Tuttavia leggendo bene si trova che non era l'Onu a farsi beffa di David, ma un rappresentante ugandese ad un convegno organizzato con i soldi dell'Onu. E non è proprio la stessa cosa.
Il fatto che proprio i rappresentanti del governo ugandese, in quella sede, sbeffeggiassero David Kato che era lì a protestare in sede internazionale contro la persecuzione di cui è oggetto la comunità omosessuale ugandese da parte del suo governo, rende ancora più evidente il clima omofobo nel paese africano, "istituzionalizzato" a tutti i livelli ...
on particolare, dall'articolo di giornalettismo:
"Durante il suo discorso un membro della Commissione Ugandese per i diritti umani “scherzava apertamente e prendeva in giro” ( Kato) con i promotori della legge, secondo il diplomatico. Il “meeting consultivo” nel dicembre 2009, organizzato con fondi ONU, doveva discutere la legge, che avrebbe imposto la pena di morte per l’”omosessualità aggravata” e l’imprigionamento a vita per gli adulti consezienti che praticano sesso omosessuale."
18 febbraio 2011
Un nuovo cable di Wikileaks denuncia: il paese africano è visceralmente omofobo, il principale combattente pro-LGBT fu prima preso in giro da tutti e poi ammazzato.
Un’ombra ulteriore si leva sull’omicidio di David Kato, attivista LGBT ugandese che è stato pugnalato a morte solo il mese scorso. Era stata la conclusione di una parabola che lo aveva visto in prima linea contro la legge ugandese che puniva in maniera severissima

MORTO – Che era, puntualmente, arrivata.
Era noto come “il nonno dei kuchus”, come le persone gay si definiscono in Uganda, un coraggioso e combattivo attivista che ha guidato la battaglia dei diritti per più di una decade. David Kato è andato in galera per ciò che credeva, e in tribunale, vincendo la sua più grande battaglia tre settimane fa contro un giornale che aveva chiesto che fosse impiccato. Ma mercoledì pomeriggio ha pagato il prezzo più grande: è stato picchiato a morte con un martello nella sua casa di Kampala, sconvolgendo la comunità gay e dei diritti umani locale e all’estero. SEGUE
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