha riconosciuto un risarcimento di 15.000 euro per danni fisici e morali causati da un pestaggio dei Carabinieri al momento del suo arresto avvenuto nel marzo del 2010.
I magistrati avevano creduto -come capita quasi sempre- alla versione delle Forze dell’Ordine: le costole rotte e l’ematoma al testicolo sinistro, Dimitri se li era procurati da solo nel corso della sua «resistenza ai pubblici ufficiali» che gli stavano stringendo i polsi dentro le manette.
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