Vivere per la proposta di legge Eutanasia Legale

Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

venerdì 30 novembre 2007

NOTIZIARIO GAYA CsF- GIOVEDI 29 NOVEMBRE 2007

finalmente posso rimandare sul mio blog il notiziario di Gaya CsF !
( non ci riuscivo più perchè mi arrivava con dei caratteri che non riuscivo a trasferire....)
ecco qua, quindi:
NOTIZIARIO GAYA CsF
GIOVEDI 29 NOVEMBRE 2007


DANZE INTORNO AI FUOCHI
PER MASSIMO CONSOLI
Credo di aver conosciuto Massimo intorno al 1966,
poi ho frequentato il Suo OMPOS al mattatoio quasi sin dall'inizio. Mi
ritengo dunque uno dei suoi più vecchi amici e co-militanti. Ora che ho
71 anni, invalido, sto anch'io avvicinandomi inesorabilmente alla
morte, fenomeno naturale e da affrontare laicamente come ha fatto
Massimo. Quando si è vissuti non c'è posto per rimpianti, tristezze,
cordoglio e perciò invito tutti a festeggiare Massimo ed essere
contenti con lui per tutto quello che ha potuto fare durante la Sua
vita.
Festeggiate per una vita impegnata e riuscita.
Laicamente e
gayissimamente,
Peter Boom


