Vivere per la proposta di legge Eutanasia Legale

Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

martedì 5 luglio 2011

MISTERI ITALIANI...

Da Notizie Radicali del 5-7-2011


Black bloc impuniti, oggi come dieci anni fa. Come mai sono lasciati liberi di agire?

05-07-2011
Non hanno giustificazione alcuna – quale sia la causa che si dice di voler sostenere e difendere – le manifestazioni di violenza di queste ore in val di Susa. Chi si arma di spranghe, chi scaglia pietre, chi getta acido sul viso delle persone, chi prepara e attua azioni di guerriglia è solo un mascalzone e certamente sono mascalzoni i black bloc, non hanno nulla di eroico e tutto di scellerato. Scempiaggini e corbellerie alla Beppe Grillo sono idiozie che si commentano da sole.
Ma è di altro che qui, e ora, preme riflettere, cercare di ragionare. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni, ieri ci ha fatto sapere che si tratta di terroristi. Il giorno prima dei gravi disordini, ci si è detto che i black bloc che preparavano azioni violente erano almeno trecento; successivamente ci è stato raccontato che “parlano tedesco, ma anche francese e non solo italiano”. Insomma, sul conto di questi black bloc qualcosa qualcuno mostra di sapere, di conoscere abbastanza. Non sufficiente, tuttavia, perché uno solo di questi delinquenti fosse arrestato. E occorre cominciare a chiedersi come mai questi black bloc possono agire indisturbati come fanno, e non si riesce a individuarli, punirli per i loro reati.

Giornalista professionista, attualmente lavora in RAI. Dirige il giornale telematico «Notizie Radicali», è iscritto al Partito Radicale dal 1972, è stato componente del Comitato Nazionale, della Direzione, della Segreteria Nazionale.


Non ci piace fare dietrologie. Però mentre le televisioni mostravano le immagini degli incidenti in val di Susa è stato spontaneo pensare al G8 di Genova, dieci anni fa. Ricordate? Poliziotti e carabinieri mandati allo sbaraglio, con l’ordine di sbaragliare, un governo di centro-destra anche allora; e abbiamo assistito a incredibili episodi, peraltro documentati da un prezioso film collettivo: manifestanti colpevoli solo di esprimere una loro opinione manganellati brutalmente, la vergognosa pagina scritta alla caserma Diaz-Pertini; e i black bloc lasciati indisturbati, impuniti. Per amor di chiarezza, lo si ripete: non ci piace fare dietrologie, siamo convinti che allora come ora non ci siano particolari cabina di regia, piani occulti, “grandi vecchi”. Però certi brutti e cattivi pensieri spuntano fuori anche senza volere. Per esempio, come dieci anni fa, c’era un governo che era espressione delle stesse forze, degli stessi “interessi” e “valori”. Come dieci anni i black bloc hanno agito indisturbati, e come dieci anni fa, nessun arresto o processo. Ne dobbiamo ricavare che i nostri apparati di sicurezza non sono in grado di sapere chi sono, dove sono. Ne i “servizi” italiani, e neppure quelli stranieri, tedeschi e i francesi. Non sanno nulla, ignorano l’esistenza del fenomeno, non sono a conoscenza dell’esistenza dei black bloc. Oggi come ieri. E’ credibile? Delle due l’una: o questi black bloc si sa chi sono, da dove vengono, e allora ci si deve spiegare perché li si lascia fare quello che fanno; oppure non lo sanno, e allora ci si deve spiegare la ragione di tanta, clamorosa, inefficienza. Tertium non datur.
Poi, in via subordinata ci si può interrogare sul fatto che oggi, come dieci anni fa, la maggioranza allo (s)governo del paese è la stessa, che i vertici alle forze dell’ordine sono, salvo qualche rara eccezione, pluri-condannati in almeno due gradi di giudizio e non per questioni bagatellari, e la cosa sembra essere normale. E, quando si dice la coincidenza, l’unico funzionario che non sia stato promosso con lode, è proprio quello che ammise, a proposito dei fatti della Diaz-Pertini di dieci anni fa, che in quell’occasione si era consumata una “macelleria messicana”. Ma qui si rischia di andare lontano con il discorso. Limitiamoci, per il momento, all’interrogativo di oggi, per oggi: come mai questi pericolosi black bloc sono liberi di agire e impuniti, oggi come dieci anni fa? Quanti di loro sono stati arrestati? Se non sono stati arrestati, come mai e perché? La condanna delle violenze che ci sono state apparirebbe più credibile se fosse accompagnata da una risposta e da una riflessione a partire da queste domande.

Nessun commento: