Beh, che ci fosse poco da fidarsi di un personaggio così ben costruito, era un sospetto che mi era venuto da subito.
Quando poi uno mi comincia a parlare di esser strumento di volontà divina comincio seriamente a preoccuparmi: qui da noi nel Vecchio Mondo, nel cuore del Mediterraneo, culla delle civiltà della legge (umana), della filosofia, della democrazia, abbiamo ancora annidata (pervicacemente, perversamente e perniciosamente)da duemila anni una casta di gente che su ciò ha costruito il suo potere e che non riusciamo ancora a convincere a rispettare i diritti degli esseri umani, nè a smettere di criminalizzare chiunque non si adegui alla sua volontà, che pretende sia verità assoluta direttamente emanata da dio in persona... Spero proprio che gli americani siano in grado di difendersi col voto quella libertà che si sono andati a cercare fuggendo dai talebanismi della vecchia Europa anche dell' antica Asia, e che si sono difesi fin'ora. Bianco rosso o nero o grigio che sia, chi mi viene a parlare di volontà di dio come motivo della sua azione ( politica o meno che sia) mi preoccupa enormemente. Mi auguro che gli statunitensi non si facciano imbonire dalle lobbyes del potere clericale che evidentemente hanno deciso di sponsorizzare Obama, presumendo che un uomo di paglia, nero, possa riuscire a convincere anche i democratici che DIO LO VUOLE..
Grazie della segnalazione, le cose è meglio saperle e i pericoli guardarli bene in faccia.
Conoscendolo meglio, Obama si è mostrato molto più laico di come pensavo. Anche nell'articolo linkato in questo post parla di separazione tra religione e politica.
Mi sono sempre augurata di sbagliarmi, soprattutto su queste cose. Ed è ben vero che la democrazia americana noi ce la possiamo sognare... E per giunta non dimentico che i PiligrimsFathers scappavano proprio via dal clericalismo talebano... In ogni caso devo riconoscere al popolo americano almeno il merito di aver scelto sicuramente dopo averci pensato sopra, con in più la gioia di aver finalmente superato almeno simbolicamente il razzismo che li ha divisi nella loro storia.
3 commenti:
Beh, che ci fosse poco da fidarsi di un personaggio così ben costruito, era un sospetto che mi era venuto da subito.
Quando poi uno mi comincia a parlare di esser strumento di volontà divina comincio seriamente a preoccuparmi: qui da noi nel Vecchio Mondo, nel cuore del Mediterraneo, culla delle civiltà della legge (umana), della filosofia, della democrazia, abbiamo ancora annidata (pervicacemente, perversamente e perniciosamente)da duemila anni una casta di gente che su ciò ha costruito il suo potere e che non riusciamo ancora a convincere a rispettare i diritti degli esseri umani, nè a smettere di criminalizzare chiunque non si adegui alla sua volontà, che pretende sia verità assoluta direttamente emanata da dio in persona...
Spero proprio che gli americani siano in grado di difendersi col voto quella libertà che si sono andati a cercare fuggendo dai talebanismi della vecchia Europa anche dell' antica Asia, e che si sono difesi fin'ora.
Bianco rosso o nero o grigio che sia, chi mi viene a parlare di volontà di dio come motivo della sua azione ( politica o meno che sia) mi preoccupa enormemente.
Mi auguro che gli statunitensi non si facciano imbonire dalle lobbyes del potere clericale che evidentemente hanno deciso di sponsorizzare Obama, presumendo che un uomo di paglia, nero, possa riuscire a convincere anche i democratici che DIO LO VUOLE..
Grazie della segnalazione, le cose è meglio saperle e i pericoli guardarli bene in faccia.
Conoscendolo meglio, Obama si è mostrato molto più laico di come pensavo. Anche nell'articolo linkato in questo post parla di separazione tra religione e politica.
Mi sono sempre augurata di sbagliarmi, soprattutto su queste cose. Ed è ben vero che la democrazia americana noi ce la possiamo sognare...
E per giunta non dimentico che i PiligrimsFathers scappavano proprio via dal clericalismo talebano...
In ogni caso devo riconoscere al popolo americano almeno il merito di aver scelto sicuramente dopo averci pensato sopra, con in più la gioia di aver finalmente superato almeno simbolicamente il razzismo che li ha divisi nella loro storia.
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