Vivere per la proposta di legge Eutanasia Legale

Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

giovedì 18 luglio 2024

Due Stati - due popoli? Sì ma non nello stesso territorio.




Continuo a chiedermi perchè pretendere ancora uno stato palestinese proprio nel bel  mezzo dello Stato di Israele? 
Fu un errore terribile  la cessione della striscia di Gaza ai feddayn di Arafat da parte di Israele e bisogna assolutamente rendersene conto, gli eventi che ne sono scaturiti lo rendono evidente anche ai ciechi più ciechi.

Se proprio si vuole dare una collocazione congrua per gli arabi della Striscia di Gaza, Hamas compresi, che eviti ulteriori situazioni di conflitto permanente e consenta a tutti di svilupparsi pacificamente,  occorre pensare uno stato palestinese nei territori del centro penisola Arabica o altro luogo del nord Africa di fede islamica, in cui molti, come gli Hutu, sostengono la lotta armata di Hamas contro Israele da decenni.

AMg




La Knesset contro la creazione di uno stato palestinese
Da Redazione Metropolitan

La Knesset, il Parlamento monocamerale israeliano, ha votato una risoluzione che respinge la nascita di uno Stato palestinese. Segnando, di fatto, la chiara intenzione di non scendere a patti per concludere il che ha ucciso migliaia di civili, donne e bambini soprattutto, palestinesi. Il presidente del partito Gideon Saar ha affermato con convinzione che “la decisione della risoluzione intende esprimere l’opposizione generale che esiste tra il popolo israeliano alla creazione di uno Stato palestinese. La decisione metterebbe in pericolo la sicurezza e il futuro di Israele”. Inoltre, secondo lui, la risoluzione “segnala alla comunità internazionale che le pressioni per imporre uno Stato palestinese a Israele sono inutili”. La risoluzione è stata votata favorevolmente da 68 membri della Knesset, nove contrari e nessuna astensione.
Questa risoluzione nasce da una proposta del premier Benyamin Netanyahu, e di quella di destra all’opposizione. Inoltre, ha avuto il sostegno anche del partito di Benny Gantz. Il report racconta che i membri di Yesh Atid, il partito di Yair Lapid sono usciti dall’Aula al momento del voto. “Uno Stato palestinese nel cuore di Israele costituirebbe una minaccia esistenziale per Israele e i suoi cittadini, perpetuerebbe il conflitto israelo-palestinese e destabilizzerebbe la regione”, recita la Risoluzione.
Marianna Soru


No allo Stato palestinese, realtà che contrasta con la sicurezza di Israele e si trasformerà in una guerra civile perenne.

Non credo nel modo più assoluto ai due Stati in quanto la popolazione araba è sparsa a coriandolo ed è difficile gestirla sparpagliata a coriandolo sul territorio spesso anche dentro Israele. È una situazione che mette in pericolo la sicurezza di Israele, facendo pesare continuamente sui cittadini israeliani il timore di spostarsi in spazi sicuri. La creazione di una Stato palestinese non ha radici, i palestinesi non sono un popolo bensì sono ancora divisi in bande ed etnie che non stanno mai insieme, ma operano solo nella propria enclave. Israele non avrebbe mai Pace e la situazione degenererebbe in una guerra civile portando grave instabilità nell’area. Non a caso Hamas vuole cacciare gli ebrei dall’area dal fiume al mare, è così da sempre e dunque non vi è possibilità di dividere il territorio, per divederlo gli arabi dovrebbero spostarsi e vivere in un territorio che abbia una continuità, cosa che è difficile ad attuarsi in quanto i palestinesi non sono disposti a vivere uno accanto all’altro ma si raggruppano per tribù e non sono disposti a stare accanto agli altri palestinesi di altre tribù o provenienze. Ricomporre un territorio omogeneo è quasi impossibile e dunque la situazione è difficile da ricomporre. Non si parli mai più dei confini del 1967 perché quei confini con corrispondono più ai confini di Israele. Gli israeliani hanno subito una guerra dichiarata dagli arabi e l’hanno vinta, non si capisce proprio perché si debbano ritirare ad esempio dalla Cisgiordania a Gerusalemme, tornando a non poter entrare e frequentare la zona del muro del pianto, una cosa che i cittadini dovranno scordarsi che avvenga. Dunque, una grande menzogna proporre due estati che non hanno possibilità di stare insieme e sventrerebbero Israele. Sono menzogne che devono finire quella dei due Stati, sono impossibili da attuare.

Sara Finzi

Nessun commento: