"Qual è il più grande servizio che la conoscenza della storia ci può fornire? Quello di metterci sull'avviso.
I nazisti hanno voluto uccidere gli ebrei semplicemente perché essi erano ebrei, gli zingari perché erano zingari e gli omosessuali perché erano omosessuali: venivano tutti visti come dei devianti che dovevano essere eliminati. In ciò consisté la soluzione finale".
"Bisogna ricordare che insieme ai sei milioni di ebrei, sono morti anche centinaia di migliaia di zingari, di omosessuali, di intellettuali e anche di oppositori politici del regime nazista, sia religiosi, sia laici.
Ci si deve rendere conto di cosa rappresenta la presa di potere di un regime dittatoriale e si deve amare e conservare questa democrazia che con tanta fatica abbiamo riconquistato".
"Dovremmo cercare di trarre delle conclusioni da un'esperienza che ha travolto milioni di esseri umani e capire perché si debba conoscere questa storia, nonché quale lezione potremmo avere da questo passato".
I nazisti hanno voluto uccidere gli ebrei semplicemente perché essi erano ebrei, gli zingari perché erano zingari e gli omosessuali perché erano omosessuali: venivano tutti visti come dei devianti che dovevano essere eliminati. In ciò consisté la soluzione finale".
"Bisogna ricordare che insieme ai sei milioni di ebrei, sono morti anche centinaia di migliaia di zingari, di omosessuali, di intellettuali e anche di oppositori politici del regime nazista, sia religiosi, sia laici.
Ci si deve rendere conto di cosa rappresenta la presa di potere di un regime dittatoriale e si deve amare e conservare questa democrazia che con tanta fatica abbiamo riconquistato".
"Dovremmo cercare di trarre delle conclusioni da un'esperienza che ha travolto milioni di esseri umani e capire perché si debba conoscere questa storia, nonché quale lezione potremmo avere da questo passato".
Tullia Zevi
Grüne Rose è il cortometraggio che celebra la memoria dell'Olocausto dei "triangoli rosa", lo sterminio degli omosessuali sotto il regime nazista.
Le scene del film sono ispirate alle litografie di Richard Grüne(1903-1983), artista tedesco omosessuale arrestato e incarcerato dalle SS (1936), poi deportato nei lager di Sachsenhausen (1937-1940) e Flossenburg (1940-1945).
Nove anni all'inferno, una martirio cui Grune sopravvisse per tramandarci la sua testimonianza umana e artistica.
Sul set di Grüne Rose è nata questa serie di immagini fotografiche, che corrispondono ad altrettante "stazioni" della memoria: un percorso che riconduce alla vicenda di Richard Grüne ed è la tragica allegoria di un pregiudizio che esiste ancora oggi persecuzione, tortura e sterminio.
SITO WEB: http://www.whitemouse.eu/films.htm#grune-rose
TITOLO ORIGINALE: Grüne Rose
PRODUZIONE: Visions – Arcigay Firenze
CONTENUTI: nazismo, guerra e gay, repressione politica, arte e gay
CATEGORIA: CORTI
GENERE: Drammatico
ANNO: 2007
NAZIONE: Italia
DURATA (min.): 20 (?)
LINGUA ORIGINALE: Italiano
FORMATO: 35mm Col.
regista: Dario Picciau
interpreti: Francesco Caci, Enzo Maria Cilento, Angelo Cirfiera, Emanuele Cirfiera, Giovanni Cirfiera, Massimo Muntoni, Paolo Riva, Libero Stelluti
soggetto e sceneggiatura: Roberto Malini
dir. fotografia: Roberto Basili, Luca D'Addario
Rosa, come l'inizio del mattino.
In una legnaia persa nel nulla l'odio consumò la più atroce vendetta contro l'amore. Nell'era più oscura e crudele della storia umana, uomini dalle mani di fuoco marchiarono i cuori d'altri uomini con segni di condanna. E l'amore – quando i sicari più spietati conobbero il suo nome – fu braccato, combattuto, privato del suo diritto alla diversità, tormentato e, infine, assassinato. Ma dalle ceneri della follia, ecco il suo spettro e il suo seme (fantasmi e speranze ritornano sempre), rosa come l'inizio del mattino, verdi come germogli.
Vedi altre informazioni dalla cartella stampa del film
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