Lavoro (fisica)
In fisica, il lavoro è il trasferimento di energia cinetica tra due sistemi attraverso l'azione di una forza o una risultante di forze quando l'oggetto subisce uno spostamento e la forza ha una componente non nulla nella direzione dello spostamento. Il lavoro complessivo esercitato su un corpo è pari dunque alla variazione della sua energia cinetica. In particolare il lavoro compiuto da una forza è nullo se questa non ha componenti lungo la direzione dello spostamento o se lo spostamento è nullo. Nel caso di un campo di forza conservativo il lavoro è la variazione di energia potenziale tra gli estremi del percorso.
Il termine lavoro è stato introdotto nel 1826 dal matematico francese Gaspard Gustave de Coriolis.[1][2]
Indice
- 1 Definizione generale
- 2 Forze conservative
- 3 Campi non conservativi
- 4 Unità di misura
- 5 Esempi
- 6 Note
- 7 Bibliografia
- 8 Voci correlate
- 9 Altri progetti
Unità di misura
Nel Sistema Internazionale l'unità di misura per il lavoro è il joule che corrisponde allo spostamento di un metro di una forza di un newton:
Tra le altre unità di misura del lavoro ricordiamo:
- il chilogrammetro: lavoro necessario per sollevare di un metro un peso di un chilogrammo. Poiché l'accelerazione di gravità al suolo è, in media, circa 9,81 m/s2 (e dunque la forza di gravità, al suolo, agente su un peso di 1 kg, circa 9,81 m/s2 * 1 kg = 9,81 N):
- (circa)
- l'erg:
- l'elettronvolt (lavoro eseguito da un elettrone per attraversare una differenza di potenziale pari ad 1 Volt):1 eV = 1,602 176 46 × 10−19 joule.
Lavoro
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Il lavoro, una categoria importante della sociologia, è un'attività produttiva che implica il dispendio di energie fisiche o intellettuali per raggiungere uno scopo preciso, ossia procurarsi col proprio lavoro beni essenziali per vivere o beni superflui, direttamente o indirettamente attraverso un valore monetario riconosciuto acquisito da terzi quale compenso.
Nel mondo moderno l'attività lavorativa viene esplicata con l'esercizio di un mestiere o di una professione e ha come scopo la soddisfazione dei bisogni individuali e collettivi. Sul piano giuridico si distingue il lavoro subordinato da quello autonomo[1] e parasubordinato con caratteristiche intermedie tra i primi due[2].
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