dal gruppo Facebook
nache/09_febbraio_05/eluana_pm_indagini_2008220a-f37e-11dd-a8aa-00144f02aabc.shtml
http://www.corriere.it/politica/09_febbraio_05/bozza_decreto_legge_eluana_a43983e6-f399-11dd-a8aa-00144f02aabc.shtml?fr=correlati
intanto
Roma, 5 febbraio 2008
A partire dalle 18.00 di questa sera darò avvio ad un presidio davanti a Palazzo Chigi, che continuerà per tutta la notte, fino al Consiglio di Ministri di domani, per chiedere al Governo di rinunciare ad un decreto legge finalizzato a impedire che ad Eluana Englaro vengano interrotte le terapie, così come ella voleva, come la famiglia chiede e come la Costituzione e le leggi oggi consentono.
Alle 18.00, davanti a Palazzo Chigi, terrò una conferenza stampa per illustrare le ragioni di questa iniziativa.
Se qualcuno di voi può (se si trova a Roma) e vuole, può passare a darci man forte.
Grazie mille,
Benedetto Della Vedova
*
E dalle ore 18 del 5 febbraio il presidio va avanti, con Mina Welby, Rita Bernardini, Marco Pannella, Marco Perduca e molti altri, radicali e non solo radicali.
Intanto
SCRIVI ANCHE TU QUESTA LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
per inviarla basta un click: https://servizi.quirinale.it/webmail/
Caro Presidente Napolitano,
nonostante i suoi recenti richiami alla moderazione riguardo all’uso dei decreti legge, apprendo con ansia il comunicato del Presidente del Consiglio dei Ministri, col quale annuncia un provvedimento sotto forma di decreto legislativo, appunto, d’urgenza in materia di testamento biologico, volto chiaramente a bloccare l’esecuzione della sentenza della Corte di Cassazione, riguardo il caso della Sig.ra Englaro.
Mi chiedo se il Governo si renda conto che tale decretazione è in contrasto con l’art. 77 della Costituzione, vista l’indimostrabile natura di “straordinaria urgenza” e con l’art. 101 poiché si configura come una vera e propria censura politica di una sentenza definitiva, minando la base elementare di uno stato di diritto, la divisione dei poteri.
Scrivo a lei che è il Garante della nostra Costituzione, a lei che saprà di certo vigilare sulla deriva meramente decisionista di provvedimenti di questo tipo e preservare il potere legislativo del Parlamento, l’unico organo delegato dal popolo per rappresentarlo, cui spetta la sovranità della Repubblica.
Firma e città
AIUTIAMO MINA WELBY NELLA SUA BATTAGLIA !!
oggi 5 febbraio 2009ECCO IL DECRETO DEL GOVERNO "NO ALLO STOP ALL'ALIMENTAZIONE"
http://www.corriere.it/crohttp://www.corriere.it/pol
intanto
Roma, 5 febbraio 2008
A partire dalle 18.00 di questa sera darò avvio ad un presidio davanti a Palazzo Chigi, che continuerà per tutta la notte, fino al Consiglio di Ministri di domani, per chiedere al Governo di rinunciare ad un decreto legge finalizzato a impedire che ad Eluana Englaro vengano interrotte le terapie, così come ella voleva, come la famiglia chiede e come la Costituzione e le leggi oggi consentono.
Alle 18.00, davanti a Palazzo Chigi, terrò una conferenza stampa per illustrare le ragioni di questa iniziativa.
Se qualcuno di voi può (se si trova a Roma) e vuole, può passare a darci man forte.
Grazie mille,
Benedetto Della Vedova
*
E dalle ore 18 del 5 febbraio il presidio va avanti, con Mina Welby, Rita Bernardini, Marco Pannella, Marco Perduca e molti altri, radicali e non solo radicali.
Intanto
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Caro Presidente Napolitano,
nonostante i suoi recenti richiami alla moderazione riguardo all’uso dei decreti legge, apprendo con ansia il comunicato del Presidente del Consiglio dei Ministri, col quale annuncia un provvedimento sotto forma di decreto legislativo, appunto, d’urgenza in materia di testamento biologico, volto chiaramente a bloccare l’esecuzione della sentenza della Corte di Cassazione, riguardo il caso della Sig.ra Englaro.
Mi chiedo se il Governo si renda conto che tale decretazione è in contrasto con l’art. 77 della Costituzione, vista l’indimostrabile natura di “straordinaria urgenza” e con l’art. 101 poiché si configura come una vera e propria censura politica di una sentenza definitiva, minando la base elementare di uno stato di diritto, la divisione dei poteri.
Scrivo a lei che è il Garante della nostra Costituzione, a lei che saprà di certo vigilare sulla deriva meramente decisionista di provvedimenti di questo tipo e preservare il potere legislativo del Parlamento, l’unico organo delegato dal popolo per rappresentarlo, cui spetta la sovranità della Repubblica.
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