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Alba Montori su Facebook

mercoledì 5 marzo 2008

Emma Bonino: schiettezza e rigore- Scritto da Alteredo



Video-intervista.
La guastatrice laica: «Noi Radicali siamo messi all’indice non
perché
ininfluenti ma perché pericolosi»



Ministro Emma Bonino, un paio di settimane fa, intervistata
ad Otto e Mezzo da Ritanna Armeni, lei ha detto che è da
dieci anni che nota in Italia una pericolosa marcia indietro
in senso clericale. Noi osservatori esterni abbiamo iniziato
ad accorgercene solo con il referendum sulla fecondazione
assistita
. Dal suo angolo di visuale, invece, dove e quando
è ri-cominciato il Medioevo italiano?


«Forse la gente non lo ricorda, ma nella campagna elettorale del 2001
la Lista Emma Bonino ha candidato capolista ovunque Luca Coscioni.
E avevamo come programma politico esattamente i nuovi diritti civili:
la libertà di ricerca, di terapia, la buona morte, eccetera. E non c’era
verso neanche mettere nell’agenda politica questi temi.
Ricordo che al quarto giorno di sciopero della sete, arrivò una dichiarazione
tombale di Rutelli e Berlusconi: dissero – come dicono anche adesso –
che di questi temi non si discute in campagna elettorale… E non si
capisce allora quando se ne possa discutere. Cercavamo già allora
di lanciare l’allarme su questa non apertura che vedevamo arrivare.
Poi è arrivato il governo di centrodestra, poi la legge 40
contro la fecondazione assistita, poi è arrivato quel referendum
e quella campagna elettorale all’insegna del motto
sulla vita non si vota.
E adesso scopro che invece sulla vita si vota. Mah!
E siamo arrivati a questo punto: con interferenze vaticane ogni
giorno più pressanti e più invadenti su tutto lo scibile umano, e una
classe politica in soggezione che non reagisce con la schiettezza
e con il rigore che sarebbero necessari».

La risposta del mondo laico a questa
preoccupante deriva è stata la Rosa
nel Pugno
. Per molti di noi,
soprattutto coloro che provengono
da una sensibilità di sinistra, la
Rosa nel Pugno
è stata come
ri-innamorarsi della politica
e ha
significato due cose importantissime.
La prima: finalmente i Radicali con
le loro istanze laiche si sono
impiantati fortemente a sinistra.
La seconda: finalmente i socialisti
riscoprono delle passioni che sembravano
sopite.
E grazie ai Radicali anche a sinistra si
cominciava a parlare seriamente di laicità.
Abbiamo rotto il sogno?
Questa grande risposta non c’è più?


«C’è la risposta di sempre: quella radicale. Il
risultato del 2,6% è stato ritenuto
deludente
dagli
amici socialisti e li ha portati a rimettere
in discussione il progetto. Poco a poco si sono
allontanati e hanno scelto un altro progetto
politico che è quello della
Costituente
socialista
. Noi ci siamo battuti il più
possibile affinché non si
sciupasse l’esperienza
della
Rosa nel Pugno, ci siamo anche opposti
al cambio del nome del gruppo parlamentare.
Ma loro hanno scelto un’altra strada. Quindi,
il
rigore laico rimane dov’era prima…».

Ma rimane… male. Perché il rischio di avere
un drappello laico troppo poco nutrito nel
prossimo Parlamento è assai alto.


«Senta, una cosa ce la dobbiamo dire: o ai
cittadini non glie ne frega niente del rigore
laico – e questo lo dovremo vedere alle
elezioni – oppure non dovrebbe
essere così impossibile. Però,
evidentemente non sono temi ritenuti
prioritari dai cittadini».


mercoledì 05 marzo 2008


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