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Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

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mercoledì 25 luglio 2007

ADOZIONI

BELLA CORRISPONDENZA DI MANLIOK, CHE SOTTOSCRIVO AL 1000PER100
MI FATE SAPERE CHE NE PENSATE ?
ALBA

adozioni

24 Jul 2007

Quando in Italia qualcuno parla di coppie gay anche solo in modo puramente discorsivo oppure per approvare una cosa di per sé inutile come il registro delle unioni di fatto si alza sempre il cattolico impenitente (a volte magari è proprio un gay! Potere del pulpito...) che lamenta l'immoralità per una coppia gay di adottare un bambino.

Ovviamente il ragionamento pone subito sulla difensiva e si finisce per piangere miseria, per esempio un Dico o un Cus invece dei Pacs e del Matrimonio gay che sono invece la base della parità dei diritti.
Io mi sono scocciato da tempo della semantica del discorrere sulle questioni gay in modo schematico, laddove si riesca a parlare e non ti stiano massacrando di botte ovviamente, e preferisco andare subito all'attacco, a partire dagli imbelli omosessuali che ripetono a bacchetta le frasi della Binetti o dei Mastella.

Il ragionamento sulle adozioni è infatti del tutto sbagliato e va ripreso dalla coda perché il capo di quelli che mi leggono o mi ascoltano capiscano davvero quanto sia normale e necessaria una legge che permetta l'adozione anche alle coppie gay.

Partiamo cioè dal dato di fatto, meglio mostrato dalla nobile Giuseppina La Delfa presidentessa di Famiglie Arcobaleno, che gli omosessuali e le omosessuali, nonché i transessuali italiani, dei figli li tengono già (almeno 10mila secondo alcune stime) senza bisogno di aspettare permessi o leggi divine e li crescono con lo stesso amore di una famiglia del “Mulinobianco Mastella”, trovando difficoltà solo nell'ipocrisia degli altri genitori o degli insegnanti gelosi della felicità delle nostre famiglie Gblt.

Ma come? Gli omosessuali fanno figli?
Non pretendo che lo capisca la Binetti o B16 che ormai sono geriatrici, ma almeno voi che leggete le mie mail o il mio blog (
www.manliok.blogspot.com) spero vi ricordiate di Oscar Wilde e Virginia Woolf.
Il modo più semplice per un gay di crescere un figlio è infatti di innamorarsi di un bisessuale, che abbia avuto figli da una precedente relazione eterosessuale. In genere i giudici stabiliscono alla donna l'affidamento dei minori e così la maggior parte di queste famiglie arcobaleno sono al femminile. Il lesbismo della madre non è ragione sufficiente per negarne l'affidamento anche perché è tutto da dimostrare, mentre oggi che iniziamo a vedere affidamenti congiunti salutiamo sulle spiagge gay sempre più spesso degli splendidi marmocchi con due bellissimi padri, che permettono anche a noi povere zitelle maligne di giocare alla zia o allo zio amoroso...

Crolla all'improvviso, e siamo solo al primo punto, tutta l'arcaica retorica dell'affermazione: i Gay non possono adottare bambini! Intanto perché questa suppone sempre gay maschi e mai donne, ma si sa che i maschilisti anche se sono geneticamente femmine, vedono il mondo solo di un colore.

Quello della famiglia arcobaleno sorta dalle ceneri di una coppia eterosessuale fallita non è però l'unico metodo per i gay di avere figli. Molte donne ricche, spesso single, e molti uomini ricchissimi partono serenamente per la Francia la Svizzera o gli USA per ottenere un figlio geneticamente proprio grazie all'inseminazione artificiale eterologa o grazie all'utero in affitto. Mi pare che il Ministro della Salute abbia lamentato di recente la riduzione delle gravidanze in Italia e l'aumento dei viaggi all'estero facendo esultare la senile Binetti ignara che si stavano contando così proprio i figli dei vituperati gay...

Avere un figlio allora per i gay è la norma se il partner è bisessuale o se si è ricchi o meglio ricchissimi nel caso si parli di maschietti? Quello che conta è l'istinto materno o paterno, insomma il desiderio e la capacità di genitorialità e qualche risparmio con tanti zeri? Davvero no! E vi racconto ora altri due metodi semplicissimi e gratuiti, ma ne esistono altri sui quali mi sto ancora documentando.

