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giovedì 19 dicembre 2013

L’eutanasia e Hitler, un accostamento fuorviante- Newsletter Associazione Coscioni Numero 47 - 17 dicembre 2013


Newsletter quindicinale su temi bioetici e diritti civili
Numero 47 -  17 dicembre 2013
a cura di Carlo Troilo

L’eutanasia e Hitler, un accostamento fuorviante

Il  Parlamento continua a lasciare  nei cassetti la proposta di legge di iniziativa popolare sulla eutanasia. Certo non aiutano le prese di posizione  di intellettuali autorevoli come Lucio Magris, che da un lato si mostra aperto anche alle ipotesi più avanzate (eutanasia per le malattie mentali e per i minori), dall’altro ripesca il paragone con l’operazione “Aktion T4” con cui i nazisti sterminarono migliaia di malati gravi e  di disabili. E questo è inaccettabile, perché vuol dire paragonare a Hitler e ai suoi medici-boia tutti quei politici, scienziati, medici e intellettuali che si battono per la legalizzazione della eutanasia in un quadro limitato a casi ben precisati  e con regole e controlli ferrei.   Magris ricorda i suicidi di Monicelli e Lizzani. Forse non sa che ogni anno in Italia circa 1.000 malati incurabili si suicidano e altri  1.000 tentano di farlo senza riuscirvi, in modi più o meno terrificanti, perché non hanno la possibilità di ottenere, con l’eutanasia, una morte dignitosa.
Intanto la crisi  porta ad un risultato sconcertante per una delle maggiori potenze industriali del mondo: 5,5 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi per ragioni economiche.  Si va dunque verso la negazione – oltre agli innumerevoli diritti sui temi etici – anche del fondamentale diritto alla salute, affermato con forza dalla Costituzione.
Dall’Europa segnali positivi per i diritti civili, con una battuta d’arresto al Parlamento, dove è stata bocciata una direttiva (proponente, la socialista portoghese Elita Estrela)  molto innovativa in materia di aborto, diritti ed educazione sessuale.  Inferociti i socialisti europei, perché i voti determinanti per la bocciatura sono stati in gran parte di parlamentari italiani del PD, tutti vicini a Matteo Renzi. Speriamo non sia questa l’aria nuova portata del segretario del PD.
 
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