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venerdì 15 maggio 2015

PROMOZIONE all'anno successivo COL MASSIMO DEI VOTI per TUTTI gli allievi !

A tutti i miei (ex)colleghi Prof:

ATTENZIONE ATTENZIONE 
NON INCARTATEVI IN UN ASSURDO BLOCCO DEGLI SCRUTINI!
Sarebbe come darvi una martellata sui denti da soli e al GovRenzi farebbe tanto tanto comodo !!!!


Invito tutti i /le Prof a USARE invece senza paura il POTERE che appartiene loro,  quello "della penna e del registro " ovvero del GIUDIZIO FINALE, dando ad esso la massima forza dell'intelligenza creativa:

REGALATE  E REGALATEVI UN SOGNO 

PROMUOVETE TUTTI i vostri alunni e TUTTI COL MASSIMO DEI VOTI !

 E' un fatto inconfutabile che negli ultimi 60 anni chiunque abbia avuto a che fare con la Scuola, pubblica o privata, religiosa o laica che fosse, sia da scolaro /studente che da insegnante e persino preside o genitore, ne ha tratto davvero poche, spesso inesistenti, occasioni di gioia e soddisfazione, più che altro motivi di frustrazione, stress e fatica eccessiva rispetto ai risultati agognati.

Perciò dopotutto tutti costoro meritano a buon diritto un bel premio, anziché un altro motivo di stress e fatica,  proprio per aver resistito strenuamente e senza defezioni, alla voglia irrefrenabile di scappare e di mandare la Scuola con annessi e connessi, TUTTI, a quel paese.

E allora, visto che le/i Prof hanno il Potere del Voto o Valutazione ( alla faccia dei vari invalsi) anzichè rifiutarsi di usarlo bloccando gli scrutini  DEVONO PRECIPITARSI TUTTI ( con le motivazioni di cui sopra) A VALUTARE  I PROPRI STUDENTI COL MASSIMO DEI VOTI E A PROMUOVERLI alla classe successiva o a licenziarli.

Per giunta a chi potrebbe obiettare che potrebbe essere un ingiusto premio per chi non se lo è meritato abbastanza, posso solo predire che il prossimo anno scolastico tutto ciò avrà modo di produrre ricadute altamente positive sull'impegno persino dei solitamente meno impegnati, con profitto generale dei rapporti interpersonali e sociali.

L'unico ostacolo vero a una azione di questo tipo possono essere gli insegnati stessi, che temo non abbiano la capacità di osare una volta tanto di dar forma alla propria professionalità educatrice in senso propositivo piuttosto che limitativo.
 Perché per essere vincenti in questa azione I DOCENTI DEVONO ESSERE TUTTI ASSIEME, MA PROPRIO TUTTI, di ogni ordine e grado, A  METTERE IN PRATICA QUESTA PROPOSTA, con decisione unanime e senza tentennamenti e/o distinguo.

Lo scopo di questa azione ? Gli scopi sono vari e diversi.
 Innanzitutto quello di stabilire il principio che la competenza a decidere come educare il popolo appartiene a chi è abilitato professionalmente ( docenti)  e non politicamente (governo, partiti, sindacati).

In secondo luogo che chi ha le competenze politiche per dare esecuzione al progetto scuola fatto da chi ne ha le competenze professionali come sopra,  le deve esercitare nel rispetto della volontà sovrana del popolo, ovvero senza prevaricare e/o coartare la richiesta di trasparenza e democraticità di scelta dello stesso.

Ma , terzo, per fare questo c'è bisogno di creare le condizioni per stimolare una dialettica tra le varie anime del progetto scuola che ne armonizzi gli aspetti progettuali e realizzativi: questo, in un paese come il nostro dove più che l'ascolto, la riflessione, l'armonizzazione delle posizioni si privilegia il numero dei proseliti, la contrapposizione, l'insulto e la prevaricazione come forma del dialogo, richiede un certo tempo di decantazione per smorzare l'aggressività e riuscire a collaborare costruttivamente.
L'esperienza ha dimostrato che anche solo tentare un percorso di questo tipo a Scuola aperta e funzionante produce nella migliore delle forme dei risultati non contestualizzati e disomogenei, una progettazione frammentaria, destrutturata o strutturata solo parzialmente, che aumenta esponenzialmente il lavoro burocratico a danno di quello pedagogico e  riesce poi difficile se non impossibile applicare nella realtà delle varie scuole in modo realmente utile.
Quindi accorciare i tempi di esercizio dell'attività docente può lasciare tempo per sviluppare positivamente tale discussione progettuale.

