Credo di aver conosciuto Massimo intorno al 1966, poi ho frequentato il Suo
OMPOS al mattatoio quasi sin dall'inizio. Mi ritengo dunque uno dei suoi
più vecchi amici e co-militanti. Ora che ho 71 anni, invalido, sto anch'io
avvicinandomi inesorabilmente alla morte, fenomeno naturale e da affrontare
laicamente come ha fatto Massimo. Quando si è vissuti non c'è posto per
rimpianti, tristezze, cordoglio e perciò invito tutti a festeggiare Massimo
ed essere contenti con lui per tutto quello che ha potuto fare durante la
Sua vita.
Festeggiate per una vita impegnata e riuscita.
Laicamente e gayissimamente,
Peter Boom.
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