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La Diga delle Tre Gole, situata sul Fiume Azzurro nella provincia cinese dell’Hubei, non è soltanto una delle più grandi opere di ingegneria mai realizzate dall’uomo ma anche una struttura che incarna il complesso rapporto fra tecnologia e natura. Questo colosso dell’idroelettrico, in grado di generare fino a 22.500 megawatt di energia, provoca infatti un ‘effetto collaterale’ imprevisto: con una lunghezza di oltre 2,3 chilometri e un’altezza di 185 metri, il suo impatto ambientale si estende persino alla rotazione terrestre.
Secondo gli scienziati della Nasa l’enorme massa d’acqua contenuta nel bacino della diga, che può raggiungere i 39,3 miliardi di metri cubi, influenza la dinamica della massa terrestre. Sebbene impercettibile agli esseri umani, questa situazione rallenta la rotazione della Terra allungando la durata di un giorno di circa 0,06 microsecondi.
Il fenomeno può essere spiegato attraverso un principio fisico che avviene negli spettacoli di pattinaggio: quando una pattinatrice estende le braccia rallenta la sua rotazione poiché la distribuzione della massa influenza la velocità angolare. Allo stesso modo la massa d’acqua trattenuta dalla diga modifica la distribuzione del peso sulla superficie terrestre alterando la dinamica della rotazione.
Ma non solo: oltre al rallentamento della rotazione, l’accumulo di acqua nella diga modifica leggermente la forma del pianeta. La Terra non è solida al suo interno e per questo motivo non è una sfera perfetta ma un geoide. Questa alterazione della dinamica rotatoria provoca un ulteriore aumento del rigonfiamento all’equatore con lo spostamento dei poli geografici di circa 2 centimetri.
Anche se tali variazioni non influenzano direttamente la vita sulla Terra, rappresentano un esempio straordinario di come ormai le attività umane possano influenzare il nostro pianeta su scala globale.
Bisogna però considerare che anche alcuni fenomeni naturali possono avere impatti simili. Ad esempio, lo tsunami dell’Oceano Indiano del 2004 (con una magnitudo di 9,1) ha spostato una quantità di massa sufficiente a ridurre la durata del giorno di 2,6 microsecondi. Allo stesso modo il terremoto del 2011 in Giappone ha accorciato il giorno terrestre di 1,8 microsecondi. Tutti fenomeni rilevanti ma temporanei, a differenza di quello provocato della diga delle Tre Gole.
Sempre nell’ambito della ridistribuzione della massa che influenza la velocità angolare del pianeta dobbiamo anche considerare lo scioglimento dei ghiacciai provocato dal riscaldamento globale. L’aumento delle temperature contribuisce infatti a ridistribuire le masse d’acqua dai poli verso gli oceani, accentuando il rigonfiamento equatoriale e influenzando ulteriormente la rotazione del pianeta, anche in questo caso in maniera permanente: la durata del giorno potrebbe così allungarsi di 1,33 millisecondi per secolo.
Oltre agli effetti sulla rotazione terrestre, la Diga delle Tre Gole ha generato ulteriori controversie. La sua costruzione ha portato al trasferimento di oltre 1,3 milioni di persone, molte delle quali hanno perso non soltanto le loro case ma anche il loro patrimonio culturale, poiché decine di siti storici e archeologici sono stati sommersi. Inoltre, l’alterazione del flusso del fiume Yangtze ha avuto impatti significativi sugli ecosistemi locali con conseguenze per la biodiversità, inclusa la possibile estinzione di alcune specie acquatiche.
La Diga delle Tre Gole è quindi un simbolo del progresso tecnologico della Cina ma rappresenta anche una lezione sulla necessità di bilanciare le ambizioni umane con le limitazioni imposte dalla natura. Gli effetti sul pianeta, seppur minimi, ci ricordano che ogni azione su larga scala può avere ripercussioni inaspettate e durature. Progetti come la Diga delle Tre Gole evidenziano quindi l’importanza di una pianificazione sostenibile e consapevole. La scienza e la tecnologia devono essere accompagnate sempre da una profonda riflessione etica per garantire che le soluzioni innovative non compromettano il futuro del nostro pianeta.
di Massimiliano Fanni Canelles su Quotidiano La Ragione. 14 Gennaio
Dedico questo post a tutte le mie amiche di tutte le età, perché l'Epifania è la più antica vera festa delle donne, tutte le donne e di tutte le età.
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