A ROMA UN PASSO CONCRETO NELLA LOTTA ALL’
AIDS
Progetto Coroh:
Prendersi cura di sé migliora la salute di tutti
Testimonial del progetto Coroh sarà LA PINA di Radio DeeJay che
sosterrà con la sua presenza e la sua immagine il Circolo Mario Mieli
nell’attività di prevenzione e di informazione
Un’iniziativa dell’
Istituto Superiore di Sanità, del Circolo di cultura omosessuale “Mario
Mieli”, di Polo Dermatologico IFO - San Gallicano IRCCS e Azienda
Ospedaliera San Giovanni Addolorata – Immunologia Clinica. Si è tenuta
oggi, martedì 27 novembre 2007 alle ore 12.00, alla Provincia di Roma,
Palazzo Valentini - Sala Placido Martini, la conferenza stampa di
presentazione del progetto Coroh. Promosso e finanziato dall’Istituto
Superiore di Sanità nell’ambito del VI Programma Nazionale di Ricerca
sull’AIDS, il “Progetto Coroh: Prendersi cura di sé migliora la salute
di tutti” vede protagonisti il Circolo di cultura omosessuale “Mario
Mieli”, IFO San Gallicano e Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata
- Centro AIDS. Il progetto è un concreto passo avanti nella lotta e
nella prevenzione dell’AIDS e delle altre infezioni a trasmissione
sessuale e nasce in un’ottica di sperimentazione di un modello
esportabile anche su scala nazionale, per tenere alta la soglia di
attenzione sui comportamenti a rischio che sono causa dell’aumento di
nuove infezioni registrate dal 2000 a oggi. Per la prima volta si rende
concreta la sinergia tra vari organismi impegnati sul fronte della
lotta all’AIDS. Al potenziamento delle attività di screening gratuito
offerte dai due istituti ospedalieri partner del progetto, viene
associata l’azione del Circolo “Mario Mieli”, che a partire dal 1983 è
un’importante punto di riferimento per la comunità omosessuale e trans
a livello nazionale. Accanto all’attività di sensibilizzazione, l’
obiettivo dell’iniziativa è la formazione di una coorte estesa di
persone omosessuali e transessuali su cui monitorare l’incidenza
dell'infezione da HIV mediante un Sistema di Sorveglianza Avanzato. Al
test HIV si affiancano inoltre i test che riguardano le altre infezioni
a trasmissione sessuale, come la sifilide. Se fino al 2000 l’incidenza
dell’HIV era scesa drasticamente grazie al lavoro delle associazioni
gay-lesbiche, oggi i dati del contagio registrano un vero e proprio
abbassamento della guardia nella popolazione omosessuale e trans,
seppure con numeri inferiori al livello di infezioni della popolazione
eterosessuale. L’introduzione delle nuove terapie (HAART) ha ridotto
notevolmente il numero dei casi di AIDS e la mortalità associata e ha
fortemente migliorato la qualità della vita delle persone con HIV; per
contro si è sviluppato, anche nei soggetti più informati sulle modalità
di trasmissione del virus, un calo di attenzione nei confronti dei
rischi di infezione. Sono al pari responsabili del fenomeno abitudini
sessuali sempre più diffuse come l’uso, durante i rapporti, di sostanze
finalizzate alla perdita del controllo. Inoltre si è registrato un
concomitante aumento dell’incidenza di altre infezioni a trasmissione
sessuale (focolai di sifilide a Roma e Milano nella popolazione
omosessuale maschile). Duplice il fronte di azione del “Mario Mieli”:
un’azione di prevenzione e informazione (portata avanti in vari modi:
per esempio attraverso la storica linea di assistenza telefonica del
circolo e l’intervento degli operatori volontari del progetto nei
luoghi di incontro e di svago) e un’azione di reclutamento di persone
omosessuali e transessuali disposte a sottoporsi allo screening. Si
punta inoltre a ridurre delle barriere di accesso e la diffidenza nei
confronti del test. Il messaggio che si vuole veicolare è una maggiore
attenzione al proprio stato di salute e alla correttezza dei
comportamenti in abito sessuale. Non avere paura dell’HIV vuol dire
prendersi cura non solo di sé, ma contribuire al benessere collettivo.
Non esistono categorie a rischio, ma comportamenti a rischio. L’unico
comportamento sessuale sicuro e l’unico modo per fermare il contagio è
l’uso del preservativo a ogni rapporto, a prescindere dall’orientamento
sessuale e dall’identità di genere. L’UNIONE FA LA FORZA PER PROMUOVERE
LA CULTURA DELLA PREVENZIONE Un coro di voci unite per fermare l’AIDS
e le altre malattie a trasmissione sessuale: l’unione fa la forza per
promuovere la cultura della prevenzione, perché il rispetto di sé è il
primo passo per far star bene anche gli altri. Sotto l’egida del VI
Programma Nazionale di Ricerca sull’AIDS dell’Istituto Superiore di
Sanità si formalizza e si rende più efficace, anche in chiave
strategica, una collaborazione che da lungo tempo vede cooperare per
uno stesso fine Istituti Ospedalieri e associazioni di volontariato:
parte infatti a Roma il “Progetto Coroh: Prendersi cura di sé migliora
la salute di tutti”, che vede protagonisti il Circolo di cultura
omosessuale “Mario Mieli”, Istituto Dermatologico San Gallicano IRCCS e
Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata – Immunologia Clinica.
Prevenzione, maggiore sensibilizzazione nei confronti dei controlli
medici e consapevolezza dell’importanza della propria salute sono i
punti chiave dell’iniziativa. Contro un incremento dei nuovi casi di
contagio non solo di HIV ma anche di sifilide, in particolare nella
popolazione omosessuale, si avverte la necessità di una risposta forte
che punti l’accento sull’adozione consapevole di comportamenti sessuali
sicuri e sull’uso del preservativo a ogni rapporto. “Oggi in tutta
Europa - spiega il dottor Massimo Giuliani dell’Istituto San Gallicano
- esiste il timore fondato che l’espansione di infezioni come la
sifilide, la gonorrea, il linfogranuloma inguinale, possa contribuire a
far aumentare progressivamente, come in un effetto fionda, la velocità
di diffusione dell’infezione da HIV. Solo la stretta collaborazione in
progetti di salute pubblica, come quella espressa nel progetto COROH,
tra strutture sanitarie specialistiche, enti governativi e associazioni
di volontariato vicine alle popolazioni più vulnerabili, può oggi
costituire un valido tentativo di arginare questo realistico
pericolo”. L’importanza di sottoporsi ai test senza timori è
sottolineata dal dottor Francesco Montella dell’Azienda Ospedaliera San
Giovanni Addolorata, che precisa: “Con il Progetto COROH si cercherà di
ridurre le barriere che impediscono il raggiungimento di tutti gli
individui a rischio da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Si
individueranno, inoltre, i fattori ecologici e individuali associati al
ritardo di diagnosi negli omosessuali”. Per parlare alla popolazione
gay, bisessuale e transessuale si è scelto di fare leva sul Circolo di
cultura omosessuale Mario Mieli, punto di riferimento per la comunità
non solo romana ma anche nazionale "A campagne rivolte alla generalità
della popolazione - commenta Massimo Farinella, Referente Salute del
Circolo Mario Mieli - occorre affiancare campagne mirate a segmenti
specifici della società. Con il progetto COROH ci proponiamo di parlare
in forme nuove di prevenzione alla comunità gay, lesbica, bisessuale e
transessuale, convinti che la condivisione di progetti e obiettivi
aiuti a consolidare la solidarietà fra i membri della comunità. Per
questo ci proponiamo di promuovere comportamenti che tutelino la salute
e che diffondano una cultura rispettosa delle diverse soggettività. Non
basta una gay street o un quartiere gay per costruire una vera
comunità. In questo quadro, riteniamo indispensabile affermare con
fermezza e convinzione: ‘Torniamo a usare il preservativo!’”. Un
impegno, quello del Circolo romano, sempre in prima linea contro l’
AIDS, come racconta Rossana Praitano, Presidente del Mario Mieli: “Il
Circolo Mario Mieli ha vissuto da protagonista le fasi storiche delle
varie evoluzioni dell’epidemia dell’Aids: la scoperta della malattia,
il bisogno di dare assistenza ai malati, la necessità della
prevenzione, il cambiamento della qualità della vita delle persone
sieropositive grazie all’introduzione di nuovi farmaci. Per questo, il
Mieli non poteva non partecipare a questa nuova fase di cambiamento:
tornare a fare prevenzione in maniera efficace tra la popolazione
omosessuale, che non deve mai abbassare la guardia. Rivolgiamo,
inoltre, un apprezzamento per il lavoro del Ministero della Salute: il
ministro Livia Turco, infatti, con la nuova campagna di informazione,
fa riferimento in maniera chiara e inequivocabile all’uso del
preservativo come unico sistema efficace di profilassi”.
Circolo di
Cultura Omosessuale Mario Mieli
Segreteria politica ed organizzativa
06/5413985
Massimo Farinella 348/7708436
Andrea Berardicurti
348/7708437
UFFICIO STAMPA:
big1press@gmail.com
Francesco Paolo Del Re
cell. 320.0823405 - Sara Regimenti cell. 333.5257171 - Roberta Barbi
cell. 333.4245409


