Vivere per la proposta di legge Eutanasia Legale

Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

mercoledì 7 maggio 2008

NOTIZIARIO GAYA CsF 7 MAGGIO 2008

NOTIZIARIO GAYA CsF
7 MAGGIO 2008

A MARIA ORNELLA SERPA
CHE CI HA LASCIATO IN SILENZIO
E CHE DAL SILENZIO HA COMBATTUTO

“come un albero maestoso le tue radici sono in me……”
“anche nella notte più buia il tuo ricordo sarà luce…”

“La tua vita come un fiore di loto è sbocciata nel pantano silenzioso…..
Come un fiore di Loto ci donasti a tutti coraggio, sorrisi e dignità…..
Con dignità hai vissuto fino all’ultimo tuo istante….
Nel silenzio e nel dolore ci hai lasciato…….
Il tuo sguardo è impresso in ognuno di noi e mai si cancellerà la sua memoria…..
Il tuo esempio di forza e di grandezza c’insegna quanto sia necessaria la libertà……
Grazie Ornella, per sempre sarai nei nostri cuori”

GAYA CsF
(lo staff e gli amici)


ALEMANNO E IL GAY PRIDE
Apprendiamo da un’intervista rilasciata oggi dal neo
sindaco di Roma Giovanni Alemanno cosa egli pensa del Gay Pride. Egli
afferma infatti di ritenerlo una forma aggressiva di manifestare il
proprio modo di essere ed è quindi contrario ad un evento di questo
tipo che, secondo lui, è una forma di esibizionismo sessuale tout
court. Il Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli, organizzatore del
RomaPride dal 1994, aiuta il Sindaco a conoscere una realtà che egli
evidentemente non conosce affatto. Da sempre il Gay Pride non è mai
stato e non sarà mai una mera “ostentazione sessuale”. Si tratta invece
di un momento di richiesta di diritti negati alle persone gay,
lesbiche, bisessuali e transgender, di un corteo pacifico, gioioso,
colorato e allegro e di rivendicazione politica al quale partecipano,
ogni anno di più, centinaia di migliaia di persone, quindi esattamente
tutto il contrario dei concetti di aggressione e ostentazione. Anche
quest’anno, il 7 giugno, il RomaPride sarà un corteo di civile
partecipazione che darà valore e risalto ai temi della libertà, della
laicità e della pari dignità per tutti i cittadini. Inoltre di un Gay
Pride non si discute in Consiglio comunale, in quanto esiste la libertà
di manifestare. Tutt’al più se ne possono discutere delle modalità
tecniche ed il patrocinio, che normalmente è oggetto dell’attività del
Sindaco e/o degli Assessori. Con le sua parole, probabilmente il
sindaco Alemanno dimostra che è in attesa di tale richiesta, che gli
sarà prontamente formulata.

Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
Rossana Praitano – Presidente
Segreteria Politica - Andrea Berardicurti
06/5413985 - 348/7708437



MATRIMONIO LESBICO IN OSPIZIO
Ruth Pogson, 83 anni, and Beth Aime, 79, si sono sposate ieri
davanti ad un piccolo gruppo di parenti e amici in un ospizio, la St.
Jude's Anglican Nursing Home di Vancouver, in Canada, dove vivono
attualmente. Sono entrambe due pretesse anglicane in pensione, e stanno
insieme dal 1995. Volevano sposarsi in chiesa, ma non è stato
possibile. E adesso hanno scelto il matrimonio civile, che è consentito
in Canada anche tra due persone dello stesso sesso, "per rendere legale
la realtà della nostra unione". Ruth, che è costretta su una sedia a
rotelle, ha detto: "Nella chiesa, il rituale è importante come i riti
di passaggio. E questo per noi è un rito di passaggio. E' una stagione
di vita interamente nuova. Cambia tutto". Beth non si arrende, vuole
sposarsi anche in chiesa. Dice che il parroco della diocesi di New
Westminster le ha promesso di chiedere l'autorizzazione al vescovo. Il
parroco, Peter Elliott, era presente alla cerimonia civile nell'ospizio
e ha dichiarato: "Sono felice che si siano sposate. Sono felice che
abbiano trovato felicità l'una nell'altra". Lo "scisma"
sulla questione
lgbt, nella chiesa anglicana, non è teorico o dottrinale: passa
attraverso concrete scelte e situazioni di vita, passa anche attraverso
Ruth e Beth. E quest'ultima ha detto ai suoi invitati nuziali: "Il
motivo per cui siamo qui riguarda la giustizia e riguarda il fatto di
trasformare una comunità in una comunità inclusiva invece di esserne
sempre ai margini. Siamo qui per la speranza di cambiare questo mondo
in un mondo in cui siamo tutti uguali". Ha ricordato che lei e Ruth si
sentono già sposate davanti a dio, e che questa non è la prima volta
che si sono scambiate i voti: quindici anni fa, hanno tenuto "un
piccolo servizio nostro" in una chiesa sul Lago Huron. Il loro viaggio
insieme non è stato facile: Beth si è sentita depressa e rifiutata
negli ultimi cinque anni, perché a causa del suo rapporto con Ruth le è
stato impedito di partecipare alle cerimonie religiose: "E' stata
dura.
Eravamo due sacerdote chiuse fuori dalla chiesa". Ma i brutti ricordi
adesso sono alle spalle. Non è mai troppo tardi per essere due lesbiche
felici.



