Vivere per la proposta di legge Eutanasia Legale

Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

venerdì 11 dicembre 2015

NOI DICIAMO BASTA

Nel corso della storia NOI abbiamo accumulato nei confronti di  tutte le più imponenti società civili un gigantesco contenzioso di Diritti negati, e assieme una NOSTRA propria e particolare Cultura, trasversale a tutte le aree socio-culturali.
Questa  “Cultura”, che è solamente NOSTRA, almeno per ora, ci rende profondamente consapevoli e responsabilmente coscienti della nostra identità psico-fisica, diversa, unica ed irripetibile in ciascuno, al di fuori di tutti gli schemi comportamentali che ci siano stati imposti da religioni o culture, anche molto diverse tra loro.

Abbiamo sviluppato per sopravvivenza questa capacità, che  ci  mette nella condizione di ri/conoscere la nostra personale identità e di essere consapevoli interamente che essa è fatta di emozioni e di passioni, e assieme di senso della corporeità, poiché siamo allenati a esercitarle fin dall’inizio della storia cosciente di ciascuno di NOI, potenziando costantemente le nostre  capacità di osservazione e riflessione autocritica interiore  ai limiti dell’autodistruzione.

La NOSTRA Cultura  si è consumata e assieme alimentata per anni, anzi secoli se non millenni, del tentativo di  risolvere in modo pragmatico e nonviolento  l’insanabile conflitto interiore tra il pressante bisogno d’ognuno di essere rispettat* nella propria peculiare identità, interiorizzato in ciascuno di NOI, e la sua costante negazione, repressione, beffa e persecuzione in tutti i modi e con tutti i mezzi, più o meno palesi, da parte delle componenti umane delle cosiddette società civili e/o religiose che si autodefiniscono “normali” sulla base di scritti e norme religiose, e che su ciò hanno basato il loro Potere sulle vite di tutti, compreso chi non è come loro.

 Nel confronto, più spesso contrapposizione, con la cultura sessista e procreativa imperante NOI abbiamo cercato di far valere il Diritto ad esistere ciascuno per come è e si sente di essere,  tentando costantemente di trovare una mediazione, a costo talvolta della vita,  più spesso della nostra felicità interiore o dell’affermazione del nostro stesso diritto d’amore, in nome dell’Amore dell’Umanità.
Perché l'Amore, per NOI, non è necessariamente procreativo, ma è fatto di  coscienza della peculiare Identità di ciascun essere umano e assieme di  rispetto per ogni “differenza”, per ciascun essere umano, compresi coloro stessi che ci  hanno perseguitato, e continuano a farlo, distruggendo le nostre esistenze nel vano tentativo di ridurci ai loro schemi a/scientifici, inumani e totalizzanti. 

NOI abbiamo dovuto subire e ancora soffriamo il ricatto costante della minaccia troppo spesso attuata, di escluderci dalla società, dalla comunità dei viventi, attuato in tutti i modi, dai farmaci alle strutture psichiatriche, dallo stigma al carcere, che continua a costringere le nostre identità , la nostra tolleranza e le nostre capacità di amore in ruoli infamanti o ridicoli, e troppo spesso giunge fino alla eliminazione fisica e addirittura a quella morale.

Il NOSTRO negare la necessità della consequenzialità sesso-procreazione è aspirazione profonda, ineludibile e ormai improcrastinabile ed è diretta ad eliminare la dicotomia tra i sessi o sessismo, sottocultura responsabile della divisione e della violenza sulla quale è stato costruito e mantenuto per millenni il potere politico/religioso/economico: pretendere di fissare  addirittura per decreto religioso-istituzionale le norme relative all’esercizio della sessualità, Diritto di libertà unico irripetibile ed inalienabile di ciascun vivente, a cominciare dall’essere umano, significa alimentare l’odio e l’intolleranza e promuovere la distruzione e l'autodistruzione della specie, come la storia ci ha dimostrato e continua a dimostrarci ogni giorno.

Coloro che ci perseguitano perché NOI esistiamo come siamo, continuano impudentemente e impunemente a farlo, approfittando della nostra supposta debolezza, che in realtà è l’unica vera grande forza che possediamo, quella di volere e sapere conservare con orgoglio e dignità la capacità di esprimere l’amore nel coniugare assieme corpo e spirito in una unica forma, diversa per ciascun vivente, con pari dignità e diritto d’esistenza.

NOI non siamo più disposti a subire ulteriormente che chiunque, a qualunque titolo e dovunque sul pianeta, inciti all’odio e alla violenza contro chi non si uniforma a regole antiumane, antiscientifiche e assurdamente innaturali nell’espressione delle proprie pulsioni alla sessualità e all'affettività, all’Amore liberamente e responsabilmente espresso: tali pulsioni sono la forma della più vitale, profonda e inalienabile essenza dell’umanità, e come tali è Diritto inalienabile per ciascuno il tendere a dar loro forma nelle proprie relazioni. 

Chiunque, ma soprattutto chi ha maggior valore rappresentativo nella società, pretenda di asservire i corpi e le coscienze di umani, nostri e suoi simili, a precetti insani e innaturali, che vanno contro tutti principi del rispetto sociale, con minacce di castighi divini o ricatti di ordine economico-sociale,  è moralmente e materialmente responsabile più di ogni altro del tentativo di negare e distruggere sistematicamente tale Diritto.

NOI DICIAMO BASTA 
a qualunque forma di negazione 
del Diritto naturale all'espressione 
della sessualità e dell'affettività. 


NOI metteremo in atto tutte le azioni nonviolente che riusciremo a inventare per far sì che chi ne è responsabile, idealmente, culturalmente e materialmente, venga messo in condizione di non poter più nuocere, neanche al suo stesso diritto ad esprimere le sue proprie forme di sessualità e affettività, ovunque sul pianeta.
Alba Montori , Roma  13 maggio 1999

Per ribadire questo impegno l' #ARCOBALENO LIBERO  della Fondazione Consoli sarà alla Marcia dei Diritti il 12 dicembre prox venturo. 


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