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lunedì 23 luglio 2007

AK - NEWSLETTER N. 18

NEWSLETTER N. 18
Informazione libera di accademia kronos
18 luglio 2007

Sommario

- Il Disastro nucleare in Giappone;
- Il Po sta morendo….cambiamo i nostri comportamenti futuri;
- S.O.S. Clima il nostro link;
- Ma lei chi è…non sa chi sono io!! Se ne vada!!!
- Un progetto per trasformare i bambini soldato dell’Africa in difensori delle foreste;
- Un certificato di qualità marcato Accademia Kronos per comuni e aziende;
- Un Bosco per Mitrani è ora una realtà.


IL DISASTRO DELLA CENTRALE NUCLEARE GIAPPONESE E IL RISCHIO DI CONTAMINAZIONE RADIOATTIVA

Ci meraviglia che una nazione all’avanguardia nella tecnologia mondiale non abbia valutato il rischio terremoti violenti per evitare fuoriuscite di materiale radioattivo dalle proprie centrali nucleari. Eppure si sa che il Giappone è situato in una porzione della crosta terrestre tra le più instabili del pianeta, non a caso questo Paese sta dentro alla cintura di fuoco, dove centinaia di vulcani attivi e altrettanti quiescenti sono lì pronti a modificare profondamente la
morfologia di quella parte della Terra. Addirittura quattro scienziati anni fa ipotizzarono che se tutta la cintura di fuoco dovesse contemporaneamente attivarsi il Giappone farebbe la fine di Atlantide, cioè scomparire sotto l’oceano.
Ciò sta ancora a dimostrare come il processo di fissione nucleare per produrre energia sia ancora insicuro, un pericolo costante per tutta l’umanità. Si è infatti ipotizzato che se un asteroide colpisse la terra si produrrebbero terremoti di immane violenza su tutto il pianeta e i supersiti della catastrofe dovrebbero poi fare i conti con tutti i materiali e i gas radioattivi che, usciti dalle centrali nucleari danneggiate, avvelenerebbero tutta la biosfera.


IL PO STA MORENDO…..CAMBIAMO I NOSTRI COMPORTAMENTI
( di Filippo Maria )

Questo uno dei tanti titoli apparsi in questi giorni sui principali quotidiano italiani. Tutti sono preoccupati, si interrogano sul perché è drasticamente diminuita la portata del fiume, perché nessuno lo aveva previsto prima, ecc. ecc. –“Come è possibile quello che sta accadendo al nostro fiume Po?”- Si interrogava l’altro giorno uno dei giornalisti, in uno degli articoli di allarme Po. Ma da quanto tempo scienziati e ambientalisti come noi paventavano questo rischio? Chi ci ha mai voluto ascoltare nel passato? “Cassandre, catastrofisti, irresponsabili” e via dicendo, queste le accuse che solo 5 anni fa ci rivolsero a noi di Accademia Kronos in una tavola rotonda che parlava degli effetti negativi sull’ambiente causati dal global change. Gli studiosi “da strapazzo” presenti in quella tavola rotonda continuavano a ripetere alla noia che questi fenomeni di riscaldamento della terra ci sono sempre stati e sempre accadranno sul nostro pianeta. E noi di rimando chiarivamo che si, fenomeni di questo genere si sono verificati nel passato, ma i cambiamenti climatici sono avvenuti nell’arco di secoli e di millenni, e non in pochi anni come sta accadendo ora. Ma questi forsennati e ottusi della scienza non vollero ascoltarci. Eppure sono passati circa 20 anni da quando, non noi, ma scienziati di fama internazionale, hanno iniziato a mettere in guardia l’umanità sul rischio dei cambiamenti climatici e sui risvolti negativi sull’ambiente, tra cui la mancanza di neve e l’arretramento dei ghiacciai delle Alpi, elementi base questi che danno vita ai grandi fiumi.