Il primo è molto diffuso tra le ragazze, che durante la fase fertile del ciclo chiedono ad un amico, non necessariamente eterosessuale, di masturbarsi pudicamente nella stanza affianco e lasciare lo sperma in un contenitore sterile (basta un comune contenitore per le analisi delle urine, che è decisamente anche troppo grande). Le donne in un secondo momento useranno una pompetta sterile o il corpo di una siringa abbastanza lunga per introdurre meccanicamente il liquido inseminatore nella parte alta della propria vagina. Dopo un mese al massimo ci sarà il verdetto, ma l'operazione può essere ripetuta infinite volte, senza nessun particolare rischio a patto di rispettare l'uso di contenitori igienici e di non far passare molto tempo tra la produzione e l'uso, diciamo così, dello sperma.

L'altro me lo ha spiegato uno splendido uomo sui lidi di Gaeta mentre cercavo inutilmente di fargli la corte. Lo avevo visto anche altre volte accompagnare un bambino filippino: mi ha spiegato che per lui è stato facilissimo “adottare” il bambino perché lo ha semplicemente dovuto riconoscere lui, che non ne era certo il padre, senza obblighi matrimoniali nei confronti della ragazza madre, che in questo caso è rimasta comunque con lui per aiutarlo a crescere il figlio naturale! Questo metodo può apparire bizzarro ma non è raro: anche io mi ero vagamente offerto di riconoscere il figlio di una mia amica napoletana, che non aveva intenzione di rivelare la gravidanza non desiderata all'amante extracomunitario ormai lontano. La mia amica non ha mai pensato nemmeno per un secondo di procedere ad alcuna interruzione di gravidanza ed oggi tra lavoro e maternità è la gioia della famiglia ma anche del corpo di polizia che onora con il suo servizio. Insomma padri provetti senza provette cercate nell'elenco delle ragazze madri donne disponibili a dividere con voi le gioie della genitorialità: alla faccia della Binetti questo metodo ridurrà anche il numero degli aborti!

A questo punto ditemi voi, credete davvero che vorremmo adottare noi i figli delle colpe degli eterosessuali, quei pargoletti abbandonati dagli eterosessuali che le coppie eterosessuali non vogliono nemmeno più adottare se hanno compiuto i primi anni di vita? Sinceramente sappiamo farceli da soli, siamo bravissimi e nessuno ce li potrà togliere! Abbiamo solo il problema di rendere ereditaria anche la quota testamentaria del partner che non sia il genitore diretto del pargoletto amato, specialmente se la coppia in questione è borghese o operaia, come già mi è capitato di conoscere! Al momento nessuna legge nemmeno potenziale come questa del Cus Cus protegge i nostri e ribadisco NOSTRI pargoli dal perdere l'eredità ed altri diritti che non sto a citare come una casa sicura e una scuola accogliente durante la vita di questa famiglia arcobaleno, ma anche banali contratti d'affitto o piccolezze come i ricordi d'infanzia, tutti altrimenti persi o negati alla morte di uno qualsiasi dei due genitori conviventi. Per i figli dei ricchissimi, pazienza: si accontenteranno di metà di una grande fortuna che avranno comunque saputo condividere con qualcuna altro, ma a questi livelli la cura dei figli è spesso relegata alle badanti e gli affetti meticolosamente capitalizzati, come ci insegna anche la famiglia Agnelli.

Capite insomma quanto sia inutile che chiediate dei pareri politici a Valentino, Zeffirelli, Dolce o Gabbana che ne capiscono solo di fantasie al buio, di tagli e di cucito mentre di diritti e di doveri banalmente borghesi o operai ne hanno solo vagamente sentito parlare da parte dei loro stessi dipendenti, ai quali forse negherebbero volentieri anche i diritti acquisiti. Oggi infatti tutti i capitalisti moderni, a fronte dei loro lussuosi stipendi e delle strepitose buonuscite quando fanno fallire le aziende e ne vengono finalmente licenziati (perché da pensionati invece...), a fronte di privilegi inauditi magari anche come managers di aziende pubbliche o onorevoli di vario grado, stanno massacrando la famiglia italiana (quella vera cioè le coppie giovani di tutti gli orientamenti sessuali con o senza figli) giocando sulle risorse pubbliche e sulle pensioni...sulla precarietà del lavoro o sull'assenza di lavoro al Sud, che ci costringe al lavoro nero, alla prostituzione, a lavorare per la camorra o a dipendere dal nonno che non riesce ad andare in pensione o dalla nonna con la pensione sociale, qualunque sia l'orientamento sessuale...ma stiamo divagando...e la voglia di avere o adottare dei figli...

Terminiamo allora con una cesura: troviamo subito gli strumenti per proteggere le famiglie arcobaleno esistenti e future, quelle cioè con i figli dei gay delle lesbiche dei bisessuali e dei/delle transessuali ! Se poi gli Italiani diventeranno adulti e ci permetteranno di adottare anche quei bimbi rifiutati dalle coppie eterosessuali, ben venga, gliene sarà grata anche la vostra...

Strega Maligna
Manliok

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