IL MOVIMENTO GLBT DOPO LE ELEZIONI
Il movimento Lgbt dovrà interrogarsi in queste ore a Bologna e dovrà dare
dei chiari segnali di scelta e d’indirizzo politico a tutto il movimento
popolare nato dal Roma Pride 07.
Dopo il risultato elettore al Parlamento 2008 e dopo il grave atto subito
di compagni e dalle compagne del circolo di Cultura omosessuale di Roma
Mario Mieli questa diventa sempre più necessaria e sentita.
Il clima generale e che noi respiriamo nel Paese è molto
pesante nei confronti non solo delle solite minoranze (omosessuali e
Rrom) ma anche nei confronti di tutt@ quegli amministratori locali che
hanno sostenuto con forza e determinazione, politiche sociali volte all’
inclusione e al superamento delle diffidenze tra i popoli. Siamo
consapevoli, aggiunge CARLO CREMONA ( pres.Associazione i Ken) che il
percorso che abbiamo dinnanzi sarà certamente lungo e faticoso, come
sappiamo ed immaginiamo che, non saranno pochi gli ostacoli che si
frapporranno alla realizzazione dei nostri sogni. Noi non smettiamo di
sognare! Non ci siamo mai avviliti, nella nostra condizione di
minoranza non ascoltata c’é la nostra forza e certamente non cesseremo
di portare avanti le nostre iniziative o le nostre attività anche ora
che al Parlamento siede uno schieramento di centro e di destra e che
all’opposizione c’è un centro democratico. A questa leadership
rinnoviamo le stesse richieste che anni fa avevamo rivolto al
precedente Governo, con la medesima speranza ossia che si possano
riconoscere a tutti i cittadini pari dignità e reale uguaglianza di
trattamento. Riteniamo questa dei requisiti di libertà e di ragione
derivanti non solo dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
ma anche dei requisiti indispensabili e sanciti dalla nostra
Costituzione un luogo politico ancora vivo e vegeto. Chiediamo a tutte
le Istituzioni democratiche Parlamentari e locali, a tutte le
associazioni ed i sindacati, ai partiti politici ed ai singoli
cittadini e cittadine di non abbandonare le vittime del fascismo e del
terrorismo politico a se stessi. Esprimiamo solidarietà politica ma
anche disponibilità ai compagn@ del circolo Mario Mieli ritenendo tutti
i volontari delle associazioni LGT ( in particolare) degli eroi post
moderni che a prescindere da tutto e da tutti continuano il loro
prezioso lavoro sociale con la medesima speranza e con uk medesimo
impegno civile. Personalmente all’amica Rossana Praitano, a nome di
tutti gli amici di i Ken e di Napoli e del coordinamento GLT Campano (
Arcilesbica Napoli e M.I.T.) esprimo il nostro caloroso abbraccio
augurandoci un mondo sempre migliore e meno popolato di stupidità e di
violenza.

Ufficio stampa i Ken Via Toledo 210 80132 – Napoli
Carlo Cremona 3923887147 tel fax 0815519653


