Nei giorni scorsi la commissione europea ha raccomandato l’apertura di una procedura di infrazione a carico di 7 paesi, tra cui l’Italia, per deficit eccessivo. Nel 2023 infatti il disavanzo del nostro paese è stato pari al 7,4% del Pil, quando le normative Ue prevedono un limite massimo del 3%. La questione dovrà ora passare al vaglio del consiglio dell’unione europea, a cui spetta la decisione sull’apertura formale della procedura.
Ma qual è la situazione italiana per quanto riguarda le procedure di infrazione attualmente in corso? Al di là di questo caso sicuramente rilevante, globalmente la posizione del nostro paese su questo fronte risulta in miglioramento. Molte procedure infatti sono state archiviate nell’ultimo anno e mezzo.
Se gli stati non si impegnano ad adeguare i propri ordinamenti interni alla legislazione Ue, nel lungo periodo le procedure di infrazione possono portare anche a delle sanzioni economiche. Per questo è importante monitorare questi aspetti.
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