VIOLENZA A FINALE LIGURE
Apprendiamo con sdegno e
orrore quello che è accaduto presso l’istituto alberghiero "A.
Migliorini" di Finale Ligure, dove tre ragazzi minorenni della prima A
hanno scritto sul petto di un loro compagno la parola “GAY”
accompagnata da una svastica. Il gesto è gravissimo, non solo perché ha
offeso e scioccato il ragazzo, che ha avuto però il coraggio di
denunciare l’accaduto, ma anche perché richiama a pratiche del passato
che dovrebbero essere solo un brutto ricordo. Come Circolo di Cultura
Omosessuale Mario Mieli esprimiamo soddisfazione per l’immediata presa
di posizione del professore di Educazione Fisica, Alessandro Gozzi, che
in pochissimo tempo ha individuato gli autori del gesto, nonchè del
preside Giovanni Claudio Buzzone che, dopo aver accertato i fatti, ha
denunciato l’accaduto ai Carabinieri. Quello che per i tre ragazzi può
essere stato forse solo un gesto sciocco, un modo per imporre la loro
“forza” su un altro compagno, è per noi invece indice gravissimo di
una generale tendenza ad emarginare e a stigmatizzare anche con
violenza gratuita le persone omosessuali e riapre ogni volta ferite mai
rimarginate. Come Circolo Omosessuale che ogni giorno riceve
segnalazioni di atti di questo genere, riteniamo sempre più urgente la
necessità di formare studenti ed anche insegnanti alla cultura della
diversità ed auspichiamo una normativa che tuteli le persone
omosessuali da atti di violenza fisica e verbale.
Il Circolo di Cultura
Omosessuale Mario Mieli
Stefano Mastropaolo Segreteria Politica Via
Efeso, 2/A 00146 R O M A tel. 065413985 fax 065413971
348.07.03.990



