Questa mattina alla Camera dei Deputati, in aula, si è svolta l' "Informativa urgente del Governo sulle iniziative assunte a seguito delle scritte ingiuriose e delle minacce nei confronti di monsignor Bagnasco, Presidente della Conferenza episcopale italiana, apparse in alcune città d'Italia".
Di seguito il testo stenografico dell'intervento del deputato della Rosa nel Pugno Maurizio Turco.
MAURIZIO TURCO.
"Signor Presidente, a nome della Rosa nel Pugno e quindi dei militanti laici, socialisti, liberali, radicali e anticlericali, condanniamo anche noi, senza riserve, l'intolleranza politica, da qualsiasi parte provenga, in qualsiasi forma si esplichi. Inoltre, solidarizziamo con coloro che sono vittime, a qualsiasi titolo, di questa intolleranza. Abbiamo ascoltato molto bene le parole del viceministro Minniti: noi non ci faremo criminalizzare e rivendichiamo il nostro diritto costituzionale di essere anticlericali. Non accettiamo la lettura che lei ha dato degli episodi accaduti, che tende a criminalizzare una storia, quella storia anticlericale che non ha nulla a che fare con l'intolleranza politica, per non parlare dell'intolleranza religiosa. Siamo fieri di far parte di quel mondo politico che crede nello stato di diritto e nella democrazia, che proprio nella libertà religiosa vede uno dei principi cardine che fa della difesa della libertà religiosa una delle sue ragioni di lotta politica. Sappiamo bene, infatti, che l'intolleranza religiosa è frutto innanzitutto delle confessioni religiose che, tra di loro, sono in perenne stato di conflitto. Aveva ragione il collega Monaco: questa strategia di una nuova tensione - mi si consenta - danneggia più che altro coloro che reclamano il proprio giusto, costituzionale diritto di critica: non critica alla Chiesa, non critica ai principi religiosi, ma sicuramente il giusto diritto di critica alle gerarchie vaticane. E qui, forse, ci vorrebbe una giornata di approfondimenti semantici, nel senso che a ragione, per opportunità politica, si vuol far confusione tra la Chiesa dei fedeli e le gerarchie vaticane. Signor viceministro Minniti, rivendichiamo il diritto di avere una risposta ad una interrogazione che abbiamo presentato nel luglio dello scorso anno. Tra un po' faremo l'anniversario di questo silenzio! Chiediamo di avere una risposta da questa Repubblica, da questo Stato: ad esempio, il Ministero dell'interno rispetto alla politica portata avanti dalle gerarchie vaticane sul problema della pedofilia non ha nulla da dire? Non ha la stessa fermezza? Non ha lo stesso interesse a dare una risposta chiara? Noi crediamo, invece, che proprio perché siamo in uno Stato di diritto, se non si forniscono risposte chiare si alimentano quei movimenti, si finisce per creare, con questa politica di criminalizzazione che oggi ha trovato in quest'aula ampia espressione, la criminalizzazione di chi rivendica il giusto diritto di potersi chiamare anticlericale e di poter lottare da anticlericale, si determina quella strategia che, come ricordava il collega Cota, ha avuto un suo quadro, una sua sceneggiatura già vista nel 1977. Abbiamo già visto tutto. Non siamo disposti ad accettare altri casi come quello di Moro, Giorgiana Masi, Sindona, Calvi, Pecorelli, perché in quella strategia di Stato, con la morte del diritto e della legalità, vi è stata la morte di persone. In questo ci dissociamo! Vogliamo che si riconosca anche agli anticlericali il proprio diritto, senza confondere i piani della lotta e dell'iniziativa politica. Spero che lei voglia fare ammenda rispetto alla denominazione che ha reso di alcuni fenomeni che non hanno nulla a che fare con coloro che, in questo paese, rivendicano pubblicamente e nell'ambito dei principi costituzionali del nostro Stato la possibilità di fare lotta politica".
E' possibile leggere lo stenografico integrale della seduta di stamattina al seguente link:
http://www.camera.it/chiosco.asp?position=Organi%20parlamentaribarraindietroL'AssembleabarraindietroResoconti%20dell'Assemblea&content=/_dati/leg15/lavori/stenografici/sed145/bozzesteno/s000r.htm&source=/organiparlamentarism/241/5337/documentotesto.asp

1 commento:
Alla manifestazione in sostegno del sig. Bagnasco a Genova oggi pomeriggio erano presenti, seecondo Canale 5, circa 700 persone.
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