Vivere per la proposta di legge Eutanasia Legale

Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

lunedì 17 ottobre 2011

indignados? IO, INDIGNATA DA SEMPRE, STO CON MARCO.


 Tesorini belli, guardate che io sono stufa di propaganda ANTI.
 Il mio cervello è miracolosamente ancora attivo e ben funzionante, malgrado il bombardamento massiccio nel più puro stile lavaggio del cervello imposto dai media al "popolo bue", ovvero la stragrande maggioranza delle anime pie di questo paese, già ben allenate dai preti e dal vaticano fin dalla più tenera età.  

Anche se non volete ammetterlo, vi ricordo che Berlusconi, Bossi e company hanno ottenuto la maggioranza dei consensi, con la legge elettorale scelta dal Parlamento Italiano, di tipo bolscevico, a liste non scelte dal basso ma dall'alto, e bloccate.

Non li ho certo eletti io, Berlusconi&Boxxi, come  Bindy & Kompagni. Perchè sapevo che non avrebbero in nessun modo potuto rappresentare verità, giustizia, onestà e trasparenza, oltre ad amore e rispetto dei diritti fondamentali.

Ho votato per quelli che negli ultimi sessant'anni non si sono mai stancati di cercare di realizzare ciò, malgrado le lusinghe, le minacce, le offese, l'ostracismo, le denigrazioni: il mio animo è sereno. La minoranza assoluta della minoranza, ovvero i radicali.

La situazione dell'Italia è la fotografia del "bello della democrazia":  la maggioranza c'è...e gli altri si attaccano.

E per questo sono libertaria, e anche nonviolenta.

E Pannella e qualche altro radicale sono eroi unici in un popolo di 3i (ingrati ignoranti ignobili).

Alba Montori

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GLI INDIGNADOS? IO SCELGO PANNELLA TUTTA LA VITA - VIDEO

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lunedì 17 ottobre 2011
 
Ebbene si', lo confesso. Sono indignato anch'io. C'e' qualcosa che non torna, del resto, nei discorsi del giorno dopo. 
 
Nella difesa dei principi della manifestazione degli indignados di sabato scorso 'sabotati' dalla violenza dei black bloc nella sconcertante cornice di una Roma messa a ferro e fuoco sotto gli occhi increduli di tutta l'Italia e del mondo intero.
 
Scene di ordinaria follia, ma anche paradossi di una iniziativa che, sulla carta, aveva come obiettivo quello di esaltare e rilanciare il valore della democrazia partecipativa. 
 
Democrazia appunto. Bella parola, ma improvvisamente svuotata di significato da una diversa forma di violenza che non si esercita ne' con le spranghe ne' con le bombe carta. Ma attraverso la prevaricazione, la supponenza, la prepotenza e l'ignoranza.
 
Il caso di Marco Pannella e' emblematico. 
 
Guardare quel video che testimonia come gli sia stato impedito di partecipare ad una manifestazione libera e non violenta (cosi' e' stata definita) deve far riflettere tutti. Vedere un uomo di ottant'anni che ha scritto pagine importanti della storia di questo Paese (ricordate il referendum sul divorzio), che sta portando avanti con coraggio una battaglia di dignita' contro il degrado e il sovraffollamento carcerario, da sempre immune dagli intrighi della politica con la 'p' minuscola, fatta di inciuci, compromessi e poltrone, l'uomo che da sempre si identifica per antonomasia con la 'non violenza', che per i suoi principi ha messo e continua a mettere a repentaglio la propria salute con reiterati e prolungati scioperi della fame, ricoperto di insulti e sputi proprio da coloro che si definiscono 'pacifici' e' una ferita per tutto il movimento degli indignados ben piu' grave di quella inferta dalle violenze materiali dei black bloc. 
 
Vedere persone anziane che inveiscono contro il leader dei Radicali ci fa ricordare come il nostro sia un Paese senza memoria e spesso ingrato
 
Vedere quattro ragazzotti arroganti, anzi, quattro coglioncelli, imitare l'esempio dei piu' vecchi getta un'ombra anche sulle generazioni piu' giovani, che rivendicano diritti oltraggiando le liberta' degli altri. Il tutto mentre il video testimonia la presenza di quei tanto menzionati black bloc, con tanto di caschi e cappucci, sfilare tranquillamente in mezzo ai sedicenti pacifisti. Ecco, il fatto che anziche' isolare questi personaggi la preoccupazione principale fosse quella di cacciare Pannella, getta nuovi inquietanti interrogativi su tutto il movimento. Io una risposta voglia darla e voglio darla senza se e senza ma: se questi sono gli indignados, io scelgo Pannella tutta la vita. Per la sua storia, per la sua onesta' per le tante battaglie da cui quei quattro imbecilli dovrebbero prendere esempio. 
 

Come il Regime ti cucina gli Indignados 


Indignados Roma, Pannella cacciato dalla manifestazione

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