Eccellenza reverendissima S. S. Benedetto XVI
Le scriviamo questa lettera nella speranza che Ella possa accogliere la nostra richiesta di Udienza.
Abbiamo tentato ogni canale ufficiale possibile per poterLa incontrare, ricevendo solo risposte elusive e pretestuose. Purtroppo dobbiamo constatare quanto le vittime di pedocriminali sacerdoti e le Associazioni che cercano di difenderne i diritti siano sempre trattate con sufficienza, come appestate. Non è nostra volontà combattere la Chiesa e non vogliamo polemizzare inutilmente. Chiediamo di essere ascoltati e trattati con rispetto. Non solo a parole, ma nei fatti. A differenza di tante altre Associazioni vogliamo cercare il dialogo e una linea condivisibile per combattere il male fatto e che ancora avviene negli ambienti clericali. Vogliamo essere ascoltati.
Quando Lei volge lo sguardo alle vittime, anche distrattamente, deve saper vedere in noi quel bambino che Gesù stesso teneva sulle proprie ginocchia, con immenso amore, mentre istruiva i suoi discepoli sul valore vero della vita e la sacralità della stessa.
Perché i suoi collaboratori ci trattano con sufficienza, quasi con disprezzo? Perché non possiamo parlarLe a viso aperto per poterLe esprimere il nostro dolore a anche la nostra frustrazione per le troppe parole e i pochi fatti?
In più di un occasione Ella ha avuto parole di forte condanna per questi gravissimi crimini commessi per decenni da fedeli, sacerdoti e persino Vescovi della Chiesa Cattolica. Noi siamo le loro vittime, noi siamo quella ferita che sta ancora sanguinando.
Durante i suoi numerosi viaggi ha avuto occasione di incontrare alcune delle migliaia di vittime dei pedocriminali sacerdoti in tutto il mondo. Vite mutilate, svuotate e distrutte proprio da quanti avrebbero dovuto testimoniare l'Amore di Dio. Ella non ha mai ricevuto vittime italiane. Pertanto le chiediamo di accogliere questa nostra richiesta e di dare un segnale chiaro e inconfutabile alla Chiesa Italiana che spesso, troppo spesso offende ancora le vittime con gravi silenzi e orrende omissioni.
Francesco Zanardi, portavoce delle Associazioni che ne condividono la battaglia per la verità e la giustizia, giungerà a Roma il prossimo lunedì 10 ottobre, al termine del "Pellegrinaggio per la Verità", partito da Savona il 22 settembre scorso. Le chiediamo pertanto Udienza, nella speranza di trovare ascolto, per capire il vero senso delle Sue parole quando esprime "tristezza e vergogna" e "vicinanza alle vittime".
Cordialmente
Francesco Zanardi - Portavoce Rete L'ABUSO IT
Associazione "Piccolo Alan" Onlus IT
Comunità "Il rifugio di Alan" IT
Fondazione "Protege a tus Hijos" Messico
Laura CandeloUfficio StampaPELLEGRINAGGIO PER LA VERITA'RETE L'ABUSO SavonaPer contattare Francesco Zanardicell. 3927030000
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lunedì 10 ottobre 2011
LETTERA APERTA AL PONTEFICE PER UDIENZA MARTEDì 11/10/2011
Grosseto 7 ottobre 2011
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