MANIFESTO UFFICIALE DELLA DESTRA RADICALE ITALIANA
(Come la Destra radicale si organizza socialmente nel nostro paese)
PROCLAMI E DELIRI VARI
Fratelli , Amici !
Un vecchio spettro si aggira per il mondo civile e le società
evolute moderne : la nuova destra ! La vera destra che si occupa
di organizzare le idee della politica non ha classi o categorie
privilegiate di riferimento che si fronteggiano in maniera evidente o
latente ; essa considera la società un corpo unico il cui nucleo
fondante le società, sono le famiglie che le popolano in un
dato territorio, avendo esse in comune la cultura , la lingua ,la
storia , le tradizioni ,la religione unica .La storia dei popoli della
terra non è una storia di lotta tra classi sociali, tra ricchi e
poveri, tra oppressi e oppressori,tra borghesi e capitalisti ! La
storia politica dell’uomo non deriva dall’ evoluzione astratta e
individuale di una scimmia che diventa umanoide e bisogna bloccare a
tutti i costi nei suoi istinti animaleschi con l’idea ugualitaria . La
storia politica dell’uomo iniziò quando un gruppo di famiglie in un
dato territorio si coalizzarono per meglio governarsi e difendersi . La
storia umana delle società civili organizzate politicamente, sia che si
analizzi civiltà primordiali , sia che si osservi società moderne, non
è mai stata una storia di classi in lotta tra loro, una guerra
latente tra oppressi ed oppressori , tra ricchi e poveri , piuttosto
si sono avute situazioni di ingiustizia nell’ambito sociale . In
queste società, invece, a un certo punto del loro grado di convivenza
e sviluppo,sia per influenze economiche ambientali sfavorevoli , sia
per questioni ideologiche alogene , sia per conflitti con altre società
organizzate, si è creato quasi sempre un livello di ingiustizia tra
i vari nuclei e ordini sociali, tanto da determinare condizioni
favorevoli a immani conflitti e guerre fratricide, interne ed esterne
,tra gruppi di membri in condizioni economiche opposte . Spesso si è
trattato di una degenerazione interna e sociale provocata dalla
perdita di valori morali a livello individuale che hanno portato ad
una rapida autodistruzione ,a una disgregazione famigliare , all’
anarchia sociale ,determinando condizioni di ingovernabilità e somma
ingiustizia dove gli squilibri nei rapporti di lavoro provocati dalla
nuova tecnica, è stata la miscela di nuove guerre, egoismi e conflitti
che hanno portato a ingiustizie sociali e salariali di tipo
economico. La conseguenza della perdita di valori all’interno di
numerose famiglie ha portato poi all’anarchia e alla lotta fra i
corpi sociali organizzati che sono come un mosaico unico in cui
non è possibile che le parti se ne distacchino in fazioni opposte
. La perdita della giustizia nel corpo sociale fu il risultato di
egoismi estesi basati sulla cattura di privilegi sociali, sulla sete
di potere famigliare o di clan , licenza nei costumi , invidia sociale ,
abbandono di valori della tradizione ,immoralità , libertà e autonomia
dai valori naturali della condizione umana legati a dei precisi
doveri morali dei singoli e delle famiglie . La nostra epoca non si
differenzia in nulla dalle altre epoche storiche se non per uno
sviluppo vertiginoso della tecnica che ha permesso l’acquisizione di
innumerevoli mezzi capaci di dare all’uomo infinite possibilità di
organizzazione e di venire incontro al costante aumento numerico
degli individui nelle società esistenti Offrendo così la possibilità
a tutti di migliorare lo sviluppo di vita con interscambi economici e
culturali . Tuttavia notiamo che la terra ha ancora moltissime aree
poco abitate e con una scarsa popolazione e come sia necessario che
sia popolata di più e in modo omogeneo, senza che determinati corpi
sociali, impadronendosi delle leve del governo mondiale , impongano
una loro libera morale autonoma rispetto al diritto naturale di tutte
le società umane esistenti . Già nella Cina ex comunista si
incominciano a notare gli effetti devastanti di una politica del
controllo selettivo delle nascite imposto alle famiglie ! Proprio
questa autonomia umana e politica nei confronti dei valori naturali,
è alla radice delle ingiustizie tra gli uomini e delle classi sociali
ancora oggi e porterà a uno sfacelo futuro se continuerà a essere
percorsa . La pecora nera che ha ribaltato e rivoluzionato popoli
interi creando squilibri e disordini mondiali non è stata una classe
particolare,quella borghese, sebbene molto attiva e trafficona, che
minacciava di volta in volta chi si frapponeva ai suoi traffici
commerciali . No ! La forza che ha capovolto interi sistemi sociali , è
stata una forza culturale che cercava l’autonomia morale e aveva solo
di riflesso l’obiettivo di mettere fine alle ingiustizie sociali !
Essa partiva da molto lontano proponendosi dapprima come nuova forza
morale e poi come forza rivoluzionaria per un nuovo ordine utopico
tutto terreno,basato sul calpestamento dei valori morali che solo l’
uomo possiede ! L ‘obiettivo era consegnare tutto nelle mani di uno
stato assolutista e padrone della vita pubblica e privata dei cittadini
con la scusa ugualitarista . Ai piccoli padroni sostituire uno più
forte di tutti con il pugno di ferro e onnipotente. In una parola ,
dovunque, oggi, ha preso il potere l’ autonomia morale dei singoli o
di uno stato onnipotente , hanno spezzato senza pietà tutti quei
vincoli che legavano i nuclei famigliari agli altri nuclei ,a un
sistema sociale , alle unione dei singoli tra di loro . In altre
parole, l’autonomia morale frutto dell’ egoismo individuale , ha
modellato il mondo a sua immagine e somiglianza creando continui
bisogni e illusioni di una falsa libertà che diventava un fattore
disgregativo sociale . Gli eroi rivoluzionari e anarchici erano gli ’
uomini liberi da impegni morali che avrebbero dovuto assicurare la
giustizia alle masse di oppressi e sottosviluppati nel campo sociale .
Ma un eroe che non ha impegni morali del tipo: “non rubare !” potrà
mai ergersi a guida di chi non deve rubare sul piano pubblico e sociale
? Così il proletariato non è quell’essere nuovo venuto da un altro
pianeta ; un essere incontaminato perché senza interessi e proprietà,
che ha solo bisogno di appropriarsi dei mezzi di produzione per godere
anche lui del paradiso economico del vecchio borghese . Il povero non
è altro se non il frutto di mille ingiustizie sociali dovute in parte a
se stesso, in parte al sistema sociale , in parte a condizioni
ereditarie avverse e non facilmente controllabili . Così quando un
individuo si ubriaca o si droga o delinque e non lavora , solo in
parte si può colpevolizzare il sistema sociale vigente , qualunque esso
sia . Anzi il sistema sociale deve farsi carico di assicurargli un
livello minimo di esistenza secondo la sua dignità umana ,ma non
giustificarlo nelle sue deviazioni morali che vanno punite senza
pietà e senza sconti di pena ! Abbiamo visto come gli ultimi
rivoluzionari chiamati comunisti ,in realtà non avevano solo l’
obiettivo si eliminare a loro modo le ingiustizie sociali evidenti in
determinati sistemi sociali per creare utopiche società di eguali ;
essi capivano che bisognava sempre rivolgersi contro l’autorità
deputata a garantire l’ordine e la sicurezza e lo sviluppo di tutti
perché questa garantiva sempre un certo sistema morale atto a impedire
a chiunque di delinquere . Essi, quindi, non solo hanno sempre
contestato il potere garante dell’ordine ,un potere naturale ,ma dopo
che lo hanno ottenuto , non hanno eliminato nessuna ingiustizia
prefissasi, se non facendo tabula rasa delle forze esistenti ; hanno
solo agito alla radice cercando di rovesciare il diritto naturale su
cui si basava ogni rapporto sociale degli esseri viventi sulla terra.
In questa opera di demolizione dei valori morali naturali nel campo
sociale in cui mascheravano il desiderio di una società più giusta,
di eguali, da attuare facendo tabula rasa delle altre classi , essi
hanno avuto come alleati, indiretti o diretti, gente cristiana e
anarchici ugualitaristi , con gli stessi obiettivi politici perché
questi volevano realizzare sul piano sociale quello che solo sul piano
della fede o religioso essi potevano ottenere . Il loro obiettivo
sociale non era il bene comune dei singoli e delle famiglie e
garantire lo sviluppo di tutti con la giustizia divina ; il loro
obiettivo era di ordine religioso-spirituale, quindi utopico , in cui
confondevano i valori del diritto naturale che presiede al bene comune
di uno stato , alle visioni evangeliche che doveva portare tutti all
‘egualitarismo livellatore , credendo cosi di eliminare l’ingiustizia
sociale . Ma una dottrina di salvezza basata sul perdono individuale
non poteva diventare una dottrina sociale di giustizia ! Per fare
questo molti di essi arrivavano a rinnegare anche il Vecchio Testamento
! Quindi, nella distruzione di ogni ordine naturale essi avevano come
alleati e portaborse cristiani spirituali che proponevano il vangelo
sul piano sociale invece che come dottrina di salvezza dal peccato.
Molti di questi acquasantieri dell’egualitarismo, fautori di un
progressismo evoluzionista o naturalista della storia della salvezza ,
divennero Presidenti di Azione Cattolica,Presidi , Rettori di facoltà
teologiche e laiche , Cardinali, filosofi cristiani ,grandi umanisti ,
preti telepredicatori e pedagogisti ,pacifisti ecologisti , infine papi !
Così come nel medio evo molti di questi paladini dei poveri si
ribellavano alle varie ingiustizie sociali in nome di problemi
teologici, contestando l’autorità ecclesiastica che garantiva l’ordine
sociale , oggi chiedevano la rivoluzione in nome di false teorie
economiche che avevano come fine sempre utopie di stampo religiose.
Molte di queste utopie sono realizzabili solo a patto che si esca fuori
dalla società naturale o che la si stravolga con una rivoluzione che
non risolverà mai il problema della giustizia sociale in quanto sono
sbagliate le loro premesse . La famiglia infatti non è un retaggio
dello stato borghese, ma il nucleo sul quale ruota tutto il sistema
politico di un popolo . Nella storia ebraica abbiamo gli anziani e i
patriarchi che decidevano la politica generale ,nell’antica Roma
abbiamo i Pater Familias e i Senex , in Grecia abbiamo i nobili a
decidere della cosa pubblica ,ma una nobiltà e onore che derivava
dalla fedeltà alla legge naturale . La destra, quindi , è quella forza
che opera per bloccare ogni movimento rivoluzionario dei valori morali
fondamentali che le forze rivoluzionarie vorrebbero gettare nella
polvere ,quindi è conservatrice e reazionaria ,ma non per fini di
mero potere economico ed egoistico . La destra è democratica se la
maggioranza si adegua ai valori naturali , ma è spietatamente
antidemocratica se con il falso buonismo e umanesimo pacifista e
sociale , cerca di calpestare la giustizia venendo a patti con le
forze demolitrici dei valori morali che legano la società e le
famiglie con vincoli irremovibili , minacciando il loro bene comune .
La destra è anche rivoluzionariamente violenta se la situazione è
troppo compromessa sul piano morale ! Per la destra l’essenziale della
politica non è la questione della proprietà privata o proprietà
sociale o di un’ utopico egualitarismo che darebbe la dignità a tutti ,
anche all’assassino e al ladro, ma l’essenziale è la giustizia
giusta nel corpo sociale in quel mosaico di famiglie e di gruppi o
federazioni o corpi sociali che formano una società e uno stato ; è
una questione di valori morali da far rispettare a tutti in forma
uguale ! La destra quindi cerca di individuare quei politici , quegli
uomini non disposti a svendersi sulle pubbliche piazze per ottenere il
voto di più gente possibile da ripagare poi con favori economici .
Essi hanno un percorso preciso da seguire ; un percorso morale che
conoscono tutti . Applicare con la bilancia e con la spada il diritto
naturale !
Questo diritto naturale di cui parla la destra , non è la
morale evangelica che è un optional dei fedeli e dei discepoli del
Regno a livello personale , ma una legge universale che riguarda tutte
le categorie sociali e tutti popoli della terra .La destra è per la
legge universale naturale ! La destra se parte da certezze , queste
non derivano dalla presunzione di avere individuato una classe che
salverà finalmente il mondo e l’umanità,perché queste certezze non
sono opinioni umane derivate da infallibili analisi economiche e
sociologiche che ci autorizzano a rivoluzioni immani , ma parte da
certezze che vengono dall’Alto, quindi non sono opinioni di tizio e di
caio o di una scuola filosofica di pensiero , ma sono certezze
superiori , le uniche che possono salvare l’umanità .
Uomini di vera destra di tutto il mondo unitevi !
Ufficio Presidenza della Destra Italiana
3 Maggio 2008
INOLTRATO DA destraradicale@yahoo.it -
a: c.augias@repubblica.it
INVIATO DA c.augias@repubblica.it




