La situazione non è certo risolta, l'Italia continua a procedere imperterrita sulla strada della violazione dei diritti umani sanciti dalla sua stessa Costituzione - LA PIU' BELLA DEL MONDO, secondo Benigni, ma anche secondo me - e stigmatizzata dall'Unione Europea, da cui sta per ricevere l'ennesima maxi multa/sanzione.
Marco Pannella sta intanto continuando la sua azione, la sua proposta nonviolenta per spingere le Istituzioni della Repubblica a ristabilire la legalità nei tribunali e nelle carceri, mettendo in pericolo la sua salute e la sua vita e si avvia ad iniziare l'11° giorno di sciopero della sete e della fame.
Grazie per quello che ciascuno saprà e vorrà fare.
Alba Montori
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Presidente Napolitano,
l'anno scorso, nel Convegno al Senato promosso dai Radicali, Lei parlò della situazione per la quale Marco Pannella non beve da sette giorni - CENTOCINQUANTUNO ORE - e la definirì «questione di prepotene urgenza».
Ma da allora ben poco anzi praticamente nulla è cambiato e il nostro Paese ha aggiunto un altro orrendo primato a quelli che già colleziona da anni e per cui l'UE continua ad esortarci a modificare al più presto la situazione delle nostre carceri, affollate non solo da persone condannate in giudizio, ma anche da troppe persone che ancora devono essere giudicate e che poi non risulteranno colpevoli.
Da allora sono passati 17 mesi, più questi ultimi sette giorni, in cui la sete di libertà e di giustizia sta prosciugando la vita di un Uomo cui l'Italia deve molto e sta creando scandalo all'interno dei cuori dei cittadini perbene, poichè non è giusto che nessuno debba rischiare la propria salute e la propria vita per muovere l'attenzione della politica e delle istituzioni su una situazione di illegalità e di ingiustizia così grave e inaccettabile, quale quella in cui versa la giustizia e le carceri del nostro disgraziato paese.
La Repubblica ha ancora bisogno di uomini come Marco Pannella, Signor Presidente, e non può ignorare le proprie responsabilità nei confronti di tutti i suoi cittadini!
Le chiedo pertanto di esercitare la Sua saggezza e i Suoi poteri costituzionali per promuovere presso gli organi competenti un provvedimento di amnistia al più presto.
Mandi questo MESSAGGIO ALLE CAMERE che Marco le chiede: non per sé ma per tutti noi, per la democrazia, per la Repubblica.
Grazie per quanto vorrà e saprà fare
Alba Montori
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