FINANZIARIA:
I DEPUTATI RADICALI DELLA ROSA NEL PUGNO CHIEDONO
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER LE PERSONE TRANSESSUALI,
L'ISTITUZIONE DI UN PIANO CONTRO L'OMOFOBIA E LA TRANSFOBIA, LA
DISTRIBUZIONE GRATUITA DI PRESERVATIVI NELLE SCUOLE MEDIE E SUPERIORI.
Tra gli emendamenti alla Finanziaria che stanno per essere depositati
nelle varie Commissioni competenti, oggi i deputati radicali della Rosa
nel Pugno hanno depositato tre emendamenti in Commissione Affari
Sociali che prevedono lo stanziamento di fondi per un piano di lotta
contro l'omofobia e la transfobia; corsi gratuiti di formazione
professionale per le persone transessuali e corsi per la prevenzione
delle malattie sessualmente trasmissibili che includano anche la
distribuzione gratuita di preservativi in tutte le scuole medie e
superiori.
SERGIO ROVASIO


SEI GAY?
ALLORA VADE RETRO!
È gay e va in
tv. E il parroco lo caccia . Un 21enne di Este, ex chierichetto e
catechista, rende noto il suo orientamento sessuale: espulso dal coro
della Chiesa. Sdegno totale per quanto accaduto nella civilissima
Padova e solidarietà - dichiara Carlo Cremona a nome dell’associazione
omosessuale di Napoli i Ken ONLUS Alberto Ruggin giovane omosessuale
ennesima vittima dell’omofobia nel nostro Paese. Accade, purtroppo,
molto spesso che giovani ragazzi e ragazze si trovano ad affrontare
situazioni del genere, dove la fede c’entra poco o addirittura nulla.
Ovviamente non possiamo interferire con una scelta di un’autorità
religiosa, ma occorre stigmatizzare quanto la chiesa di roma sia
ortodossa e renda la vita difficile ai milioni di ragazzi e ragazze
che, attraversando un percorso di fede, si sono trovati a subire
“correzioni” di orientamento o d’identità di genere per non perdere “
la faccia” e la credibilità del proprio radicamento religioso. La
matrice Cristiana della nostra formazione, che spesso trova origine in
percorsi studenteschi negli oratori o negli altri percorsi formativi
cattolici, è quindi uno strumento a volte improprio di correzione della
reale inclinazione o scelta di vita della persona. Così anzicchè
promuovere la dignità, si chiede ad essa di entrare nel circuito dell’
illegale, del clandestino della infelicità. Non invidio Alberto, essere
di destra e cattolico e gay in italia è una sventura! Significa per
molti non accettare di essere nati in un mondo che ti respinge e ti
elimina come va fatto come un tumore, senza pietà! Ma neppure quella,
la pietas, è occorsa al povero Alberto, che oggi deve cercare consenso
nello stesso popolo che con il family day scende in piazza perchè lo
vuole vedere dove oggi è, ossia FUORI dai coglioni, perché è solo un
frocio e non ha diritti e ben gli sta e se si lamenta, qualcuno gli
griderà Frocio al Rogo! Già proprio oggi che ricorre il giorno del
ricordo per le vittime della transfobia, che ha visto uccise nel 2007
Valentina, Tania, Manuela e Stefania scopriamo che un prete di
provincia uccide lo “spirito” di un giovane che ha il coraggio di
amarsi per quello che è e non si getta dalla finestra schiacchiato dal
peso della propria vergogna. Questo gesto, forse leggero del prelato,
non considera l’alto valore simbolico che porta con se, speriamo che
esso rimanga isolato ad un fatto di provincia, auspichiamo che la
comunità locale accolga, sostenga e solidarizzi con il giovane Ruggin,
dimostrandoci che esporsi non significa rischiare la gogna, ma essere
apprezzati perché si vestono i panni della dignità. Per non dimenticare
la vittime dell’odio ai trans, il sito dell’associazione i Ken www.i-
ken.org rimarrà oscurato in segno di rispetto per le vite spezzate e
per dimostrare che noi , non dimentichiamo. Associazione iKen ONLUS -
Toledo 210 – 80132 – Napoli. Tel/Fax 081/5519653