"AMORE
CIVILE"PER LA RIFORMA DEL DIRITTO DI FAMIGLIA
Nell'anniversario del referendum sul divorzio studiosi e associazioni
si confronteranno sulle nuove famiglie, convivenze e relazioni affettive
Il prossimo sabato 10,
11 e 12 maggio si terrà a Roma la conferenza "Amore civile", prima
parte di un evento di tre giorni sulle nuove forme di convivenza e
relazioni affettive, per la riforma del diritto di famiglia.
http://www.
radioradicale.it/amorecivile
Il 12 maggio (2007) scorso, in contemporanea al Family Day, nell'ambito
della giornata per il "coraggio laico",si è svolto a Roma un Convegno,
promosso dall'Associazione Luca Coscioni per
la libertà di ricerca scientifica e da RadioRadicale.it, dal
significativo titolo "Il mito della famiglia naturale: la rivoluzione
dell'amore civile". Il convegno ha rappresentato l'occasione per
rendere esplicita una nuova prospettiva culturale con cui guardare ai
tanti volti assunti dalle famiglie e dei legami affettivi, incentrata
sul concetto di "amore civile". Amore civile significa mettere al
centro non la forma, ma la qualità delle relazioni affettive.
Amore civile è l'antidoto all'amore fatale come passione travolgente
assoluta incapace di risconoscere l'autonomia dell'altro.
Amore civile è convivenza basata sui criteri della democrazia, del
rispetto e del dialogo.
Amore civile è anche accoglienza delle diversità, riconoscere che oggi
la famiglia è composta da tante "diverse normalità", e che in
questo è rintracciabile la sua vitalità e ricchezza.
Significa rivendicare che amore non è sinonimo di riproduzione, e che
la civiltà dell'amore richiede sforzo, consapevolezza e anche aiuto,
non il baratto di tutele in cambio di imposizioni di una morale di stato.

