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lunedì 22 aprile 2013

“Noi ci fidiamo di Marco Pannella…difensore battagliero e irriducibile della legge e del diritto…”.Firmato Battista, Mieli, Galli della Loggia, Panebianco…

22-04-2013

Noi ci fidiamo di Marco Pannella e della sua storia di difensore battagliero e irriducibile della legge e del diritto. Ancora una volta Pannella ha trovato la strada giusta per conciliare le esigenze della giustizia con la rivendicazione della legalità sancita dalle norme della Costituzione. Siamo dalla sua parte mentre sta facendo lo sciopero della fame e della sete per dimostrare l’insostenibilità dell’immobilismo e dell’indifferenza.


Sotto la breve, impegnativa dichiarazione, le firme di Pierluigi Battista, Paolo Mieli, Ernesto Galli della Loggia, Angelo Panebianco. E ancora: Giorgio Albertazzi, Daniel Cohn-Bendit, Luciano De Crescenzo, Alain Fienkielkraut, Carlo Freccero, Raffaele La Capria, Luciana Littizzetto, Peter Schneider, Paola Turci, Paolo Virzì, Marco Taradash, Giulia Massari, Mario Signorino, Luigi Magni, Aldo Loris Rossi, Vincenzo Gallo, Liliana Cavani, Renato Borruso, Giuseppe Corasaniti, Carlo Panella, Giuseppe Loteta, Carla Fracci, Annamaria Guarnieri, Francesco Merlo, Ornella Vanoni, Adele Cambria, Miranda Martino, Ilaria Occhini, Nicola Caracciolo, Fabrizio Zampa, Paolo Liguori, Giuliano Zincone, Ferdinando Imposimato, Beppe Grillo, Grazia Scuccimarra, Giacomo Marramao, Vittorio Taviani, Lina Wertmuller, Dario Vergassola, Michele Mirabella, Giorgio Faletti, Giuliano Montaldo, Annamaria Proclemer, Oliviero Toscani, Alessandro Haber, Tullio Pironti, Tony Garrani, Margaret Mazzantini, Sergio Castellitto…

Noi ci fidiamo di Marco Pannella…difensore battagliero e irriducibile della legge e del diritto…”.

Quel documento risale all’aprile del 2009.
Allora esattamente come ora Pannella era impegnato in uno sciopero della fame e della sete. 
 Ora come allora, perconciliare le esigenze della giustizia con la rivendicazione della legalità sancita dalle norme della Costituzione”.
 
Si tratta, ora come allora di infrangere la cortina dell’immobilismo e dell’indifferenza. Si tratta, ora come allora di schierarsi dalla parte delle ragioni di Pannella, se si riconosce che queste sono ragioni che, ora come allora, rivendicano il rispetto di quella legalità sancita dalle norme della Costituzionale. Dunque cari Battista, Mieli, Galli della Loggia, Panebianco…?
 Valter Vecellio

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