Vivere per la proposta di legge Eutanasia Legale

Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

lunedì 5 novembre 2007

2 novembre 2007 all'Idroscalo

Mi scuso dei ritardi
La morte di Massimo Consoli la notte tra il 3 e il 4 novembre scorso, con le conseguenti questioni organizzative per le sue esequie secondo la sua volontà mi ha creato qualche difficoltà a bloggare...
Così sul ricordo di PierPaolo Pasolini il 2 novembre all'Idroscalo non ho avuto neanche il tempo di fare un minimo di resoconto.
Lo faccio ora, molto sinteticamente.
Non eravamo una moltitudine alle ore 12 del 2 novembre all'Idroscalo di Ostia; alcun** mi hanno chiamato o mandato sms per dirmi che erano impegnat**: chi in appuntamenti politici ( il congresso dei Radicali italiani e quello dell'UAAR,solo per citare quelli che mi vengono in mente per primi), ma che col pensiero certo sarebbero stati lì con noi; chi impossibilitat* a esserci di persona per motivi di salute dato che gli anni passano e gli acciacchi aumentano, anche per noi...; chi per lavoro o famiglia.

Eravamo quindi un gruppo di 20/30 persone, ma tutt** ben decis** e determinat** a ricordare uno dei più grandi intellettuali del novecento, forse uno dei pochissimi se non il solo realmente laico, ammazzato, come Matteotti, per le sue idee, e peggio di Matteotti, infamato oltre che ammazzato, per la sua feroce e dissacrante critica del potere, che rischiava di catalizzare le grandi spinte di rinnovamento del nascente movimento per i diritti civili dei radicali.

Ci siamo baciati e abbracciati, abbiamo parlato di Pasolini, di Consoli, della indignazione mai sopita per il delitto, per le sue modalità, per i mandanti, ancora oscuri.
Le istituzioni dello stato e dei partiti sono state latitanti, peggio del solito, con l'unica eccezione del presidente del Municipio di Ostia, ma tutti i presenti, compreso lui, accomunati dalla stessa precisa volontà di ricordare l'uomo, l'intellettuale, per alcuni l'amico, di conservarne e tramandarne la memoria e l'opera, preziose per tutti, comprese le prossime generazioni.
Una cerimonia senza cerimonie, un incontro, uno scambio di pensieri, una promessa a continuare a coltivare la memoria e la riflessione sui suoi scritti, e la promessa di ritrovarsi lì il 2 novembre 2008 a verificare lo stato dell'opera, quello fatto e quello ancora da fare...

Nessun commento: