PARTITO RADICALE
19/22 novembre
amnistia per la giustizia e la legalità
quattro giorni di lotte nonviolente
Marco Pannella e il Partito Radicale hanno lanciato quattro giorni di sciopero della fame, battitura e silenzio per il diritto di voto dei detenuti e per l'amnistia.
L' iniziativa è diretta a coinvolgere l'intera comunità penitenziaria, con l'obiettivo di garantire la possibilità, ai tantissimi reclusi che ancora li conservano, di esercitare i propri diritti in vista delle prossime scadenze elettorali.
Vuole inoltre ribadire con forza la necessità di un'amnistia – abbinata a un provvedimento di indulto – per uscire subito dall'illegalità gravissima nella quale versa la giustizia italiana e la sua appendice carceraria.
Da lunedì 19 novembre, oggi. ha inizio quindi uno sciopero della fame di gruppo. Ai detenuti chiediamo anche di accompagnare questa iniziativa con una battitura delle sbarre, dalle 20 alle 20.15, seguita da 45 minuti di silenzio, in questi giorni di mobilitazione. L'iniziativa, che proseguirà fino a giovedì negli ultimi due giorni, il 21 e il 22 novembre, sarà anche di sostegno all'astensione dalle udienze promossa in tutta Italia dall'Unione delle Camere Penali.
Una nuova grande mobilitazione, dunque, che ancora una volta vedrà la partecipazione dei detenuti con i loro familiari, di direttori, associazioni, sindacati, volontari, cappellani, nel solco della battaglia di civiltà di Marco Pannella, per ripristinare - a partire dalle carceri, moderne catacombe del diritto e della democrazia – giustizia e legalità nel nostro Paese. Obiettivo per il quale i Radicali lottano senza sosta con le armi della nonviolenza e che vede oggi la deputata radicale Rita Bernardini e la segretaria dell'Associazione Il Detenuto Ignoto, Irene Testa, condurre dal 24 ottobre uno sciopero della fame, inframmezzato da intere giornate di sciopero della sete, e diversi dirigenti e militanti radicali in digiuno - tra cui il segretario di Radicali Lucani Maurizio Bolognetti e il direttore di Notizie Radicali Valter Vecellio - in risposta alla resa di uno Stato che rispetto ai propri cittadini si trova ogni giorno di più in condizione di flagranza di reato.
Le prime adesioni:
Don Antonio Mazzi, Don Sandro Spriano Cappellano del carcere di Rebibbia, Don Marco Di Benedetto, Patrizio Gonnella Associazione Antigone, Professor Francesco Ceraudo Presidente dei medici Penitenziari, Leo Beneduci Segretario Osapp, Luigi Manconi A Buon Diritto e tanti altri
Intanto, dopo 18 giorni ha sospeso lo sciopero della fame la deputata radicale Maria Antonietta Farina Coscioni, dopo un incontro con il Ministro della Salute Renato Balduzzi che si è impegnato ad ad adottare i nuovi Livelli essenziali di assistenza entro il 31 dicembre 2012.
Prosegue l'iniziativa nonviolenta di Diego Sabatinelli, segretario della Lega per il Divorzio Breve, in sciopero della fame dalla mezzanotte di venerdì 26 ottobre, affinché venga reinserita tra i lavori d'Aula a Montecitorio la riforma del divorzio, il cosiddetto "divorzio breve", già approvata in Commissione giustizia, poi inserita nell'ordine del giorno e quindi depennata senza alcun motivo.
E' inoltre ancora in corso lo sciopero della fame Di Maurizio Turco,iniziato il 17 settembre:
A) per informare sul precetto del Consiglio d'Europa secondo il quale, al fine di consolidare la democrazia, non si cambiano le leggi elettorali a meno di un anno dalle elezioni, recepito nella sentenza di condanna della Bulgaria da parte della Corte europea dei diritti dell' Uomo ( 6 settembre u.s.),
B) per la calendarizzazione ed il voto sulla legge applicativa per la democrazia interna ai partiti (articolo 49 della Costituzione)
C) per la revisione dei procedimenti pre elettorali e le regole sulla raccolta firme, oggi di stampo criminogeno.
Per aderire alla quattro giorni di lotte nonviolente lasciare la propria adesione sul sito www.partitoradicale.org.
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