L'esistenza stessa del regime islamico d'Iran è incompatibile con la libertà delle donne. La Repubblica Islamica d'Iran è uno Stato misogino, costruttore dell'apartheid tra i sessi e responsabile da tre decenni delle più odiose forme d'abuso, di discriminazione e di violenza contro le donne in Iran. Una società non può essere mai libera se le donne non sono libere. Senza il rovesciamento del regime islamico misogino, le donne non otterranno i loro diritti in Iran. La Repubblica Islamica deve cessare! Questo è il messaggio di Neda Agha Soltan, il simbolo della rivoluzione in corso in Iran; questo è l'assunto delle coraggiose donne che, in prima linea nelle proteste popolari, hanno affrontato il potere dello Stato Islamico negli ultimi sette mesi.
Trent'anni fa in Iran, l'8 marzo 1979, noi, donne amanti della libertà e uomini oppositori per la libertà, ci siamo sollevati contro i reazionari che venivano a prendersi il potere, ed abbiamo gridato "NO al velo obbligatorio!". Oggi, avendo dietro di noi l'esperienza dolorosa e sanguinante di tre decenni d'apartheid tra i sessi, di schiavitù di genere e di repressione continuata delle donne, noi dichiariamo ancora più chiaramente e ancora più forte, con la giovane generazione progressista d'oggi, che la Repubblica Islamica dev'essere rovesciata perchè è uno Stato misogino e perché è un regime di apartheid sessista. Noi diciamo che i dirigenti della Repubblica Islamica devono essere arrestati e giudicati per i loro crimini sistematici contro milioni di donne, come crimini contro l'umanità. Questo è il manifesto della rivoluzione in Iran.Con il rovesciamento della Repubblica Islamica, noi tenderemo una mano solidale a milioni di donne nei paesi sottomessi all'Islam, che sono prigioniere degli Stati e delle bande islamiste, degli adoratori dell'onore e delle tradizioni maschiste e scioviniste islamiche.
Oggi il sostegno alla rivoluzione in corso in Iran può e deve diventare un grande movimento internazionale. L'8 marzo è la giornata internazionale delle donne, che quest'anno porta il segno della solidarietà con le donne e il popolo dell'Iran nella lotta per rovesciare il regime islamico. Noi chiamiamo le militanti e le organizzazioni per i diritti delle donne a proclamare la loro solidarietà con il movimento delle donne in Iran, e a ricordarsi di Neda che è il simbolo del movimento rivoluzionario contro la Repubblica Islamica. Quest'anno l'8 marzo è la giornata della solidarietà con il popolo d'Iran per la libertà!
Noi pubblichiamo questo Manifesto della Liberazione delle Donne in Iran e chiamiamo tutte le militanti per i diritti delle donne e le forze laiche e progressiste a sostenere questo manifesto e a unirsi solidalmente con il popolo d'Iran nella lotta per il rovesciamento del regime islamico di apartheid sessista:
1--Rinvio a giudizio dei dirigenti e dei responsabili della Repubblica Islamica per crimini contro l'umanità, compresi i trenta anni dei più vili abusi, discriminazioni e violenze contro le donne in Iran.
2--Abolizione di tutte le leggi islamiche misogine e discriminatorie contro le donne, uguaglianza totale tra donne e uomini in tutti i campi, economici, politici, culturali, sociali e familiari.
3--Separazione totale della religione dallo Stato, dal sistema educativo e da tutte le leggi.
4--Abolizione della segregazione tra i sessi e dell'apartheid sessista
5--Proibizione della Sighe( "vendita delle donne" islamiche) e della poligamia; diritto incondizionato alla separazione ( divorzio) per le donne e gli uomini, abolizione di tutte le leggi che rendono subordinati i diritti civili delle donne ( come il diritto di viaggiare, di intrattenere relazioni sociali, di partecipare ad attività sociali) al permesso del marito, del padre o di un altro uomo della famiglia; uguaglianza completa tra le donne e gli uomini per i diritti e doveri riguardo alla tutela e al sostegno dei bambini dopo la separazione.
6-Abolizione del velo obbligatorio (hidjab); proibizione di hidjab per le bambine; libertà totale per quanto riguarda l'abbigliamento
7--Abolizione di tutte le leggi barbare come la lapidazione, la pena di morte, frusta /tortura ed altre punizioni islamiche
8--Libertà incondizionata di espressione, di protesta, di sciopero, di assemblea, di organizzazione e di costituzione di partiti
9--Liberazione immediata di tutte e tutti i prigionieri/e politici e di coscienza
10-Libertà di religione e di ateismo e libertà di critica della religione
Mina Ahadi
Mahin Alipour
Shahla Daneshfar
Maryam Namazie
22 janvier 2010
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che rischiano la loro vita per la libertà del popolo iraniano
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