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lunedì 4 giugno 2007

Piano straordinario per prepararsi al grande caldo in arrivo

Cari Amici,
c'è qualcono di voi disposto a dare una mano? Grazie per l'attenzione.
il presidente di AK

PIANO STRAORDINARIO PER PREPARASI AL GRANDE CALDO IN ARRIVO

Sulla base degli ultimi studi e delle ultime relazioni sui cambiamenti climatici a partire dal Summit di Nairobi sul Protocollo di Kyoto e sulle più recenti relazioni della Commissione Ambiente Europea a Parigi e dell’IPCC a Bruxelles, Accademia Kronos, da anni impegnata sul problema del Global Change attraverso le campagne nazionali “Bosco Italia” e internazionali “Un Bosco per Kyoto, profondamente preoccupata per l’attuarsi degli scenari negativi previsti dagli scienziati per il prossimo futuro, ha previsto due piani di intervento già a partire da questa estate. Piani d’intervento rivolti alla salvaguardia della vita dei cittadini e alla difesa dei boschi italiani. In questa sede approfondiremo il piano di evacuazione volontaria dal pericolo caldo.
La fine di maggio ci ha dato un assaggio di quello che avverrà tra giugno e settembre prossimi. Ondate di calore e persistenza dell’ anticiclone del Sahara ( al posto del tradizionale Anticiclone della Azzorre), fanno temere ad un estate ben più torrida di quella del 2003 che costò la vita in tutta Europa a 35.000 persone. Per questo motivo Accademia Kronos ha predisposto un piano specifico.



PIANO OPERATIVO “FUGA DAL CALDO”

Questo piano prevede due distinte fasi: una volontaria ed una di emergenza e,quindi, di evacuazione rapida.

Fase Volontaria - Ricerca di refrigerio

Si tratta di offrire, a chi ne sentisse la necessità per motivi fisici e psicologici, rifugi in alta montagna o in vallate alpine in Italia o all’estero: in Svezia e Finlandia. Il periodo di queste “vacanze sanitarie” è previsto a partire dal 15 giugno per protrarsi fino a tutto settembre di ogni anno.
Le zone in Italia predisposte ad accogliere i “fuggiaschi dal caldo” vengono scelte da Accademia Kronos, da organizzazioni di Protezione Civile, dagli Assessorati Sanità e Turismo delle regioni e comunità montane. Tutte queste località vengono inserite in un data base del portale di Accademia Kronos e di altra organizzazione che intende collaborare.
In questo caso vengono stabilite quote economiche standard – turistiche.
Le zone “di refrigerio” possono essere raggiunte: per la Svezia attraverso voli organizzati dalla SAS, in Italia con mezzi propri o, se in gruppo consistente, con pullman gran turismo (da noleggiare per l’occasione). Il tutto ovviamente verrà definito attraverso comunicati stampa specifici o attraverso il sito internet di Accademia Kronos.

Fase di emergenza

Nel caso di situazioni meteoclimatiche che possano seriamente minacciare la salute e la vita di cittadini sensibili (bambini, anziani, persone affette da patologie cardio-vascolatorie o bronco -polmonari), la Protezione Civile, il Ministero della Sanità, gli uffici regionali e provinciali competenti dovranno predisporre trasferimenti nelle aree individuate da Accademia Kronos con mezzi di trasporto idonei. Per l’Italia attraverso l’uso di pullman, per la Svezia e la Finlandia attraverso voli aerei speciali. Sono state individuate 5 zone di raccordo per i voli speciali: Palermo, Lamezia Terme, Roma Ciampino, Cagliari Elmas, Milano Malpensa.
In questo caso a seconda del reddito di ogni persona in fase di trasferimento le Regioni dovranno farsi carico di un contributo spese previsto dal 70% al 10%.

COSA SI INTENDE PER VACANZE SANITARIE

In Italia le persone che provengono da aree rischio calore vengono ospitate in strutture alberghiere, villaggi turistici, monasteri o ospitate in case di montagna private per un periodo minimo di 15 giorni e massimo di 3 mesi. Nei centri di raccolta dei “vacanzieri sanitari” i locali Enti Turistici o organizzazioni volontarie dovranno prevedere per queste persone momenti di svago e di informazione storica,naturalistica locale, attraverso escursioni, incontri serali, ecc.
All’estero queste persone troveranno ospitalità in villaggi turistici, alberghi e avranno una assistenza sanitarie e turistica adeguata, attraverso le organizzazioni locali.

IL CRITERIO DI SCELTA DELLE LOCALITA’

Non debbono essere necessariamente zone di alta montagna, l’importante che godano di un clima locale gradevole, senza eccessivo caldo durante il giorno e con temperature sotto i 20° di notte. Le località scelte debbono essere ben collegate con la viabilità ordinaria e con centri sanitari di facile raggiungimento. Ovvio considerare che queste zone debbono godere di vaste aree verdi, di boschi dove poter trovare refrigerio di giorno e poter fare lunghe e salutari passeggiate. Non servono alberghi di lusso, ma strutture dignitose costituite anche da conventi, scuole, ex colonie climatiche, abitazioni, ecc.
Importante assegnare ai volontari, alla protezione civile locale il ruolo di assistenza per tutti i “fuggiaschi del clima torrido”.

IL COINVOLGIMENTO DEGLI ENTI LOCALI

Soprattutto le comunità montane dovranno individuare le zone idonee e predisporre per l’ospitalità. Anche i comuni in maniera autonoma potranno valutare la possibilità di partecipare a questa importante iniziativa, cercando di sensibilizzare i propri cittadini per avere a disposizione posti letto per le persone in fuga dal grande caldo.

CHI PAGA?

Qui c’è subito da fare una distinzione: al momento possiamo trattare su persone e gruppi volontari e valutare in un secondo momento, ma sempre in tempi rapidi, la situazione dei veri e propri “rifugiati del clima”.
Per l’estate in arrivo, pertanto, le persone che chiederanno “asilo climatico”dovranno provvedere di propria tasca alle spese di soggiorno, a meno che enti regionali, provinciali, fondazioni, banche e quant’altro si faranno carico delle spese per i gruppi meno abbienti. Nella condizione dei gruppi volontari, dovrà essere cura degli enti che organizzeranno l’ospitalità, soprattutto Comunità Montane e Comuni, a calmierare i prezzi del soggiorno, trovando formule di prezzo “politico” sopportabile anche dai meno fortunati economicamente.
Per gli anni futuri la situazione dovrà essere regolarizzata con speciali norme regionali e nazionali.

LA PROCEDURA ORGANIZZATIVA

Al momento Accademia Kronos, ma a breve Atlantide e l’AICS, metteranno a disposizione dei numeri telefonici regionali e provinciali dove le persone interessate potranno telefonare per informazioni. E’ prevista la possibilità di avvalersi del numero verde 1500 messo a disposizione giorni fa dal Governo per le emergenze climatiche.
Nel Sito internet di Accademia Kronos, nel link Clima verranno indicate le località dove poter essere ospitati e le caratteristiche. Oltre a ciò continuerà l’informazione settimanale ( che già è in funzione) sulle previsioni meteorologiche e sui rischi calore.

GLI ENTI CHE CONCORRONO ALL’INIZIATIVA

Al momento sono: AICS, Atlantide e Accademia Kronos. Ci sono però prospettive per avere a disposizione altri enti di grande prestigio come l’ENEA, IL CNR e alcuni istituti universitari.


IL TEAM ORGANIZZATIVO

E’ formato da persone competenti di Accademia Kronos e da altro ente che vorrà collaborare, al momento questa è la struttura:
Franco Perlotto –Commissario responsabile operazione
Dario Urselli e Enzo Limpido – Coordinamento Turistico Italia e Svezia
Glauco Giacomelli – Responsabile sopralluoghi ospitanti
Bruno Mongiardo – Medico responsabile sanitario.



NOTA IMPORTANTE

Le sezioni AK, i circoli AICS, le cooperative impegnate nel settore ambientale e protezione civile, i soci ed amici capaci e sensibili, DEBBONO mettersi immediatamente in contatto con la provvisoria sede operativa per dichiarare la loro disponibilità a partecipare all’operazione.

Questo il riferimento telefonico: 0761.223480. e-mail : ak_viterbo@alice.it – la mattina dal lunedì al venerdì.

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