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mercoledì 23 gennaio 2008

Corte Strasburgo condanna Parigi per l'adozione negata a una lesbica

La sentenza del massimo organo giurisdizionale europeo in
materia di diritti umani
Le autorità francesi devono pagare i danni
alla donna ed evitare
discriminazioni future


STRASBURGO -
La Corte europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo
ha condannato la Francia per aver rifiutato a una lesbica
l'autorizzazione ad adottare un bambino.
Con dieci voti contro sette
la Corte ha decretato che
Parigi ha violato l'articolo 14 (divieto d
i discriminazione)
e l'articolo 8 (diritto al rispetto della vita
privata e
familiare) della Convenzione europea dei diritti

dell'uomo. Una sentenza che potrebbe avere riflessi
per altre
adozioni gay in Europa.

I giudici di Strasburgo hanno stabilito che le autorità francesi
dovranno versare alla maestra elementare E.B., 45 anni, la somma di
10 mila euro per danni morali e dovranno impedire che simili
discriminazioni si ripetano in futuro.

"Questa sentenza avrà conseguenze importanti - ha affermato
l'avvocato di E.B., Caroline Mecary - d'ora in poi la Francia non
potrà più negare l'adozione a una persona non sposata sulla base
della sua omosessualità ".

Il caso era finito a Strasburgo nel 2002, dopo che la Corte di
Cassazione aveva respinto il ricorso della donna sostenendo che il
no alla domanda di adozione presentata quattro anni prima era
dettato dalla sua "scelta di vita" e non dalla sua omosessualità . Un
no che il giudice di prima istanza aveva motivato con l'assenza di
una figura paterna e con il ruolo poco chiaro della partner di E.B.,
una psicologa con cui convive dal 1990.
Ma la Sezione allargata (Grand Chamber) della
Corte europea ha valutato che il diniego era
legato
all'orientamento sessuale dell'aspirante madre
adottiva,
anche perché la Francia riconosce le
adozioni per i single.


Per la Corte europea, il più importante organo
giurisdizionale in
materia di diritti umani,
"l'influenza dell'omosessualità sulla
valutazione"
del tribunale francese "non solo è stata accertata,
ma
è risultata essere il fattore decisivo" nel
respingere la domanda.


In Francia sono in vigore istituti giuridici simili ai Pacs
proposti per l'Italia che regolano i diritti delle coppie di
fatto, anche omosessuali, ma non esiste alcuna legislazione
precisa sulle adozioni gay.

Le reazioni in Francia

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