ARCIGAY NAPOLI
CALENDARIO DI ATTIVITA’ PER IL 1 DICEMBRE
“Giornata Mondiale di Lotta
all’Hiv/Aids e della Solidarietà alle Persone Sieropositive”. Simioli
«A contrasto dell’infezione da Hiv informare costantemente sui benefici
del test». “La trasmissione sessuale è il primo motivo di trasmissione,
ed i dati statistici ci informano che l’Aids, come l’infezione da Hiv,
sono problemi che riguardano tutti coloro che si espongono a
comportamenti a rischio a prescidere dalle identità e dagli
orientamenti sessuali, ma i gay sessualmente attivi restano i più
colpiti dal contagio e devono essere oggetto di azioni specifiche da
parte degli enti sanitari”, afferma Salvatore Simoli, presidente del
Comitato Provinciale Arcigay di Napoli, “L’Arcigay di Napoli, che tiene
alla salute della comunità lgbt, chiede che la comunicazione mirata
alla corretta conoscenza del test sia un impegno costante e
continuativo dell'amministrazione sanitaria, affinchè sia noto che il
test si può fare gratuitamente ed in anonimato presso le strutture
pubbliche, che i migranti possono accedere al test gratuito anche se
privi di permesso di soggiorno, e soprattutto che il test ha come
conseguenza positiva i vantaggi di conoscere il proprio stato di
salute". Calendario di attività dell'Arcigay di Napoli in occasione
della "Giornata Mondiale 2007 per la Lotta contro l'Aids".
• Giovedi 29
novembre Arcigay Napoli, insieme all’associazione studentesca
Orientale05, allestirà banchetti informativi con opuscoli sulla
prevenzione e distribuzione gratuita di preservativi presso tutte le
sedi cittadine dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Sarà
allestito uno stand speciale per la prevenzione mirata alle persone
migranti, con la presenza di volontari arabofoni.
• Sabato 1 dicembre
nel foyer del Teatro Mercadante di Napoli sarà presente uno stand e
distribuito materiale informativo e preservativi in occasione della
prima napoletana del popolare dramma sull’Aids “Angels in America” di
Tony Kushner. Allo spettacolo assisteranno i componenti del consiglio
direttivo dell’Arcigay di Napoli. Sono stati invitati dalla giunta
cittadina, Dolores Madaro, Valeria Valente, Nicola Oddati, Gennaro
Nasti, insieme al sindaco Rosa Russo Jervolino. Per il periodo di
rappresentazione dello spettacolo (che replicherà fino al 9 dicembre) è
stata attivata una convenzione speciale tra il Mercadante ed Arcigay
Napoli, grazie alla quale i soci Arcigay potranno beneficiare di uno
sconto sul biglietto di ingresso per "Angels in America".
• Sabato 1
dicembre e domenica 2 dicembre il Gruppo Giovani dell’Arcigay di Napoli
organizza una campagna di prevenzione presso tutte le discoteche ed i
locali ricreativi napoletani rivolti all’utenza gay lesbica bisessuale
transessuale, con distribuzione gratuita di preservativi e materiale
sulla prevenzione.
• Sabato 1 dicembre l’Arcigay di Napoli, in sinergia
con l’Azienda Ospedaliera Cotugno, il “Network Persone Sieropositive”,
e l’Anlaids di Napoli, organizzano, dei gazebo nelle grandi piazze
della città, da Miano al Vomero, al Centro Storico, con distribuzione
di depliant e preservativi. Presso ciascun gazebo saranno inoltre
presenti, insieme ai volontari delle associazioni, psicologi,
sociologi e medici infettivologi con il fine di informare i cittadini
sui benefici del test e della prevenzione e fare informazione sulla
condizione delle persone sieropositive in città. Il fittissimo
calendario di eventi e di iniziative di attività dell’Arcigay di Napoli
per il 1 Dicembre prevede l’impegno di cinquanta volontari
appositamente formati, l’erogazione di più di diecimila preservativi
alla popolazione, per cinque giorni di attività di strada. Arcigay
Napoli è un presidio cittadino attivo tutto l'anno nella lotta all'Aids
ed all'infezione da Hiv, per promuovere la solidarietà alle persone
sieropositive sul territorio. Le iniziative che saranno realizzate sono
state rese possibili grazie al lavoro di: Luca Mercogliano (evento
Angels in America, “osservatorio su hiv, omosessaulità e cambiamenti
culturali”), dott. Nicola Stanzione (resp. comunicazione del rischio
alla popolazione giovanile, presso le strutture di aggregazione e
prevenzione di strada), Carmine Urciuoli (ufficio stampa), dott.
Stefano Vitale (resp. salute e benessere dei migranti), dott. Ciro
Zanca (resp. rapporti con le case farmaceutiche, resp. comunicazione
scientifica dell'associazione).