Il successo della manifestazione e la qualità dei suoi contenuti hanno
fatto maturare tra i partecipanti l'idea di approfondire e rendere
permanente la conferenza, dando vita a una campagna per una riforma
globale del diritto di famiglia, in grado di completare l'opera
iniziata nel 1975, con la rivoluzionaria legge n. 151 del 19 maggio.
Al centro della conferenza saranno temi come le unioni di fatto e
omosessuali, il divorzio breve, la mediazione familiare, la parità tra
figli nati fuori e dentro il matrimonio, le adozioni e l'affido, la
violenza dentro le mura domestiche, le nuove forme di convivenza.
Con l'elaborazione di un progetto globale, che tenga conto dell'essere
umano nella sua complessità, si spera di superare una perversa dinamica
per la quale negli ultimi anni mentre le forze conservatrici,
riproducendo vecchi schemi di conflitto tra "ragione e religione", si
sono mobilitate compatte sotto le parole d'ordine del diritto naturale
e della tradizione, le forze laiche, secondo un'illogica ottica
"corporativa", hanno agito divise intervenendo di volta in volta solo
per difendere le singole "categorie" (gli omosessuali, le donne, le
coppie di fatto, le coppie sterili) colpite da istanze integraliste.
Nell'ottica della trasformazione della Conferenza del 12 maggio in un
Tavolo per la riforma globale del diritto di famiglia, abbiamo deciso
di riconvocarci ampliando la platea dei partecipanti alle associazioni
direttamente impegnate su queste istanze.
La conferenza "Amore civile" si terrà a Roma il prossimo 10, 11 e 12 maggio.
Speriamo che vorrai essere tra i partecipanti di questo importante evento,
che cade significativamente a pochi giorni dall'insediamento del nuovo
parlamento.
I lavori della conferenza saranno così articolati:
Sabato 10 maggio 9,30-19 – Convegno Sala delle conferenze Piazza Monte Citorio
n.123/a
ore 21 - proiezione e dibattito sul film "Ti do i miei occhi"
Salone dell'Associazione Luca Concioni Via di Torre Argentina 76, 3°
piano.
Domenica 11 maggio 9-14 - Assemblea aperta con relatori e
partecipanti Salone dell'Associazione Luca Concioni Via di Torre
Argentina 76, 3° piano.
Lunedì 12 maggio ore 12 – Conferenza stampa di presentazione dei risultati
della conferenza..
Marco Cappato (segretario Associazione Luca Coscioni) -
Rita Bernardini (segretaria Radicali Italiani) -
Sergio Rovasio (segretario associazione "Certi diritti") -
Diego Galli (responsabile RadioRadicale.it) -
Diego Sabatinelli (segretario Lega italiana per il divorzio breve).
Diego Galli Responsabile del sito internet Radio Radicale
Via Principe Amedeo, 2 00185 Roma
Tel (+39) 06 488781
Cell (+39) 347 0918518
Email
diego.galli@radioradicale.it
http://www.radioradicale.it


