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sabato 10 novembre 2007

una perdita assolutamente incolmabile: Massimo Consoli

E' una notizia terribile.Sino all'ultimo ho sperato che si riprendesse ancora una volta,che ce la
facesse, come già era riuscito tante volte a fare...
E' veramente una perdita incolmabile, questo Paese del cacchio che - da Pasolini a Don Milani, da Capitini a Massimo Consoli, appunto, ha avuto dei tesori e non sa nemmeno valorizzarli adeguatamente ( come fa coi beni culturali, d'altronde...!).E dopo un po' li dimentica O CI SPUTA ADDITRITTURA SOPRA (senza nemmeno avere- come la Spagna postfranchista o la Russia di Putin - l'attenuante d'un passato dittatoriale finito relativamente da poco, che può causare - ma
comunque, anche lì, non può giustificare - una voglia generale di dimenticare il passato.
E' morto, per me, un fratello, un carissimo amico( quante volte al telefono, caro Massimo, a parlare del tuo ultimo libro o dei miei articoli, o dei miei figli!), un maestro ( che, diversi anni fa, mi fece capire meglio l'erroneità di tanti luighi comuni sull'omosessualità e aprì incredibilnente la mente a tutti noi, anche con capolavori come "Homocaust", il suo saggio sulle peresecuzioni dei gay durante il nazismo,o "Stonewall"!).
Anch'io ora non riesco a scrivere altro.
Sentiamoci x organizzare una bella presenza, con una manifestazione pubblica, ai funerali: che però dovranno essere, per quanto possibile, anche "allegri", scanzonati, gaii: come appunto sarebbe piaciuto a Massimo!

Fabrizio

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