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lunedì 1 ottobre 2007

Nel segno di Anubi.....

28/09/07 - Nel segno di Anubi.
Degno del dio-sciacallo Anubi, divinità egizia dell' oltretomba e dei funerali, l' evento messo in scena a trenta giorni dalla morte di Bruno Trentin, grande sindacalista della CGIL, ateo per tutta la vita e che da morto era stato onorato con un funerale rigorosamente civile.

Ma questo era insopportabile per i gerarchi del cattolicesimo italico, che non avendo potuto mettere il sigillo del loro dio sulla bara di Trentin, hanno pensato bene di approfittare del trentesimo giorno dalla morte per farsi epigoni dei sacerdoti del dio-sciacallo e trasformare lo scomparso in un candidato a quell' oltretomba in cui prima di Cristo regnava Anubi.

A distanza di un mese esatto dalla morte del leader sindacale i suoi collaboratori e amici (tra cui politici della sinistra, anche quella "radicale" ) hanno ricevuto l'invito per una messa in suo onore presso la Basilica di Santa Maria in Trastevere, officiante il cardinale Achille Silvestrini.

Gli amici si sono dapprima stupiti e poi hanno accettato di buon grado la messa.
Rina Gagliardi (deputata di Rifondazione Comunista e giornalista di Liberazione), ha detto che lei non crede, ma che "comunque la messa è stata molto bella" (estetica estatica in nome del compromesso storico ?).

Silvestrini , intervistato dal Corriere della Sera, ha detto che non importa come uno è in vita, l'importante è che ".... poi lassù dio ci accoglie".

Gli era andata male ai sacerdoti di Anubi con Luciano Lama, Pertini e Montanelli,che non hanno subito il passaggio in uno dei templi della Menzogna Globale (parenti più seri o rispettosi ?).
Gli è andata meglio con la moglie di Trentin, Michelle Padovani, giornalista francese ormai anziana. L' ex corrispondente di Le Monde, ha però assicurato che mai Trentin ha avuto ripensamenti sul suo ateismo.

Si è trattato quindi di una vera appropriazione indebita di memoria e vilipendio dei valori e della volontà di un defunto.
Ora ci proveranno anche con la Fallaci, orgogliosamente atea per tutta la vita, ma che avendo avuto la debolezza di chiedere e ottenere un colloquio con il papa, è stata subito presa in carico dai sacerdoti di Anubi per una prossima trasformazione in atea-convertita.

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