IL GIOCO DELLE TRE CARTE ALL'ONU
Non avrei voluto fare commenti circa il discorso che il capo di stato
vaticano ha tenuto all’ONU ma, come tutti sanno, “un bel tacer non fu
mai scritto”. Credo che pochi nutrissero dubbi sul fatto che la
presenza di B16 fosse finalizzata a portare anche in quel settore la
voce del confessionalismo, però (dato il contesto) ci si sarebbe
aspettata quanto meno si una linea di coerenza più solida, anziché
arrivare a riproporre anche nella suddetta sede il solito “gioco delle
tre carte” che nel nostro paese è già riuscito a condizionare la classe
politica oltre ogni limite di accettabilità.
Due sono i punti più inquietanti dell’intervento papale (non che gli altri
non lo siano, ma preferisco soprassedere) : il primo è costituito dalla
questione ritrita e ricotta della “espressione pubblica delle
religioni” che (per chi non lo ricordasse) è stata inserita anche nello
statuto del PD. Orbene : secondo il Sig. Ratzinger le religioni
avrebbero diritto ad un’espressione pubblica, ma senza spiegare
esattamente cosa egli intenda con tale terminologia. Allo stato
attuale, almeno nei paesi democratici, nessuno ha mai negato l’
espressione pubblica di una religione (fintanto che questa viene intesa
come rispetto di quanto contenuto all’art. 18 della Dichiarazione
Universale), ma se per espressione pubblica si intende “espressione
istituzionale” (nel senso che la voce di un rappresentante religioso
diventa legge per tutti) forse il “buon Joseph” dovrebbe rivedere le
sue posizioni insieme a chi gli fa eco, perché attraverso tale
interpretazione della cosiddetta “espressione pubblica” si pretende di
fatto di istituire la teocrazia. Personalmente come “non credente
militante” mi sono sempre battuto per la libertà di espressione della
“concezione del mondo” che rappresento, ma non ho mai preteso di
imporla come verità istituzionale che tutti (anche i credenti)
dovrebbero rispettare. Posso aver chiesto il rispetto di una
convenzione stabilita per legge o per costituzione (questo sì), ma non
ho mai preteso di imporre agli altri le mie convizioni a-religiose
(chiedere l’esposizione nei luoghi pubblici dell’emblema della
Repubblica Italiana al posto del crocifisso, non significa imporre l’
ateismo o l’agnosticismo a tutti, come qualcuno vorrebbe far credere,
ma solo rispettare la laicità dello stato). Se tutti gli uomini nascono
uguali, non si può pretendere libertà di parola invocando l’art. 19
della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e poi cercare (in
virtù del proprio diritto canonico) di vedere imposte a tutti le
proprie convinzione religiose negando a chiunque il diritto di
dissentire ed ignorando così l’art. 30 dello stesso documento. Se tutti
gli uomini nascono uguali, non si può pretendere di fare le vittime
accusando gli altri di violare la propria libertà di espressione,
quando con quella libertà di espressione si negano di fatto le libertà
agli altri. Se tutti gli uomini nascono uguali, non si può chiedere per
se stessi il rispetto di un diritto richiamato da un articolo e poi,
una volta ottenuto, si negano agli altri i 29 rimanenti articoli
sanciti dalla stessa convenzione che viene invocata. Ed ecco che (quasi
per induzione) arriviamo proprio al secondo punto invocato dal teocrate
: il rispetto dei diritti umani ! Per chi non lo sapesse (o non lo
ricordasse) il Vaticano è uno dei pochi paesi al mondo che non ha mai
riconosciuto la Dichiarazione Universale. Ora però il suo capo di stato
si reca all’ONU a invocarne il rispetto. Non basta, egli aggiunge
(parole testuali riportate su REPUBBLICA) : “Ogni Stato ha il dovere
primario di proteggere la propria popolazione da violazioni gravi e
continue dei diritti umani … “. Cosa farà quando tornerà a casa ? In
qualità di capo di uno stato in cui si verificano “violazioni gravi e
continue dei diritti umani”, inizierà a esercitare pressioni su se
stesso ? Si metterà davanti ad uno specchio in un monologo da
“scenografia shakesperiana” tentando di convincere la sua metà oscura
(che molti hanno ironicamente raffigurato nell’imperatore Palpatine)
che in fondo anche gli altri hanno diritto a credere in quello che
vogliono e che in fondo i governi di tutti i paesi (dovendo governare
su genti di ogni cultura e religione) dovrebbero varare leggi non
ispirate a dottrine religiose (dottrine che chiunque è però libero di
rispettare nel proprio privato) e che anche lui dovrebbe fare la stesa
cosa in quei 40 ettari di cui è monarca, mentre l’oscura figura dall’
altra parte lo incita a sterminare i nemici della fede come gli atei,
gli omosessuali, gli abortisti o gli scienziati ? Parlando dal punto di
vista umano, provo pietà per un personaggio del genere che è costretto
ad arrivare a simili espedienti dialettici di bassa lega e ad
arrampicarsi sugli specchi al fine di invocare il contrario di ciò che
egli stesso propina, per non tentare neanche per un istante di
rimettersi in discussione, prigioniero com’è del suo ruolo e di una
dottrina a cui ha deciso di votare in modo acritico tutta la propria
esistenza.
INVIATO DA Francesco Paoletti - UAAR Roma



INTERVISTA ESCLUSIVA DI BABILONIA AL CAPITANO DELLA VOLLEY ROMA LUIGI MASTRANGELO

“I CALCIATORI COME FIGHETTI. SE MI INVITANO VORREI ESSERE IN PRIMA FILA
AL GAY PRIDE”.
Da Mottola, piccolo paesino pugliese, alla sfolgorante
carriera nella pallavolo per la Roma Volley, Luigi Mastrangelo, detto
"Maestro" è la nuova icona gay. Niente più Carrà o Mina o i
calciatori
stile Kakà, gli omosessuali, al pari delle donne, hanno decretato che
l'uomo che si porterebbero volentieri nel talamo amoroso è l'adone
Gigi
Mastrangelo, classe 1975. Il pluricampione europeo e mondiale, col
desiderio di qualche oro anche a Pechino, rilascia al mensile Babilonia
una intervista esclusiva, parlando molto di sport e omosessualità e,
naturalmente della sua passione per la pallavolo. Ma se non avesse
fatto il giocatore? «Avrei scelto di fare il poliziotto, per fare
pulizia di tanta delinquenza». Babilonia interroga il campione sul
problema a dichiararsi omosessuali nelle varie discipline sportive,
per paura di essere emarginati. «Non capisco perché i gay debbano
avere difficoltà a dichiararsi. Non siamo aperti abbastanza. All'estero
non è così. In Inghilterra o in Germania, per esempio, le cose sono
molto più limpide e cercano di combattere l'omofobia anche nello sport.
Sì, non dovrebbero avere alcuna paura. Poi forse in Italia sarebbero
criticati, ma questo è un problema di chi lo critica, non certo di uno
sportivo gay», risponde Mastrangelo. Proseguendo nell'intervista a
Babilonia, Mastrangelo, racconta di quanto gli piaccia essere la nuova
icona gay: «Ho tanto amici gay. Non ho nessunissimo problema con loro,
anzi. E poi ho un cugino omosessuale». Ma, quelli della sua squadra,
l'allenatore? «Forse qualche invidia per il fatto di essere così
apprezzato per il mio aspetto sia dalle donne che dagli uomini. Sono
contento perché credo faccia bene alla pallavolo, visto che non è
conosciutissima. Proprio per questo non pensavo di diventare un sex
symbol per le donne. Gli uomini però mi hanno sempre dato più
soddisfazioni. L'ho capito anche e soprattutto attraverso le mie
amicizie con i gay. Apprezzano di più la fisicità». Mai ricevuto
"avances"?, chiede la storica rivista omosessuale. «Sì, anche da
amici», risponde il campione. Poi, Mastrangelo dice la sua sui
calciatori: «Quasi ogni domenica muore una persona per il calcio. E
questo è terribile. Inoltre mi dà fastidio la sovraesposizione dei
calciatori: sempre ricercati. E poi hanno tutti le sopracciglia
rifatte. Le trovo molto poco maschili». Non dimentica Pechino,
Mastrangelo e a Babilonia dichiara: «Mi rendo conto che c'è un problema
politico e umanitario. Se me lo permettessero metterei il fazzoletto
bianco. So che tanti atleti hanno paura ad andare ed è una cosa
assurda». Sulle adozioni gay è ancor più incisivo: «Penso – dice
Mastrangelo – che due omosessuali possano crescere un bambino
benissimo. Non ci trovo niente di strano. E' strano piuttosto il fatto
che non sia permesso». Parteciperebbe, anche come testimonial al Gay
Pride? «Sì. Accetterei volentieri. Mi invitate?», risponde con un bel
sorriso a Babilonia. «Dopo quelli che mi procura mio marito, gli
orgasmi che mi dà Zapatero sono i migliori». Esordisce così, Pedro
Zerolo in una intervista rilasciata al nostro mensile, dopo mesi di
contatti e paziente attesa. Zerolo, ispiratore del matrimonio gay, 48
anni portati con effervescenza, gode della stima e fiducia personale
del premier spagnolo: «Insomma Pedro, dopo tutto il polverone che
abbiamo creato, quando ti sposi?», ebbe a dirgli dopo l'approvazione
della legge. Zerolo si racconta e narra della Spagna; della sfida
contro l'ingerenza dell'episcopato clericale e anche dell'Italia:
«Ho
avuto un fidanzato napoletano. La politica italiana ha un deficit di
progetti». Suggerimenti? «La società si deve mescolare, aprire le porte
alla diversità. C'è bisogno di una società meticcia, meno arroccata.
Per prima cosa l'Italia si deve liberare della pesantissima ingerenza
vaticana», è la risposta di Zerolo all'inviato di Babilonia. Ed essendo
Pedro un avvocato, dà un bel suggerimento a quanti vorrebbero sposarsi
in Spagna ed essere riconosciuti nel nostro Paese.
INVIATO DA
mcirrito.babiloniamagazine@gmail.com


