Negli USA c'è un grosso candidato alla Presidenza che ha accusato lesbiche, gay, bi e trans di fare la "jihad" contro i cristiani e un potente estremista religioso che dice che l'AIDS è "giudizio di Dio", e che riusciremmo a sconfiggere la malattia se smettessimo di sostenere i diritti dei gay.
In Russia c'è un deputato che ha votato nella Duma che essere omosessuali è una "malattia contagiosa" "allo stesso livello della droga e dell'alcolismo".
Poi c'è il presidente dello Zimbabwe, che ha minacciato di decapitare tutti i cittadini gay dello Zimbabwe, descrivendoli come "sporcizia" e "peggio di maiali e cani."
In Italia un senatore della Repubblica a proposito della legge Cirinnà in discussione sulle unioni civili anche omosex (finalmente) twittava sprezzante "Odore della sconfitta su #Cirinnà sta procurando crisi isteriche gravi su gay,lesbiche,bi-transessuali e checche varie. Non è bello,poverini" suscitando lo sdegno non solo della gente e dell associazioni LGBT e il plauso dei succubi della CEI e del Vaticano.
Tutti costoro sono reali. E tutti quanti continuano a diffondere odio e disprezzo e a crogiolarsi nel loro odio attivo anche mentre state leggendo questo post.
Tutti costoro condividono una sola speranza: che chi ha intelletto d'amore e ha rispetto della dignità delle persone non farà nulla per fermarli.
Dimostriamogli che si sbagliano di grosso.
Noi non vogliamo lasciar perdere, no.
Ma senza unirci ad altri come noi non saremmo stati in grado di aiutare un richiedente asilo in fuga dalla sua casa in Tanzania, dove è illegale essere gay. Non avremmo potuto sfidare gli estremisti in Medio Oriente e riuscire a fornire alloggio sicuro a gay e trans esuli dai loro paesi. E non avremmo potuto aiutare #FreeMarwan, quando è stato imprigionato e torturato in Tunisia, solo per il fatto di essere gay.
I bulli e omofobi pensano di riuscire a mantenere i loro soprusi e vogliamo dimostrargli che si sbagliano.
Noi continuiamo la lotta con tutta la nostra forza e il nostro coraggio, fino alla vittoria dell'amore sull'odio.
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