Matrimonio gay nell'Esercito argentino: per la prima volta dall'approvazione della legge che permette le nozze omosessuali nel paese, un tenente colonnello ed un capitano hanno deciso di convolare a nozze.
Si tratta di 'un importante passo', come sottolinea la Comunita' omosessuale, per un ambiente tanto 'conservatore'.
La notizia rimbalza dal portale specializzato 'Tiempo Militar'. Secondo i bene informati, la coppia avrebbe notificato la propria intenzione all'ufficio del personale due mesi fa, e nonostante qualche resistenza esercitata da un gruppo ristretto di graduati, avrebbe avuto il via libera.
I due fidanzati, che vivono e lavorano a Buenos Aires, ma dei quali non sono stati diffusi i nomi, starebbero gia' facendo i preparativi per le nozze, che si dovrebbero svolgere nella capitale, dove la legge che permette le unioni civili, approvata nel 2010, aveva visto la sua prima applicazione.
Tra le motivazioni addotte dalla coppia per la decisione, c'e' quella di evitare di essere assegnati a diverse destinazioni. Una risoluzione obbliga infatti le Forze Armate a non dividere una coppia riconosciuta legalmente. Inoltre, nel 2007 l'allora ministro della Difesa Nilda Garre' aveva eliminato la norma che obbligava i militari a chiedere il permesso per contrarre matrimonio, col preciso intento di garantire con maggior forza i diritti civili.
In passato infatti, l'Esercito argentino era regolato da vincoli cosi' rigorosi, che anche il matrimonio tra eterosessuali richiedeva un'autorizzazione. Si ricorda ad esempio il caso dell'attrice Silvia Legrand, sorella della piu' celebre Mirtha, che per potersi sposare con un militare, per motivi di decoro, fu costretta ad abbandonare la sua carriera.
Ora invece sembra proprio che le nozze che si stanno per celebrare siano destinate a fare da apripista: dopo il tenente colonnello e il capitano una coppia di sottufficiali starebbe gia' preparando i documenti necessari per unirsi in matrimonio.
E se la notizia del matrimonio gay nell'Esercito argentino desta scalpore, oltreoceano, tra i cugini spagnoli, e' invece diventata ormai una consuetudine. Il primo matrimonio omosessuale tra militari celebrato nella penisola iberica risale infatti al 2006. (ANSA).
I due fidanzati, che vivono e lavorano a Buenos Aires, ma dei quali non sono stati diffusi i nomi, starebbero gia' facendo i preparativi per le nozze, che si dovrebbero svolgere nella capitale, dove la legge che permette le unioni civili, approvata nel 2010, aveva visto la sua prima applicazione.
Tra le motivazioni addotte dalla coppia per la decisione, c'e' quella di evitare di essere assegnati a diverse destinazioni. Una risoluzione obbliga infatti le Forze Armate a non dividere una coppia riconosciuta legalmente. Inoltre, nel 2007 l'allora ministro della Difesa Nilda Garre' aveva eliminato la norma che obbligava i militari a chiedere il permesso per contrarre matrimonio, col preciso intento di garantire con maggior forza i diritti civili.
In passato infatti, l'Esercito argentino era regolato da vincoli cosi' rigorosi, che anche il matrimonio tra eterosessuali richiedeva un'autorizzazione. Si ricorda ad esempio il caso dell'attrice Silvia Legrand, sorella della piu' celebre Mirtha, che per potersi sposare con un militare, per motivi di decoro, fu costretta ad abbandonare la sua carriera.
Ora invece sembra proprio che le nozze che si stanno per celebrare siano destinate a fare da apripista: dopo il tenente colonnello e il capitano una coppia di sottufficiali starebbe gia' preparando i documenti necessari per unirsi in matrimonio.
E se la notizia del matrimonio gay nell'Esercito argentino desta scalpore, oltreoceano, tra i cugini spagnoli, e' invece diventata ormai una consuetudine. Il primo matrimonio omosessuale tra militari celebrato nella penisola iberica risale infatti al 2006. (ANSA).
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