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martedì 2 febbraio 2010

30° giorno di sciopero della fame per Francesco Incorvaia

Savona lunedì 1 febbraio 2010

Premetto che il parlamento italiano dovrebbe essere composto da 1000 parlamentari tra la camera e il senato, come per i falsi invalidi scopriamo che in Italia 997 non ci sono. Scoppia il caso dei falsi parlamentari.

Agli unici rimasti nel parlamento italiano:
Senatore Ignazio Marino
Onorevole Donatella Poretti
Onorevole Anna Paola Concia

Mi rivolgo a voi unici che avete dato ascolto agli italiani, voi ultimi superstiti del Parlamento italiano denunciando per l’ennesima volta la più totale inesistenza delle istituzioni, a testimonianza come sapete il mio 30° giorno di sciopero della fame nel totale silenzio mediatico e istituzionale.

Dopo aver partecipato al III congresso nazionale dell’associazione Radicale Certi Diritti, dove ho avuto modo di incontrare i maggiori rappresentanti delle associazioni italiane, con i quali mi sono confrontato, appare un quadro veramente spaventoso, l’incapacità a agire, un quadro da terzo mondo basta guardare i giovani omosessuali che in questo paese si suicidano.

Milioni di cittadini in questo paese vengono totalmente ignorati, addirittura gli stati membri vengono ignorati dal governo fantasma italiano, i richiami dell’Unione Europea cestinati direttamente dai parlamentari italiani.

Un governo indegno, che non rappresenta affatto il popolo italiano, le statistiche dicono che il 70% degli italiani sono favorevoli alle unioni gay, ma allora perché non se ne parla?

Nei prossimi giorni io, il mio compagno e altri cittadini ci rivolgeremo agli stati membri dell’Unione Europea chiedendo asilo politico, non ci sentiamo di vivere nella miseria di principi e di moralità che coltivano da anni i nostri parlamentari, disposti a lasciare morire due cittadini italiani piuttosto che affrontare un problema più volte sollecitato dai cittadini e dall’Unione Europea.

Cordialmente ma molto umiliati di vivere in questo paese.

Francesco Zanardi e Manuel Incorvaia

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