PRESENTAZIONE DEL LIBRO
“La Fede
oltre il risentimento”
di James Alison
Sabato 1 Dicembre 2007 - ore
17.00 Presso la Libreria Babele di Via San Nicolao 10 (MM Cadorna)
- "Io sono un sacerdote e un teologo cattolico apertamente gay. Come
teologo mi sono impegnato principalmente nell'offrire possibilità per
una comprensione rinnovata e più profonda della fede cattolica [...] .
I testi raccolti in questo libro sono i segni dei diversi tentativi di
rimanere fedele alla mia vocazione di teologo cattolico senza voler
evitare la zona dove è più difficile proclamare la verità nella cultura
della nostra Chiesa: la zona che riguarda l'essere gay. È del tutto
possibile essere fedeli alle verità e alle melodie più profonde della
fede cattolica senza dover assecondare e condividere le menzogne e
l'odio che così tanti dei pubblici ufficiali cattolici hanno seminato
in giro riguardo alle persone gay". Con queste frasi il domenicano
inglese James Alison parla del suo libro: "La Fede oltre il
risentimento. Coscienza cattolica e coscienza gay: risorse per un
dibattito" . Abbiamo chiesto a don Domenico Pezzini (che ha alle spalle
quasi trent'anni di attività pastorale con le persone omosessuali), a
Mauro Castagnaro (giornalista che di questo libro ha curato la
recensione per alcune riviste cattoliche) e a Paolo Pedote (scrittore)
di presentarcelo in un incontro pubblico che si terrà Sabato 1 Dicembre
alla Libreria Babele di Milano (MM Cadorna). Gruppo del Guado
Cristiani Omosessuali Via Soperga 36 - 20127 Milano - Telefono 347
7345323 - URL: http://www.gaycristiani.it - Email:
gruppodelguado@gmail.com



BUENA VIDA
GAYA CsF

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