DIRITTI GAY IN ITALIA: POSIZIONE DISCRIMINATORIA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI. AFFOSSATA LA LEGGE ANTI-OMOFOBIA, GIUDICATA INCOSTITUZIONALE DAL PARLAMENTO
Comunicato stampa di EveryOne
Mentre in tutta Italia si stanno susseguendo manifestazioni di protesta nate spontaneamente da gruppi di cittadini, il Gruppo EveryOne, organizzazione internazionale per i Diritti Umani, manifesta la più viva disapprovazione nei confronti del Governo e della Camera dei Deputati del nostro Paese: siamo di fronte a un muro di follia giuridica che suona come eversiva rispetto all’appartenenza dell’Italia all'Unione Europea. Di fatto, dichiarare incostituzionale l’orientamento sessuale significa negare la valenza giuridica e civile del Trattato di Lisbona, ratificato nel 2008 dal Parlamento italiano, e la stessa Carta di Nizza, che all’articolo 21 chiarisce palesemente: “È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale”.
La volgarità e la malizia di certe equiparazioni in sede politica e parlamentare (pedofilia, necrofilia e quant’altro paragonate all’omosessualità), portate avanti dai partiti UDC, Lega Nord e PDL (ma avvallate anche da alcuni componenti del Partito Democratico, come l’on. Paola Binetti), squalificano il nostro Parlamento agli occhi internazionali e pongono la popolazione lesbica, gay, bisessuale e transgender sotto un’ottica contraria alle Convenzioni internazionali sui diritti umani, ledendo gravemente la dignità e i diritti fondamentali di queste persone e avallando la discriminazione, i pregiudizi e gli abusi contro di loro.
Ricordiamo che negli ultimi mesi si sono verificati in tutto il territorio italiano numerosi episodi di violenza omofobica e transfobica ai danni della comunità lbgt: da Roma – dove due gay sono stati aggrediti e uno dei due accoltellato da un passante perché si scambiavano effusioni – a Firenze, dove un ragazzo di 23 anni è stato ridotto in fin di vita da due leghisti, che lo hanno seguito all’uscita di un locale gay e massacrato di botte a mani nude; da Torino – dove un padre ha segregato e picchiato il figlio che gli aveva confessato di essere omosessuale – ad Agrigento, dove due ragazzi sono stati brutalmente percossi all’uscita di scuola perché omosessuali. Da nord a sud, giorno dopo giorno, il Gruppo EveryOne, l’associazione radicale Certi Diritti, Arcigay e le altre associazioni lgbt italiane hanno raccolto denunce su denunce di intimidazioni, pestaggi, ronde omofobe e attentati ai danni della minoranza omosessuale e transgender, nonché dei suoi luoghi di ritrovo e socializzazione.
Chiediamo alla Commissione europea e al Consiglio d’Europa una presa di posizione effettiva relativamente alle dichiarazioni gravemente discriminatorie e da parte delle Istituzioni italiane, che sottolineano per l’ennesima volta il clima di pregiudizio ed emarginazione che la comunità gay vive da tempo nel Paese; in Italia manca totalmente, di fatto, ogni diritto e ogni tutela per le persone lgbt ed è sempre più grave l’ingerenza delle gerarchie religiose nella vita politica e parlamentare italiana, senza che siano espresse manifestazioni di laicità dalle parti politiche e senza che vengano stigmatizzate pubblicamente e pesantemente posizioni neo-fasciste e neo-naziste sostenute dalla destra parlamentare italiana.
Chiediamo ai deputati europei di interrogare la Commissione e il Consiglio Ue sul comportamento di istituzioni e autorità italiane, contrario all’ottica civile dell’Unione europea e ai suoi fondamenti giuridici.
Facciamo appello infine all’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani, affinché voglia esprimere forte preoccupazione per quanto sta avvenendo in Italia, chiedendo l’intervento del Consiglio di Sicurezza e dell’Assemblea Generale per portare all’ordine del giorno la questione italiana quanto prima.
Nella foto, locandina della campagna Arci contro il razzismo e l'omofobia, protagonisti gli onorevoli Concia e Touadi
Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
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