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domenica 21 ottobre 2007

Monsignore gay atto quarto

http://213.215.144.81/public_html/articolo_index_35213.html
DALLA PARROCCHIA ALLA PACCHIA - “I PRETI GAY SONO ALMENO IL 60%” - PARLA IL RAGAZZO CHE HA FATTO DA ESCA PER “EXIT”: LA CHIESA ATTACCA QUEI TRE POVERETTI PER FAR CREDERE CHE IL CASO SIA CIRCOSCRITTO – IL PAPA DICA CHE NON È SBAGLIATO ESSERE GAY...

Daniele Nardini per www.gay.it


Intervista esclusiva al ragazzo che ha fatto da “esca” per il monsignore gay in Vaticano, per un reportage andato in onda nella trasmissione di La 7 “Exit”.

Com'è nata la tua collaborazione con “Exit”? Come hai fatto a diventare l'esca?
Era da molto tempo che ero in contatto con dei preti. Ho inviato una mail ad “Exit” proponendogli un servizio sulla omosessualità nella chiesa. Loro si sono fidati di me e hanno accettato.
(Monsignor Tommaso Stenico, il primo parroco che si è dichiarato gay)

Eri già in contatto con dei preti gay?
Si. Frequento spesso la chat e lì ce ne sono tantissimi. Ho avuto numerose richieste da parte loro, anche a pagamento.

E hai mai accettato?
Si, ma solo per curiosità. Non ho mai avuto rapporti sessuali con loro.

Cosa ti ha spinto a fingerti interessato a loro?
Ero curioso, volevo capire se erano davvero preti. Capire come ragionavano, cosa c'era dietro, scoprire i loro segreti ecc. All'inizio mi dava fastidio esser contattato da loro poi dopo un pò mi hanno incuriosito.

E che idea ti sei fatto del fenomeno?
Inizialmente non condividevo nulla di ciò che facevano. Mi capitava di litigarci spesso, anche perchè non sono credente. Poi ho iniziato ad entrare più a fondo nella loro realtà e ho capito che tanti di loro sono vittime di un sistema. Per questo non li guidico, sono uomini come noi.
E se fanno sesso con ragazzi, prostitute o se fanno sesso sadomaso non importa: credo sia giusto che anche loro possano scegliere se farlo e come farlo. Addirittura, dopo un po', ho cercato di incoraggiare qualcuno di loro ad uscire allo scoperto ma la paura non è paragonabile neanche a quella che avevamo noi una cinquantina di anni fa.

Pensi che i rapporti tra gay e preti sia diffuso?
Si. Tanto più di quello che si pensa. Nella puntata di “Exit” il dottor Cantelmi ha detto che i preti gay sono solo il 3% ma solo perchè i servizi erano 3. Per quanto ho indagato io sono oltre il 60% ma è una stima approssimativa. Sicuramente sono anche di più.

Dopo la trasmissione e il clamore che ha provocato quei preti sono stati sottoposti a inchiesta canonica. Non hai mai avuto sensi di colpa per averli ingannati?
No, il fine era molto più importante. Adesso la chiesa attacca quei 3 poveretti per far credere che il caso sia circoscritto a loro ma non è giusto. I preti gay sono tantissimi e loro non lo vogliono accettare nonostante la cosa sia nota. A pagare saranno solo 3 su migliaia di altri che non fanno nulla di diverso rispetto a loro.

Che grado aveva, tra coloro che hai incontrato, il prelato più in alto nella scala gerarchica della Chiesa?
Monsignore.

Mai stato nelle mura vaticane?
Non mi va di rispondere a questa domanda. Dovrei spiegare altre cose che non posso rivelare.

D'accordo. Qualcuno dei preti che hai incontrato ti ha mai confessato di aver avuto attenzioni verso i bambini?
No, anzi. Quelli che ho incontrato io erano assolutamente contrari alla pedofilia.

Raccontaci qualcosa che non abbiamo visto in trasmissione...
Beh credo che non sia emersa l'umanità dei preti che ho incontrato. Posso dirti che ti a fare il prete, anche di una piccola parrocchia, si guadagna davvero bene. Hanno quasi tutti case lussuose, vari tv al plasma, doccia idromassaggio, dipinti a olio.

E come si giustificano per quell'opulenza?
Dicono che sono doni da parte dei loro fedeli.

Vuoi dire qualcosa per chiudere?
Ci terrei a ribadire un'ultima cosa: le motivazioni che mi hanno spinto a farlo. Come dicevo non condanno i preti, ma la Chiesa che non dà loro la possibilità di esprimersi come persone. Tutti dicono che nella chiesa ci sono delle regole e che quindi se un prete si scopre gay deve abbandonare la tunica. I preti omosessuali che ho incontrato amano il loro lavoro e secondo me è giusto che lo facciano qualsiasi cosa facciano nella loro vita privata.

Anzi, possono sicuramente insegnarci di più in questo modo anziché vivendo nella castità. Per concludere: l'ho fatto perchè ancora tantissimi adolescenti si suicidano in quanto non accettano la propria sessualità. Nelle grandi città è facile, ci si accetta anche a 14 anni. Ci sono, però, tante realtà diverse in cui c'è ancora una forte morale cattolica. Spero in un giorno in cui il Papa si alzi e dica al mondo che non è sbagliato essere gay.


Dagospia 17 Ottobre 2007

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