Dalle supposizioni e dai timori di ieri, oggi, improvvisamente, siamo entrati nei fenomeni negativi a suo tempo paventati da “cassandre e irresponsabili”, come noi. Quello che oggi accade nel mondo: scioglimento improvviso del permafrost, rapida fusione dei ghiacciai del pianeta, aumento inarrestabile della temperatura dell’aria e degli oceani, non è più un caso episodico, ma la realtà in cui dobbiamo convivere da ora in poi. Ormai i climatologi non parlano più di azioni di mitigazione del clima, ma di adattabilità. Si perchè si tratta di questo: di adattarci a qualcosa ormai di inarrestabile. Pertanto sopravvivranno in futuro le nazione e i popoli che si saranno attrezzati in tempo a questa nuova realtà che prevede adattamenti e comportamenti sociali e individuali legati ai cambiamenti climatici.
Il Po è solo l’inizio, ma anche un segnale forte per farci capire che è giunto il momento di cambiare modo di essere e di comportarci, di uscire dalla frenesia del consumismo, della prevaricazione dell’uomo sulla natura e dall’egoismo spinto. Tutti elementi negativi che ci fanno dimenticare di essere cittadini di un piccolo pianeta che a stento cerca di superare da solo tutte le angherie che da anni le stiamo affliggendo.


S.O.S. CLIMA – IL NOSTRO LINK

Nel nostro sito internet (www.accademiakronos.it ) ogni settimana viene aggiornato il link S.O.S. Clima. Una guida e tanti consigli per prevenire e adattarsi ai cambiamenti climatici. Fate in modo che queste nostre pagine possano entrare nei portali locali delle Province, dei comuni ed essere utilizzate come rubrica settimanale da giornali ed altri organi d’informazione. E’ questo un contributo attivo che possiamo offrire noi di AK alla gente.



MA LEI CHI E’?……
( di ennio la malfa )

Che l’Italia sia per antonomasia la patria delle “complicazioni cose facili” è risaputo, come la patria della mafia, degli imbecilli, dei faccendieri e degli zar politici. Ma nessuno avrebbe pensato che fosse anche la patria delle reminiscenze medioevali, quelle dei Comuni e delle corporazioni.
La storia che vi voglio raccontare, accaduta all’inizio di questo mese, è un esempio di un Italia antiquata, fuori delle logiche del “villaggio globale” in cui le tue idee valgono solo se sono supportate da qualche boss e faccendiere alla moda o da qualche zar di partito.
I FATTI
Appena conclusi gli accordi con la Svezia e con la Cooperativa Turistica Atlantide sul progetto “fuga dal grande caldo”, in particolare sugli spostamenti volontari e d’emergenza delle persone a rischio per le ondate di calore in ambienti più freschi e vivibili, mi sono precipitato a chiamare la Presidenza della Protezione Civile per offrirgli il nostro know how. Ovviamente io, piccolo mortale, presidente di una piccola associazione libera, non protetta da nessun partito, non potevo aspirare a conferire direttamente con il vertice, per cui il giorno dopo un funzionario della Protezione Civile mi chiama da Roma.
Protezione Civile(PC), ore 16 del giorno dopo: “- Sono l’ing. x e vorrei parlare con un responsabile di Accademia Kronos”-
AK :“ Sono io, mi chiamo Ennio La Malfa. Vi ho cercati per offrirvi i nostri servigi circa il rischio ondate di calore”-
PC : -“Di quali servigi parla?”-
AK: -“ Abbiamo lavorato sodo per 6 mesi e alla fine, abbiamo costruito un progetto oggi operativo, di cui Lei dovrebbe avere la copia, che prevede la possibilità di spostare persone a rischio ondate di calore in zone più fresche in Italia o in Svezia”-
PC: -“ Bene, ma voi appartenete alla Protezione Civile, siete inquadrati nel comparto volontari della PC?”-
AK: - “ No, ma questo che vuol dire? Noi abbiamo realizzato un qualcosa che potrebbe esservi utile, del resto non chiediamo nulla in cambio, siamo una organizzazione che si è specializzata sui cambiamenti climatici e sui loro effetti negativi” –
PC: -“ Si va bene, ma a noi non interessa….non siete della Protezione Civile pertanto non possiamo considerare il vostro progetto. Tuttavia faccia una domanda specifica alla nostra Direzione nazionale, la quale, avendo tempo, analizzerà quanto da voi prospettato..”-
AK: -“ Ma se ci saranno ondate di calore prolungate potrebbe morire della gente, mentre la nostra proposta è già attiva. Inserite almeno il nostro link del nostro sito internet “S.O.S. Clima” nel vostro portale, a qualcuno potrebbe servire….”-
PC: -“ Torno a ribadire che non possiamo considerare le vostre iniziative in merito, non siete della Protezione Civile e pertanto invii il tutto alla nostra Direzione e poi si vedrà….”-

E come dire ma voi piccoli omuncoli della terra che volete da noi che siamo i Big della protezione civile, volete darci voi delle lezioni…ma pussa via!!!

