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Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

mercoledì 7 novembre 2007

Alla famiglia di Massimo Consoli

Ho aspettato qualche giorno per scrivere queste righe. Il dolore era troppo
forte per mettere per iscritto i miei pensieri. Sapevo che Massimo era alla
fine del suo viaggio, ma quando domenica, nel corso della notte, è arrivato
anche a me il messaggio che Lorenzo ha inviato a tutti i suoi amici, mi è
crollato il mondo addosso. Sono rimasto sveglio dalle quattro del mattino
fino al momento in cui avrei dovuto alzarmi per forza, con i pensieri mi si
accavallavano nella mente. I ricordi, le parole, le lunghe chiacchierate con
lui, la visita a ciò che rimaneva dell'archivio. Massimo è stato una fonte
inesauribile di notizie per chi come me si è avvicinato al movimento gay
solo all'inizio degli anni '90. Ricordo le risate quando raccontava de "la
Caracciolo", o le lacrime quando parlava di Dario; o anche i ricordi legati
a Pasolini, agli scritti che lui gli sottoponeva, alla storia della sua
fine, alle celebrazioni per l'anniversario di quella data infausta. Ricordo
come era orgoglioso quando mi parlava di Urlich, della scoperta della sua
tomba, ma anche quando raccontava dei primi collettivi romani, del circolo a
Testaccio e mille e mille aneddoti che con rara capacità affabulatoria
sapeva raccontare. Ricordo le visite a casa sua, a tavola insieme a Lorenzo,
Marika e al piccolo Massimo; ricordo le risate che ci siamo fatti quando mi
spiegò il significato della presenza di quella bara in casa, che lo
accompagnava da anni dopo esser stata scenografia per alcuni dei suoi lavori
teatrali e tutte le vicende legate ad essa. Ricordi, ricordi, mille ricordi.
La dedica su ognuno dei suoi libri che volle regalarmi, almeno quelli che
mancavano alla mia collezione; quel Pride fatto insieme sulla spider...
Curioso aneddoto: proprio pochi giorni fa quella macchina mi è stata rubata
dal garage... Dal pride del 2005 non l'avevo quasi mai più usata, e strano
che se ne sia andata proprio insieme a lui.
Per quest'anno avevamo organizzato di fargli aprire il corteo a bordo di una
Jeep aperta, "la Consolimobile", come la chiamava lui ridendo, sulla
falsariga di quella più famosa del Papa, ma proprio all'ultimo, quando già
eravamo pronti per andarlo a prendere, arrivò la sua telefonata che diceva
che non ce l'avrebbe fatta, con la morte nel cuore avrebbe dovuto rinunciare
a partecipare ad un evento che sapeva essere importantissimo e magnifico.
Ricordo la sua tristezza il giorno dopo, quando al telefono gli raccontavo
l'evento e lui si rammaricava per la febbre che lo aveva tenuto lontano.
Oggi ho partecipato al suo funerale. Un evento strano, coinvolgente per me
che non avevo mai assistito ad una cerimonia buddista, in una sala piena di
gente addolorata che si sforzava nel non piangere per esaudire uno dei suoi
ultimi desideri. Si percepiva l'amore che avvolgeva l'uomo; si percepiva
l'affetto sincero anche da parte di persone che in passato comunque non
erano state tenere con lui, magari per problemi legati alla supremazia della
rappresentanza del mondo omosessuale, cosa cui oltretutto lui non teneva
assolutamente. Ma oggi era il momento del commiato, del saluto ad un amico,
ad una persona importante, che tanto ha fatto per noi, per tutti noi...

Mi mancherai Massimo, mi mancherà la tua calda voce, mi mancherà la tua
bontà, i tuoi consigli, i tuoi racconti. Ritrovo un po' di te nei tuoi
scritti, ma perdonami, non è la stessa cosa. Ti voglio bene Massimo.

LUCKY (Luca Amato)

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