QUI sono racchiusi in ben 71 date gli ultimi 23 anni, dal 1999 al 2022, il lasso di tempo di una generazione: 23 anni in cui, in Italia, i Radicali sono stati l’unica forza politica a denunciare la politica Vladimir Putin contro il suo stesso popolo.
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La seconda aggressione all’Ucraina non è arrivata inaspettata: c'è chi l'ha preparata a lungo, c'è chi non ha voluto vedere, c’è chi ha provato (con i suoi poveri mezzi) a dare l'allarme rispetto a una politica italiana troppo succube del Cremlino, c’è chi ha preferito legarsi mani e piedi al ricatto energetico russo (un nome per tutti Paolo Scaroni, ex amministratore delegato dell’ENI).
Oggi anche insigni giuristi discutono tecnicamente se inserire la Russia nell’elenco delle organizzazioni terroriste.
- assistenza e sostegno alla popolazione civile Ucraina; - rifornimento militare all’esercito ucraino tale da impedire ai russi di estromettere completamente l’Ucraina dall’accesso al Mar Nero, per bloccare il piano diabolico di Putin di creare un collegamento diretto fra Russia e Transnistria che porterebbe il confine russo in Europa distruggendo l'indipendenza di quelle popolazioni; - massimo sostegno alla Corte Penale Internazionale dell’Aja per l’incriminazione di tutti i responsabili di crimini in Ucraina, partendo da Vladimir Putin.
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