Roma, 17 dicembre 2013
Stamane la Commissione del Parlamento Europeo per le Libertà Civili, la Giustizia e gli Affari Interni ha adottato una raccomandazione
per una futura roadmap europea contro le discriminazioni basate
sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. L’auspicio è che l’UE
decida di integrare le strategie già esistenti (integrazione dei Rom, discriminazioni basate sulla disabilità e eguaglianza di genere)
una strategia complessiva a favore dell’eguaglianza dei cittadini
europei LGBTI. Più precisamente la Commissione parlamentare chiede alla
Commissione Europea di fare proposte concrete per attuare politiche
coerenti, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà per il quale
l’Unione e gli Stati membri devono rispettare le reciproche competenze,
contro la discriminazione sul lavoro, nel campo dell’educazione, della
salute, dell’accesso a beni e servizi, nel campo della cittadinanza,
delle famiglie e della libertà di movimento, per la libertà di assemblea
e d’espressione, contro i discorsi e i crimini d’odio, nel campo
dell’asilo e della migrazione, monche nel campo degli affari esteri. Il
voto odierno segue altre decisioni simili prese dal Parlamento europeo
negli ultimi tre anni ed alla presa di posizione, nel maggio di
quest’anno, di undici Stati Membri, tra cui l’Italia, a favore di una
roadmap.
Yuri
Guaiana, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, dichiara:
«Mentre l’Italia si avvita attorno al surreale dibattito sulla Legge Mancino-Reale, la Commissione del Parlamento Europeo per le Libertà Civili, la Giustizia e gli Affari Interni
ci ha dato oggi una grande lezione con un voto ampio e trasversale, che
speriamo venga confermato nel 2014 in plenaria, a favore di un
approccio coerente a favore dei diritti umani delle persone LGBTI che
attraversi le varie aree di competenza politica dei commissari europei.
Questo è l’approccio giusto, non una mera ingegneria penalistica. Il
Parlamento italiano è ancora in tempo a inserire un vero piano contro le
discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, l’identità e
l’espressione di genere, nella Legge Mancino-Reale in discussione al
Senato. Cerchiamo di essere coerenti con le posizioni prese dall’Italia
in Europa e dai parlamentari italiani al Parlamento Europeo!».
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