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Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

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Alba Montori su Facebook

giovedì 29 luglio 2010

Il PD e i gay - I gay e il PD

 Sono veramente dipiaciuta per gli amici e compagni gay che si ostinano, con pazienza ben superiore ai risultati, a far emergere nel PD le questioni di parità di diritti civili dal limbo dell'ipocrisia in cui tale partito continua pervicacemente a tenerle confinate.
Sono dispiaciuta della loro delusione per le prese di posizione anche recentissime nettamente contrarie a quelle che pur sarebbero logicamente auspicabili in un gruppo politico "di sinistra" che da sempre pretende di proporsi come innovatore contro il conservatorismo tradizionalmente attribuito alla destra.
 Ma quanti schiaffi in faccia alle loro sacrosante istanze e al loro lavoro politico dovranno ancora ricevere prima di convincersi che il PD o Partito Democratico di democratico ha solamente l'intestazione ?  Che è governato ( leggi comandato) da dirigenti che se ne infischiano altamente dei bisogni di legalità e di parità di genere all'interno del loro partito per non parlare di fuori nella società civile e politica italiana?

Capisco che sia difficile da digerire, ma il PD è nei suoi organi decisionali un partito democraticamente contro le libertà dei singoli iscritti, e ancorato al sessismo ( da cui l'omolesbotransfobia) che ha coltivato con cura fin da quando ...si chiamava PCI in modo ancora più ossessivo della chiesa cattolica. A proposito, gran parte dei capi dell'attuale PD come delle precedenti versioni post PCI sono stati allevati ed istruiti in scuole rigorosamente confessionali e private ( vedi Collegio Santa Maria a Roma) con l'aggiunta della retorica pseudomarxista di togliattiana e dalemiana ( pater) scuola di partito.
Mi dispiace per i bravi compagni che ancora non riescono a capire che le questioni della sessualità non sono "di sinistra" per virtù divina,né tampoco monopolizzabili dall'una o dall'altra parte politica, trattandosi di questioni non ideologiche di gruppo più o meno vasto,ma assolutamente e unicamente di pertinenza del singolo individuo nella propria personale aspitazione alla felicità. E questa aspirazione èun sacrosanto diritto individuale universale, non solo per la specie umana, ma per ogni essere vivente sul pianeta e altrove.
Ricordate la canzoncina "Chi non lavora non fa l'amore" ?
Beh, la teoria socialcomunista del diritto alla sessualità è tutta lì, riassunta per il popolo ( tutto e in particolare democratico) cantata e suonata per istruirlo meglio. E da lì non si schiodano.
Io dico invece che chi lavora sul serio si stanca e quando smette di voglia e tempo ed energia per fare l'amore davvero non ne ha.
Al massimo riesce a mettere incinta la moglie nel finesettimana.
Per questo preti e ideologi (della produttività, del consumo e del profitto) insistono tanto sul lavoro e sulla procreazione, con la connivenza dei capi politici, degli intellettuali/ideologi e dei media, senza distinzione di colore, tutti ben concordi nel mantenere alta la crescita demografica per far crescere i consumi e per avere forze-lavoro sempre fresche da indottrinare, usare, e sfruttare a proprio profitto esclusivo, per accrescere e mantenere il proprio potere.

Se volete davvero ottenere dei risultati concreti, l'unico modo possibile, in una democrazia rappresentativa, èquello di togliere loro il consenso, negargli il voto, lasciarli a governare il nulla.
E collaborare con quelli che da sempre spendono le loro ( esigue numericamente) energie nella direzione dei diritti uguali per tutti, a cominciare da quelli legati alla sfera sessuale, ai Radicali insomma.
O siete talmente condizionati a vederli come antagonisti dalla stessa propaganda denigratoria e ostracistica del vostro caro PD come prima del PCI da rifiutare perfino di pensarci ?
 O forrse siete così irrimediabilmente votati all'omologazione nel partito padre/madre da non essere in grado più di ipotizzare per voi una collocazione diversa, su cui spendere le proprie energie e il vostro proprio denaro senza vantaggiose contropartite personali? 
 Spero, mi auguro di no, perchè potrebbe essere la vostra ultima occasione di dimostrare di voler veramente cambiare lo stato delle cose.

Alba Montori
(*) Luigi De Marchi

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