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venerdì 2 luglio 2010

daFrancesco Zanardi: La giostra della pedofilia Vaticana, eccola qua.

E ora una commissione di inchiesta sui crimini dei preti pedofili.

Savona 01/07/2010.

Come già annunciato negli scorsi giorni lo sciopero della fame che aveva
come obbiettivo un dialogo con la Santa Sede è stato rimandato. In questo
momento la mia famiglia "Manuel" ha bisogno di tutte le mie energie, questa
famiglia  che abbiamo voluto con tutte le nostre forze, continuiamo a
volerla e merita tutte le nostre  energie e attenzioni.

Vorrei fare un punto della situazione che è emersa.

Tre mesi fa partì il progetto chiamato "Operazione cupolone" , questo
progetto consisteva nell'aprire un'indagine privata, su scala nazionale
utile a raccogliere prove sui crimini di pedofilia, l'indagine era mirata
non ad individuare le vittime, ma su quale fine facessero i sacerdoti
condannati in primo grado dalla giustizia italiana. Moltissime associazioni
italiane hanno collaborato e fornito dati utili per illustrarvi il panorama
che abbiamo ricavato.

È  agghiacciante già nel savonese, su scala nazionale si scopre che la Santa
Sede sta coprendo un vero e proprio vespaio di sacerdoti pedofili, sacerdoti
che continuano a commettere crimini. Di questi e mi riferisco solo a casi
nei quali esiste una condanna,  ci siamo limitati a raccogliere informazioni
dall'anno 2001, ovvero partendo dalla lettera "De delicti gravioribus"
mandata ai Vescovi di tutto il mondo dall'allora Cardinale Ratzinger, oggi
Papa. Questa lettera doveva essere custodita gelosamente in Curia, non
andava commentata ma solamente applicata.

Scopriamo che solo una minima percentuale di sacerdoti condannati hanno
fatto il carcere, la maggior parte sono stati fatti scomparire e tuttora
sono sacerdoti, continuano a lavorare con i bambini e anche se spostati di
regione, appartengono sempre alla Diocesi dove hanno ricevuto il sacramento.

Ho parlato anche con diversi Monsignori, i quali hanno risposto che "Il
soggetto è ancora sacerdote ma assolutamente non celebra la messa" . Credo
che questi Monsignori abbiano dimenticato che i sacerdoti non sono stati
condannati perché dicevano la messa, ma perché stupravano bambini.

Mi sono rivolto al Santo Padre, ai cardinali Bertone, Bagnasco, Sodano e ai
vescovi. Loro ufficialmente vendono l'impegno per risolvere questa vergogna.
Ma in realtà quando io ho scritto a tutti loro e ho proposto prove
schiaccianti, persino la registrazione del prete pedofilo, don Nello Giraudo
(non utilizzabili dalla giustizia civile in quanto prescritte) e ho
proposto anche prove non prescritte dal Codice Canonico, non ho ottenuto
alcuna risposta.

Di fatto appare molto chiaro che vertici della chiesa cattolica non hanno la
minima intenzione di collaborare, se volessero farlo non ci sarebbe bisogno
di parole, basterebbe dare alla magistratura i dossier che dal 2001 per
ordine dell'allora Cardinale Ratzinger sono stati sottoposti al segreto
Pontificio.

La giostra della pedofilia Vaticana, eccola qua.

Dall'estero la Santa Sede ha coperto in Italia sacerdoti condannati, alcuni
dei pochi nomi che posso rivelare: James Tully accusato da William Nash e da
altri seminaristi, nonostante la condanna il Vaticano decise l'immediato
trasferimento dagli Stati uniti all'Italia, è tuttora a piede libero. Joseph
Henn estradato in Arizona svanisce nel nulla, riappare a Roma nel 2005
presso i Padri Salvatoriani in via della Conciliazione, nei pressi del
Vaticano. Padre Yusef Dominic, inglese di origini pachistane rifugiato ad
Albisola (SV), fuggito mentre era in libertà su cauzione. Don Italo
Casiraghi parroco di Gordola, Canton Ticino Svizzera, dopo la condanna è
stato trasferito a Sesto Calende (VA).

Don Giorgio Barbacini, appartenente all diocesi di Savona, condannato in
primo grado nel 2004, nascosto in Svizzera e ora nuovamente nel savonese. Il
sacerdote non mai fatto un giorno di carcere. Nei suoi confronti la diocesi
di Savona non ha avviato nessuna procedura per la riduzione allo stato
laicale.

Né si hanno più tracce di padre Yusef Dominic, per qualche tempo nascosto
proprio nella diocesi di Savona.

Le dichiarazioni ufficiali del vescovo di Savona dicono che anche nei
confronti di don Nello Giraudo e stata avviata una procedura di riduzione
allo stato laicale. Nessuno ha mai visto però un documento. Probabilmente
dopo il caos verrà assegnato a qualche parrocchia in qualche diocesi lontano
da Savona.

La giostra della pedofilia eccola qua gira ancora.

La lista è lunghissima e questi Signori, a partire proprio dal Papa,
insultano tutti i credenti ed i sacerdoti che umilmente seguono Dio e lo
dimostrano nella loro missione che è la giustizia, non l'omertà.

I nostri politici, anziché essere sempre genuflessi al volere del Papa,
dovrebbero impegnarsi a fare chiarezza aprendo una Commissione
parlamentare d'inchiesta contro i crimini commessi dalle autorità
ecclesiasitiche.

Questa è la nostra proposta. E' ora di passare al'azione.
Vi ricordo l'incontro che si terrà a Verona il 25 settembre 2010 riservato
alle vittime dei sacerdoti pedofili, info francesco.zanardi@fastwebnet.it  o
info@lacolpa.it

Zanardi Francesco.
Portavoce delle vittime di Giraudo nel savonese,.delle famiglie delle vittime del Seminario di Savona, e con la collaborazione e il sostegno dei sacerdoti savonesi che hanno rotto il muro di omertà, non solo quelli noti ma tutti coloro che hanno collaborato alle indagini.
Le vittime dell'istituto Antonio Provolo.
Di "La Colpa" Verona 25 settembre 2010
Movimento nazionale "Il silenzio di un bambino potrebbe essere la voce del
pedofilo".
Movimento nazionale "Per un mondo migliore".
Movimento nazionale "Europa intervieni"

1 commento:

gianni toffali ha detto...

adesso abbiamo capito perchè il fustigatore della chiesa cattolica si è sbattezzato: mica perchè è stato molestato da un singolo prete, ma per il fatto che le sacre scritture (in particolare san paolo), il magistero e il catechismo della chiesa cattolica condannano le pratiche omosessuali!!! da sbattezzato, il neo inquisitore Domolo, può continuare a praticare la sodomia