Altro aspetto è quello che secondo Costituzione la Scuola che deve dare la forma dell'istruzione è quella pubblica, mentre quella privata, laica o confessionale che sia, deve essere riferita ad essa.
Attualmente con varie leggi, decreti e leggine ad hoc la scuola privata è stata progressivamente riempita di finanziamenti ed agevolazioni svuotando dei medesimi quella statale, con il deleterio effetto di condizionarne negativamente anche la programmazione e l'offerta formativa.
Un processo subdolo deve essere non solo interrotto ma assolutamente rovesciato e questa azione può essere utile per stabilire un punto fermo.

Presumibilmente un'azione di questo tipo sarà osteggiata duramente dai vari sindacati, compresi quelli di base.
I sindacati, compresi quelli della scuola, hanno tradizionalmente la loro ragion d'essere nell'opera di mediazione tra i vari attori della Scuola e le forze politiche , ovvero i partiti e i governi: non vogliono certo che il loro ruolo ( e il loro piccolo potere) venga messo in mora dai lavoratori, non avrebbero più ragion d'essere, "perderebbero il lavoro", e magari dovrebbero tornare a fare i prof o gli ATA.
Ma ciò non deve essere di impedimento ad una azione PrOPOSITIVA e DIMOSTRATIVA dell'intero corpo docente !

La classe insegnante di ogni ordine e grado non ha mai avuto un gran senso di solidarietà e di coesione, per diversi motivi che pure sarebbe interessante studiare, tanto meno forza propositiva, neanche per rivendicazioni di tipo economico. Probabilmente questo è il motivo principale per cui i governi della Repubblica hanno potuto impunemente taglieggiare i fondi alla scuola pubblica e falcidiare gli stipendi degli insegnanti, con la complicità dei sindacati di categoria attenti più alla loro posizione che al bene della cultura del Paese.
 Così è passato il sinistro concetto che la scuola di massa ( quella pubblica di stato) doveva necessariamente essere scadente rispetto a quella per le future classi dirigenti ( quella privata parificata confessionale). Per render scadente la scuola pubblica, trasformarla in scuola massificata a catena di montaggio del diplomificio, bastava toglierle fondi, togliere libertà propositiva e competenze educative ai docenti, diminuendo la loro autorevolezza e il loro stipendio, aumentando al contempo il numero di alunni per classe e moltiplicando le riunioni di lavoro a vario titolo con relativa burocrazia a danno dei tempi della didattica. 

Chissà che il GovRenzi con la sua "BuonaScuola " che sembrerebbe veramente una presa in giro se non fosse di fatto un autentico mostro legislativo, non riesca là dove non sono riusciti infiniti governi repubblicani?

Già aver messo in piazza assieme prof e studenti di destra, centro e sinistra alla faccia anche dei loro sindacati che hanno dovuto seguirli, è un bel risultato.

 Vedete di consolidarlo con una bella PROMOZIONE all'anno successivo COL  MASSIMO DEI VOTI  per TUTTI i vostri allievi !



2 commenti:

Rio ha detto...

Ma è uno scherzo,una provocazione, o questa qua sta parlando sul serio?

AMg ha detto...

Se hai letto con attenzione puoi risponderti da solo.
Ma voglio darti un aiutino: può sembrare una provocazione, ma è posta con serietà e con il chiaro e dichiarato scopo di esser propedeutica a dare una serie di risposte immediate a una questione ormai incancrenita, dandosi tempo ed energia da utilizzare per risolverla davvero.