A quel ingegnere funzionario, non ho detto che il Ministero degli Interni ha riconosciuto da tempo la nostra opera di formazione sulla prevenzione e lotta agli incendi di bosco e la figura da noi istituita delle “Sentinelle dei Boschi”, di cui oggi, grazie a 5 anni di campagne “Bosco Italia”, ha raggiunto le 3000 unità (abbiamo la documentazione). Non ho detto che la Corte dei Conti in una relazione ufficiale ha esaltato la nostra campagna sulla prevenzione incendi di boschi e che le nostre pubblicazioni e i nostri video sulla protezione civile relativa ai cambiamenti climatici e alla lotta agli incendi boschivi sono ad oggi i migliori sul “mercato”. Non ho detto che tra le persone importanti che operano attivamente ad Accademia Kronos abbiamo Franco Perlotto uno dei migliori esperti del Mondo sugli interventi di emergenza. Non ho voluto dire queste cose, per non cadere nella banalità tutta italiana di: “lei non sa chi sono io!!!” Tuttavia sono rimasto molto amareggiato e ho capito ancora una volta che le idee libere, le organizzazioni senza padrone e le persone che vorrebbero aiutare il prossimo ma che non appartengono a nessuna corporazione, mafia e potere economico, in Italia non contano niente.
Ora se questa terza ondata di calore e poi la quarta e così via mieteranno delle vittime, sappiano i famigliari dei morti da calore che una piccola e libera organizzazione aveva tentato di fare qualcosa in merito, ma che non gli è stato concesso di fare. Qualche avvocato coraggioso potrebbe intentare causa alla Protezione Civile e al Governo perché hanno ignorato soluzioni che potevano salvare qualche vita umana.


UN ACCORDO INTERNAZIONALE PER SALVARE I BAMBINI DELL’AFRICA CENTRALE DAGLI ORRORI DELLA GUERRA

Quello che segue è il comunicato stampa che stiamo per diramare alla stampa

Un accordo internazionale per trasformare i bambini soldato dell’Africa centrale in piccoli calciatori e difensori delle foreste pluviali.

Sabato scorso a Roma presso la sede nazionale dell’AICS, Associazione Italiana Cultura e Sport, i presidenti di Accademia Kronos e dell’AICS hanno siglato un importante accordo con le autorità governative e con le ONG africane per intervenire presso la Repubblica Democratica del Congo e presso lo Stato del Centro Africa per inviare esperti dell’ambiente e dello sport calcistico. Lo scopo è quello di attivare un ambizioso progetto di tutela delle foreste pluviali e nel contempo combattere la mafia africana che rapisce e arruola bambini per trasformarli in soldati. Notizie ufficiali dei governi dell’Africa centrale, ci dicono che solo nell’area di guerra del Congo tra il 1997 e il 2003 sono morti 10.000 bambini e adolescenti usati come carne da cannone o come “sminatori biologici”. Le ONG europee, che si interessano di questo fenomeno, parlano invece di oltre 30.000 bambini soldato morti solo nel Congo, mentre per tutte le guerre africane si supera il numero di centomila.
Dinanzi a queste cifre e all’invito ufficiale soprattutto delle organizzazioni non governative africane di intervenire, sia l’AICS nazionale che Accademia Kronos non hanno saputo dire di no.
L’accordo prevede di costituire nei due Paesi scuole nazionali di formazione per il calcio, essendo questo sport molto amato e seguito dai giovani africani i quali, a detta del Ministro Edouard Patrice Ngaissona della Republique Centrafricaine:” i giovani dei due Paesi a volte preferiscono il gioco del pallone al cibo”. Il progetto prevede anche di educare e coinvolgere non solo i giovani, ma gli stessi adulti africani alla difesa attiva delle loro foreste.
Alla conclusione della giornata, dopo la discussione e l’approvazione di tutti i dettagli dei due progetti, Accademia Kronos ha consegnato ai rappresentanti dei due Paesi 400 magliette della campagna Un Bosco per Kyoto. Serviranno per il 28 luglio dove si terranno due grandi manifestazioni di sensibilizzazione sulla preservazione delle loro foreste e dove, in quelle sedi, saranno nominate le prime “Sentinelle delle foreste”.
A partire da ottobre prossimo i tecnici sportivi inviati a spese dell’AICS nazionale, dovranno costituire tante squadre di calcio e, così, avviare un campionato nazionale sul tipo europeo. In questo modo si spera di poter distrarre giovani e adulti dagli orrori della guerra.
I due presidenti delle associazioni italiane, Bruno Molea ed Ennio La Malfa tra giorni si recheranno in Africa per definire i tempi e le modalità di avvio del programma. Dovranno anche individuare una potenziale squadra di giovani calciatori che a dicembre dovrà essere ospitata a Roma, nello stadio Flaminio, per un incontro di calcio con le squadre primavera della Lazio o della Roma. Alla partita, che si terrà di mattina, il pubblico sarà formato quasi esclusivamente dagli studenti di tutte le scuole del Lazio. Sarà quella una risposta ai recenti concerti per salvare il pianeta organizzati in molte nazioni occidentali su invito del ex vicepresidente americano Al Gore.
Alla manifestazione calcistica sono stati invitati autorità mondiali del calibro di Al Gore, della Signora Joumblatt e di Tony Blair, tutte personalità che stanno seriamente impegnandosi per risolvere i problemi connessi al riscaldamento globale del pianeta.


