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lunedì 30 dicembre 2013

Dopo 20 anni emerge la verità della truffa dei partiti ai danni degli italiani e dei radicali che li chiamarono a decidere

da  Home

02-12-2013
Da 20 anni i Partiti ingannano gli italiani versandosi illegittimamente i denari dei cittadini e una Magistratura silente li lascia fare. Finalmente grazie al procuratore della Corte dei Conti De Dominicis la verità è di nuovo davanti agli occhi di tutti.
Nel ‘93 i Radicali vinsero insieme al popolo italiano un referendum contro tutti i Partiti per abolire il finanziamento pubblico, da quel momento la volontà popolare e la proposta Radicale fu spazzata via da leggi che hanno puntualmente aggirato l’esito referendario. I “rimborsi spese” sostituivano il “finanziamento pubblico” nelle leggi fasulle della partitocrazia ma i soldi erano sempre dei contribuenti e anzi il prelievo indebito dalle tasche dei cittadini andava moltiplicandosi.
Come detto, finalmente la Corte dei Conti ha sollevato in via incidentale la questione di legittimità costituzionale delle norme sul finanziamento pubblico “camuffato” approvate dopo il referendum radicale del ’93.
Ricordiamo e rivendichiamo con orgoglio non solo la vittoria del ’93 ma anche la strenua difesa del risultato fatta da quel comitato promotore che chiese alla Corte Costituzionale, la stessa Corte a cui oggi si rivolge la magistratura contabile, per ben due volte, nel 1996 e nel ‘97, di dichiarare in costituzionali le varie leggi che reintroducevano sotto forme diverse il finanziamento pubblico. La Corte preferì il rigetto dei ricorsi, dichiarandoli inammissibili, confermando un fatto paradossale: il comitato promotore è sì riconosciuto come un potere dello Stato… ma senza poter esercitare alcun potere effettivo, in questo modo prendendo in giro i milioni di elettori che con il loro voto abrogarono una legge detestata.
Attendiamo la prossima sentenza per veder riconosciuto il diritto e abrogato il privilegio.
Acquisiremo gli atti della Corte dei Conti per arricchire il dossier che nelle prossime settimane presenteremo al Comitato diritti umani dell’Onu per denunciare la violazione da parte dello Stato italiano dei diritti civili e politici dei cittadini.
Valerio Federico Alessandro Massari

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