LA FILOSOFIA DELLA PANSESSUALITA'
(traduzione) di Peter Boom
La Teoria della Pansessualità (comprendente tutte le tendenze sessuali
dell’uomo, siano esse occasionali o permanenti) è basata sull’osservazione
dei fenomeni naturali ed è un argomento di ricerca riconosciuto dalla
sessuologia mondiale. La Teoria si propone di far superare i correnti
"pregiudizi" spesso causa di disordine, emarginazione ed esclusione nella
società contemporanea.
Chiunque può esser nato con specifiche tendenze sessuali
o può svilupparle successivamente e, se non dannose socialmente, non
dovrebbe reprimerle. La nostra sessualità, come i nostri sentimenti,
può risvegliarsi in una scala di intensità e modi verso persone di
qualsiasi sesso, età ed aspetto, vive, morte o immaginarie, verso
animali, cose e verso noi stessi. Laddove il sesso viene considerato
"peccaminoso" possono crearsi conflitti interni, esterni e fobie.
Considerato che tutti gli stimoli vengono dalla natura, ed essendo noi
parte di essa, non siamo in grado di eluderli. Se una certa tendenza
sessuale emerge, sicuramente le risultanti necessità e risposte sono
anch'esse naturali e parte di un processo subconscio.La storia e
l'antropologia raccontano l'infinita variabilità del comportamento
sessuale: la libertà di vivere il pansessualismo può certamente
sciogliere alcune nevrosi, inutili sensi di colpa e di vergogna.
Sarebbe sufficiente accettare la nostra ed altrui sessualità con
maggiore apertura mentale per placare l'ansia causata dal credere di
aver commesso un "peccato". In effetti la Teoria della Pansessualità
aiuta a comprendere le numerose vie sessuali presenti o latenti in noi
per accettarle e viverle con intelligenza, responsabilità e gioiosa
naturalezza.
Peter Boom: http://digilander.libero.it/pansexuality




GIORDANO BRUNO la ragione è laica
Conferenza e pubblico dibattito con Maria Mantello,
saggista, prof. di Filosofia e Storia
Introduce e coordina: Maria Barbalato, Generoso Procaccini editore.
Giovedì 15 maggio 2008, ore 18.00 LIBRERIA RINASCITA Via Prospero Alpino, 48 –
Roma (Circonvallazione Ostiense). Ingresso libero…
Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno”
Union Mondiale des Libres Penseurs International Humanist and Ethical Union
Sezione di Roma: Via Aldo Manuzio, 91 -00153 Roma tel: 3297481111 -
e.mail: liberopensiero.giordanobruno@fastwebnet.it
www.periodicoliberopensiero.it

CONEGLIANO GAY
CIRI CECCARINI OSPITE D’ONORE ALL’APERTURA DEL CIRCOLO SHAKE
Saranno il cantautore riminese Ciri Ceccarini (www.myspace.com/ciriceccarini)
e il suo singolo “Sono ciò che sono” gli ospiti d’onore della giornata
di festa organizzata dallo Shake, il neonato circolo gay di Conegliano
Veneto per il prossimo sabato 10 maggio 2008.
Ceccarini arriverà a Conegliano alle 10,30 per la
conferenza stampa in programma presso la sede del circolo, in via
Settembrini 135 durante la quale Ciri darà il benvenuto agli ospiti
salutando il presidente e tutti gli amici del circolo Shake. Durante l’
incontro con i giornalisti e i cittadini di Conegliano Veneto sarà
possibile ascoltare il brano “Sono ciò che sono”, brano in cui il
giovane Ciri ha unito il coraggio della denuncia alla voglia di libertà
per le persone gay. Ciri Ceccarini tornerà quindi in scena a mezzanotte
alla discoteca Gold a Godega di S.Urbano in via Leonardo Da Vinci 4
dove, affiancato dalla vocalist veneta Simona Tedeschi e dalle
splendide movenze della ballerina mediorientale Fatima,proporrà un’ora
di musica live con i brani più belli del suo variegato repertorio. Ciri
Ceccarini, ventotto anni, è un famoso showman e trasformista romagnolo.
Assieme alla dote istrionica che lo ha resto una vera attrazione sulla
riviera adriatica, Ciri sin da giovanissimo si dedica al cantautorato e
produce numerosi brani con i quali partecipa a vari festival tra i
quali l’Accademia di San Remo, il Festival di San Marino, il Roma Music
Festival. Dallo scorso anno Ceccarini ha iniziato a frequentare anche
la capitale con esibizioni nei più prestigiosi club romani tra i quali
il famosissimo Gilda. Ciri e il suo gruppo artistico si esibiscono,
inoltre, periodicamente in diretta nazionale sulle frequenze tv di
Canale Italia.
Ciri Ceccarini – Press Office Contatti
Daniele Priori –
Press Agent
328/6323820
Mail
danielepriori@inwind.it
Web
www.myspace.
com/ciriceccarini


Buena Vida
Gaya CsF
(Movimento di libera
informazione e libera vita)
Email: gaya.cronistisenzafrontiere@virgilio.
it - gaya.cronisti_nf@libero.it
Mobile: 339.8794768

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