22-04-2013
“Noi ci fidiamo di Marco Pannella e della sua storia di difensore battagliero e irriducibile della legge e del diritto. Ancora una volta Pannella ha trovato la strada giusta per conciliare le esigenze della giustizia con la rivendicazione della legalità sancita dalle norme della Costituzione. Siamo dalla sua parte mentre sta facendo lo sciopero della fame e della sete per dimostrare l’insostenibilità dell’immobilismo e dell’indifferenza”.
“Noi ci fidiamo di Marco Pannella…difensore battagliero e irriducibile della legge e del diritto…”.
Quel documento risale all’aprile del 2009.
Allora esattamente come ora Pannella era impegnato in uno sciopero della fame e della sete.
Ora come allora, per “conciliare le esigenze della giustizia con la rivendicazione della legalità sancita dalle norme della Costituzione”.
Si tratta, ora come allora di infrangere la cortina dell’immobilismo e dell’indifferenza. Si tratta, ora come allora di schierarsi dalla parte delle ragioni di Pannella, se si riconosce che queste sono ragioni che, ora come allora, rivendicano il rispetto di quella legalità sancita dalle norme della Costituzionale. Dunque cari Battista, Mieli, Galli della Loggia, Panebianco…?
Valter Vecellio
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