Valter Vecellio
I "numeri" del carcere, i costi della mala-giustizia, i dati sull'informazione negata…
Cominciamo con il dare i "numeri", le cifre. Il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri in una sede ufficiale, istituzionale, la Commissione Giustizia della Camera comunica che sono 64.564 i detenuti che vivono stipati nelle 205 carceri italiane, la cui capienza massima è, tecnicamente, di 47.599 posti, di fatto; dice poi che i posti effettivamente disponibili nelle carceri italiane sono inferiori di 4.500 unità, rispetto a quelli finora resi noti dallo stesso ministero, che quelli effettivamente disponibili sono 43.099. Dice in buona sostanza, che i predecessori ci hanno preso in giro. Ve la ricordate, per esempio, Paola Severino? Ogni volta che visitava un carcere, versava una lacrima, diceva che l'amnistia non era cosa, e che i posti disponibili in carcere, "magicabula", aumentavano prodigiosamente di settimana in settimana. Balle e palle. Nel rapporto posti disponibili-posti occupati ci sono 21.465 persone in più. Da inizio anno i morti per suicidio in cella sono già oltre 40 I casi di proteste, risse e infezioni dovute alle scarse condizioni igieniche, si susseguono a ritmo quotidiano. Su un totale di 38.625 detenuti condannati, 9.598 hanno una pena residua inferiore ad un anno, 7.735 tra uno e 2 anni, e 5.689 da 2 a 3 anni, complessivamente sono, quindi, 23.022 quelli che devono scontare una pena residua inferiore ai tre anni. E' la vita nelle prigioni italiane, honey! Qualcuno ne parla, è materia di dibattito, riflessione e mobilitazione, confronto e scontro? Niente. Meglio, molto meglio parlare e titolare dell' "ombrello" di Maradona da Fabio Fazio…
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