UN CERTIFICATO DI QUALITA’ PER I COMUNI E LE AZIENDE CHE RISPETTANO IL PROTOCOLLO DI KYOTO
I nostri avvocati e commercialisti di Torino, capitanati dalla vulcanica Erika Gazzano, in 3 mesi di duro lavoro hanno prodotto un disciplinare (14 pagine) in cui è possibile riconoscere ai comuni e alle aziende pubbliche e private un certificato di qualità dell’aria e di riduzione dei gas climalteranti, come da regolamento del Protocollo di Kyoto. Il simbolo che darà ai comuni l’abilitazione di ente in regola è stato scelto quello di Un Bosco per Kyoto (vedi sopra).
In una recente riunione a Bologna insieme agli amici della nuova sezione di AK locale e all’ispettore della certificazione di qualità, ISO ed EMAS, Filippo Ercolessi, si sono gettate le basi per avviare a breve tutta la procedura per l’assegnazione, come Accademia Kronos, di questo certificato di qualità sul territorio nazionale. I futuri passaggi vedono l’approvazione del progetto da parte della Banca Mondiale e nel contempo la copertura scientifica dell’Università della Tuscia nella persona del prof. Riccaro Valentini, al momento uno dei pochi in Europa autorizzati a dare pareri sui Carbon Credit.
Appena il progetto della nostra certificazione sarà operativo, a Roma ci sarà un incontro con tutti i referenti territoriali e i responsabili di sezione per formare i nostri “ispettori”. Una nuova formula per professionalizzare ancora di più i nostri soci e collaboratori.


IL BOSCO PER GINO MITRANI SI FARA’ A BREVE A MONTEROMANO

Grazie ad un finanziamento della Provincia di Viterbo, grazie all’assegnazione gratuita di 2 ettari di terreno da parte del Comune di Monteromano (VT), a novembre prossimo nascerà un Bosco per Kyoto dedicato a Gino Mitrani. Il bosco che sorgerà in un’area pianeggiante, percorsa da un piccolo fiume sempre ricco d’acqua, sarà realizzato con i finanziamenti della Provincia di Viterbo e con un piccolo contributo di Accademia Kronos, formato dai versamenti spontanei dei nostri soci che hanno aderito all’appello di comprare alberi per Gino. Il bosco che nascerà avrà uno scopo didattico, infatti è prevista tutta una cartellonistica nell’area di sosta dove verranno descritti gli alberi e le piante inferiori, la funzione di un bosco nella mitigazione del clima ed altri aspetti peculiari di un ecosistema forestale. Il nostro socio Fabrizio Drago curerà la parte didattica, la facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia curerà la messa in opera delle piante e il sistema di irrigazione, il Comune di Monteromano metterà a disposizione la manodopera e Accademia Kronos organizzerà la parte didattica per le scuole e le gite di studio.
Siamo certi che al nostro caro Mitrani tutto questo farà piacere e da lassù saprà meglio consigliarci e aiutarci nella realizzazione di questo bosco.
All’inaugurazione saranno invitate tutte le sezioni di AK e i soci del Lazio

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