https://thevision.com/attualita/eliminare-mestruazioni/
La più grande opportunità di essere libere è ormai alla portata delle donne del pianeta. Eppure la maggior parte di esse non si rende conto veramente di essere libere di scegliere come vivere la propria femminilità, mestruazioni comprese.La vera rivoluzione (femminile) silenziosa è iniziata con l'uso degli ormoni a scopo contraccettivo, ma gran parte delle donne del mondo occidentale, e anche di una buona parte del mondo orientale, non è consapevole che proprio questo è stata una conquista epocale.
In Italia il 26% delle donne in età fertile, poco più di 3 milioni e 250mila, sceglie, consapevolmente o meno di non avere le mestruazioni, perché assume la pillola anticoncezionale.
Il flusso di sangue che si verifica nei giorni di sospensione della pillola, infatti, non è una “vera” mestruazione, dal momento che i contraccettivi bloccano l’ovulazione, ma si tratta in realtà di una “pseudomestruazione”, una parvenza di "normale mestruazione ", della quale è possibile fare a meno e infatti molte ormai vi rinunciano.
La prima pillola approvata negli Stati Uniti dalla Food and Drugs Administration nel 1957, Enovid, venne inizialmente utilizzata per “regolare il ciclo mestruale” e la sua azione contraccettiva era considerata solo un effetto collaterale e non lo scopo principale del farmaco.
I suoi ideatori sapevano, ovviamente, che si trattava di un sanguinamento diverso dalla mestruazione, non causato dall’ovulazione, ma fu proprio grazie a quel sangue che riuscirono a mettere sul mercato un prodotto così rivoluzionario senza spaventare le donne, potenziali clienti, e sopra tutto i loro mariti, e a farne un successo commerciale assoluto.
Jennifer Guerra nel suo articolo scrive:
[...] Un altro possibile intralcio per il successo commerciale della pillola era la Chiesa cattolica: nel 1960 papa Giovanni XXIII istituì la Pontificia commissione per il controllo della popolazione e delle nascite che, vista la presenza di questa specie di mestruazione, inizialmente stabilì la legittimità della pillola per le donne che avevano mestruazioni irregolari, per poi cambiare idea con l’enciclica Humanae vitae di papa Paolo VI, che ne vietava severamente l’utilizzo per le credenti.
Negli anni Settanta, con il boom del femminismo, le potenzialità anticoncezionali della pillola non erano più un mistero e i contraccettivi ormonali diventarono un simbolo dell’autodeterminazione femminile. [...]
L'uso della "PILLOLA" fu depenalizzato in Italia solo nel 1971, dopo una lunga battaglia iniziata ufficialmente con la fondazione dell'AIED, Associazione Italiana per l'Educazione Demografica nel 1953, che trovò il suo principale animatore e divulgatore in Luigi De Marchi con l'invenzione proprio nell'AIED del primo Consultorio italiano nel 1955
La maggior parte delle donne che prendevano la pillola non lo fecero per regolare il ciclo, ma per non rimanere incinte, dando quasi sempre inconsapevolmente il loro contributo a disinnescare la "bomba demografica", di cui Luigi De Marchi è non si è stancato di denunciare scientificamente e combattere la tremenda pericolosità.
Egli infatti definiva l'esplosione demografica " la madre di tutte le tragedie"e dei suoi corollari (fame, guerre, genocidi, disastri ambientali, disoccupazione di massa, migrazioni disperate, crisi energetica mondiale) dedicando le sue ricerche scientifiche al chiarimento dei meccanismi psicologici che hanno finora impedito di comprendere e di affrontare qu tragedia planetaria.
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