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sabato 20 marzo 2010

NON BASTA VERGOGNARSI

Sono indignata, ma questa è una condizione ecoesistenziale inevitabile a chiunque abbia intelletto d'amore, non si faccia imbambolare dalle chiacchiere e preferisca i fatti concreti.

Mi riferisco al "povero" B16 che ha preso carta e penna per una travagliata lettera di invettiva e biasimo rivolta a quei cattivoni dei preti pedofili irlandesi che si sono fatti cogliere in flagrante dalle denunce di qualcuna delle loro vittime stufe una buona volta di essere trattate come pecore anche sessualmente, pubblicata per stralci sulla versione on line de LA Stampa di oggi.

Il Pontefice, che inizia la lettera con un mea culpa della Chiesa colpevole di aver commesso
«Seri errori nel trattare le accuse» e una preghiera ai sacerdoti colpevoli di aver abusato di bambini di «dichiararsi colpevoli e autodenunciarsi(...) prosegue affermando che i preti pedofili dovranno rispondere dei loro abusi «davanti a Dio onnipotente, come pure davanti a tribunali debitamente costituit

B16 accusa poi i sacerdoti e i religiosi che hanno compiuto abusi - ma anche a coloro che hanno "coperto" le vicende - di aver causato alle vittime «un danno immenso» e di aver perpetrato «un grande danno» alla Chiesa e «alla pubblica percezione del sacerdozio e della vita religiosa»

Ma allora accusa se stesso e la chiesa intera: lui stesso ha promulgato ( e probabilmente compilato) quando non era ancora B16 ma solo ( si fa per dire) l'esperto di legge della chiesa cattolica, il "De Delictis Gravioribus", aggiornamento del più volte citato "Crimen Sollicitationis" 1962, come si legge in calce al documento così come pubblicato nel 2005 e inserito il 20-03-06 nel link che segue:
http://www.ruttar.altervista.org/chiese/1_1_pargoli/pargoli.htm

"Romae, e sede Congregationis pro Doctrina Fidei, die 18 maii 2001.
+ JOSEpHUS Card. RATZINGER praefectus
+ Tharsicius BERTONE, S.D.B. archiep. em. Vercellensis a Secretis "

Così quando trovo su La Stampa un titolo che recita
Papa: "Vi esprimo la nostra vergogna" Dalla Chiesa "gravi errori di giudizio"
mi aspettavo di leggere una lettera non solo per i preti d'Irlanda, ma per tutta la chiesa cattolica apostolica romana + SCV con la revoca delle disposizioni di cui sopra.

Speravo ( probabilmente non ero la sola) che non avrebbe certo tirato fuori ancora una letterina di scuse per le povere vittime, con piagnistei conditi di castighi divini e invito a farsi giudicare anche (ANCHE!) dai tribunali civili rivolta ai soli preti irlandesi, quelli che si sono fatti per l'ennesima volta con le mani nel... sacco e portano così discredito alla chiesa !!!!
Per giunta con una ben assestata attenuante alle responsabilità di costoro, poichè chi li ha fuorviati e trasformati in quel che sono, cioè in osceni pedofili? Ma naturalmente la "secolarizzazione" dei costumi.

Scommetto che prima o poi ci verrà a dire che è tutta colpa dei chierichetti, per non parlare delle donne/uomini penitenti che sono così perversi da tentare qualsiasi povero sant'uomo di chiesa...

Sono profondamente indignata: se questo papa B16 vuole davvero dimostrare di essere quel che continua a tentare di accreditarsi, ha un sistema semplicissimo e facile, visto che il suo potere è teocratico e assoluto sulla chiesa : ABOLIRE MOTU PROPRIO il Crimen Sollicitationis e il De Delictis Gravioribus, nonchè denunciare all'autorità giudiziaria del paese in cui sono avvenuti i crimini tutti i preti e chierici e canonici e suore e vescovi e cardinali che si sono resi colpevoli di REATI a cominciare da quelli di carattere sessuale: pedofilia, molestie sessuali e stupro.

NIENTE DI MENO.

AMg

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